Giallo
Newton Compton
30 luglio 2020
cartaceo, ebook
224
Una nuova indagine dei fratelli Corsaro
La scena del crimine è inquietante: una testa di donna è stata chiusa in un sacchetto di plastica e abbandonata in una grotta, a Contessa Entellina, un paesino montano in provincia di Palermo.
Il cronista di nera Fabrizio Corsaro non può assolutamente rischiare di farsi soffiare la notizia dalla concorrenza e si precipita sul posto. Tutto il paese sembra terrorizzato anche perché secondo alcune antiche leggende un mostro affamato di fanciulle vivrebbe proprio rintanato all’interno di quella caverna.
Mentre le autorità sono al lavoro per identificare la vittima, Fabrizio è deciso a scoprire di più sul macabro delitto. Vorrebbe coinvolgere nelle indagini suo fratello Roberto, un avvocato penalista in piena crisi familiare, ma non sarà per niente facile.
Almeno fino al ritrovamento del secondo cadavere…
“Sono vicino, ormai, quasi a destinazione. Penso a lei, per un attimo. Alla sua faccia sorpresa, alla sua voce strozzata. Sapessi provare pietà, vorrei concedergliene. Ma la morte non è niente. La morte è solo un sollievo dalla sofferenza. La pena, la pena vera, è per chi resta. Io lo so bene. Adesso lo capiranno anche loro”
Considerato uno degli autori emergenti della “scuola palermitana” del noir, Salvo Toscano ci regala nuovamente un indagine dei fratelli Corsaro su un macabro ritrovamento che innescherà una serie di avvenimenti. I Corsaro, Roberto e Fabrizio sono anche le voci narranti dei romanzo, infatti tutto il racconto si svolge attraverso POV alternati.
Roberto, avvocato di fama, alle prese con una crisi coniugale e Fabrizio, il più piccolo tra i due, giornalista di cronaca nera con una smodata passione per le indagini e famoso per mettersi sempre nei guai durante le sue ricerche.
Attraverso l’uso dell’ironia Toscano offre anche una critica, in certi punti addirittura esilarante, della borghesia palermitana, descrivendo una metropoli decadente e disillusa.
La scrittura è fluida, e nonostante gli intercalari in siciliano e non solo, la lettura scorre veloce, senza mai annoiare il lettore. La trama è avvincente, ti trascina nel vortice delle indagini, non ti lascia il tempo di respirare. Ogni capitolo è un nuovo indizio, un colpo di scena o un momento di interazione con i due protagonisti.
“Mi piace essere invisibile. Lo sono da sempre, da quando sono al mondo. Invisibile ai loro occhi, una cianfrusaglia dimenticata, un oggetto fuori posto, un bug di sistema appena percettibile. Ma adesso si sono accorti di me. Parlano e parlano. E si spaccano la testa di fronte a quello che a me appare evidente, chiaro come il sole. Ma io sono più intelligente di loro. Più forte di loro. E soprattutto, io sono la giustizia. Loro il male. Il male peggiore, quello tanto mediocre da non sapersi riconoscere nemmeno come male.”
Nulla è come sembra, il killer è “quasi assente” in quanto non interagisce mai con i personaggi e, a parte delle brevi incursioni all’inizio delle tre parti in cui si divide il libro, non è parte “viva” del romanzo.
La lettura de “La tana del serial killer” mi ha ricordato molto uno dei miei libri preferiti: “Io uccido” del compianto Giorgio Faletti.
La totale assenza di indizi, o per lo meno i pochissimi indizi, sull’identità del colpevole lasceranno a bocca aperta il lettore quando finalmente si arriverà, e a che prezzo, a scoprire l’ideatore dei delitti (questo posso dirlo, saranno più di uno) e il movente.
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, che non vi darà respiro fino all’ultima pagina.
Spero presto di poter leggere gli altri libri con protagonisti i fratelli Corsaro e mi auguro che si potrà averne una trasposizione cinematografica che, però, mantenga inalterato il pathos del libro stesso.
Complimenti Salvo Toscano!
“Eppure, anche se il mio dovere mi appare chiaro e nitido, la mia volontà stavolta, per la prima volta, vacilla. È tanto, forse troppo, quello che sto pretendendo da me. È levare la mano al cielo come Abramo, obbediente al volere di Dio. Ma la mia mano esita. E rimanda il momento in cui quel piccolo corpo raggiungerà nell’abisso della dimenticanza i resti di lei.”
L’autore
Salvo Toscano è un giornalista e scrittore. È stato semifinalista al Premio Scerbanenco e finalista al Premio Zocca Giovani. È autore dei romanzi incentrati sulle indagini dei fratelli Corsaro (Ultimo appello, L’enigma Barabba, Sangue del mio sangue, Insoliti sospetti, Una famiglia diabolica, L’uomo sbagliato e La tana del serial killer) e di Falsa testimonianza e Joe Petrosino. Il mistero del cadavere nel barile. È stato tradotto nei Paesi di lingua inglese.
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.