
saggio
Hoepli
22 aprile 2022
cartaceo
687

Dalle ripercussioni del dopo 11 settembre 2001 alla nuova coscienza politico-ambientalista, dall'invasione del web all'avvento della "musica liquida", dai "new revivalist" al fenomeno indie, dal ciclone Trap alla musica al tempo del Covid, il volume giunge sino ai giorni nostri per dimostrare che il rock non è affatto morto. Anzi, è vivo più che mai!
A quasi 70 anni dalla sua nascita, infatti, il rock continua ad affascinare milioni di persone a tutte le latitudini. Non solo: i suoi grandi maestri sono stati finalmente riconosciuti anche dalla cultura ufficiale come eccellenze assolute.
Questo libro ne racconta la genesi, l'evoluzione, l'epoca d'oro, le decine di diramazioni, le ultime evoluzioni e l'inevitabile declino.
Arricchita da centinaia di box, innumerevoli dichiarazioni delle più leggendarie rockstar, decine di discografie consigliate e una cronologia storico-musicale, "La storia del rock" è un'opera dallo spirito divulgativo ma al tempo stesso puntuale e ricca di contenuti, adatta sia al cultore più accanito che al lettore curioso.
“Il rock è una forma d’arte.
Ed in alcuni casi una forma d’arte “suprema” paragonabile per valori, influenza e longevità alle più straordinarie forme di talento, creatività e fantasia della storia dell’uomo”.
“La storia del rock” inizia così, con delle frasi che avrei voluto scrivere io.
Ed invece lo ha fatto chi del rock è molto ma molto più esperto, così come della musica in generale, della musica come espressione d’arte, Ezio Guaitamacchi.
Non è il primo libro che leggo di questo grande guru musicale. Cerco sempre di non farmene sfuggire alcuno perché dalle sue narrazioni, dai suoi racconti, posso sempre scoprire qualcosa di nuovo su artisti che adoro; o su altri che conosco meno e che da quel momento non vedo l’ora di conoscere.
Guaitamacchi, come altri pochi nel suo campo, riesce ad esprimere a parole, ma anche attraverso foto ed aneddoti, il suo grande amore per la musica. E lo fa con quel suo modo così appassionato che ti coinvolge nell’immediato.
Anche questo libro è così, appassionato; lo guardi e già lo ami. Lo ascolti e già lo ami, come quella canzone nuova che sa di passato e che sai potrai sentirla all’infinito senza mai stancarti.
La storia del rock è un lungo viaggio in cui, a volte, devi metterti la cintura di sicurezza e reggerti forte; non è una strada comoda, lineare, ma un insieme di curve, dossi e percorsi accidentati, che poi improvvisamente lasciano il posto alla più bella vallata. A quel paesaggio quasi magico che ti fa accelerare i battiti; che ti fa dire “wow, ne è valsa la pena”.
Inizia addirittura dai Padri Pellegrini che, con il loro bagaglio di folk music, lasceranno l’Inghilterra per arrivare nel nuovo mondo. E si farà spesso avanti e indietro per questa tratta perché l’Inghilterra, così come gli Stati Uniti, avrà dato i natali ad artisti che solo a nominarli drizziamo la schiena.
E questo viaggio così intenso incontra personaggi iconici che hanno nettamente aperto la strada ad un nuovo tipo di musicalità e ad un nuovo modo di esprimere la musica.
Negli anni Cinquanta, infatti, incontriamo il bel ragazzo con le basette, quel giovane che ha fatto ballare intere generazioni e che ha fatto sognare milioni di ragazze: Elvis.
Ma lo sapevate che Elvis al primo provino non era piaciuto?
Eh già, il re ha rischiato di non essere incoronato.
E che i Beatles potevano essere cinque? Si, proprio cinque! Ma il quinto, Stu Suttcliffe, compagno di John Lennon alla scuola d’arte di Liverpool, non era convinto di far parte di questa band. Era più incline alla pittura, non alla vita on the road e ai concerti sparsi per l’Inghilterra. Morirà a soli 21 anni per aneurisma cerebrale.
E qui la domanda nasce spontanea: i Beatles sarebbero stati ugualmente un punto di riferimento per la musica di tutti i tempi se avessero avuto un altro membro? O se Stuart fosse stato il quarto ed ultimo?
“Quattro amici parlano del loro futuro musicale. “Chiameremo la nostra band The Beatles dice convinto John Lennon, quello che sembra essere il capo. Della stessa idea è Stuart Sutcliffe, suo compagno alla scuola d’arte?”
Lo so, domande a cui non si riesce a dare risposta, o forse a cui non si vuole dare risposta.
E da Elvis, passando per i Beatles, non possiamo che imbatterci negli Stones, epici nella loro grandezza; ma anche nella continua, e più vicina, rivalità fra gli Oasis ed i Blur ( io adoro i Blur), nella chitarra fiammante di Jimi, dello Smoke on the water dei Deep Purple.
Un cammino, una storia, che non si può raccontare a parole, si deve solo leggere e poi immaginare; un viaggio per mano ai più grandi artisti del mondo della musica, che ti prendono con forza e ti portano per un istante nella loro testa.
Ad arricchire il tutto foto e racconti dei concerti e della vita, con frasi e riflessioni scritte da questi grandi cantanti e musicisti; spesso rivolte proprio ai colleghi.
“Punk significa essere se stessi, combattere il qualunquismo, alzarsi in piedi e urlare: questo sono io” – Joey Ramone
Oppure:
“Prima di conoscere i poeti francesi leggevo solo Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti. Su di me hanno avuto lo stesso impatti di Elvis” – Bob Dylan
Non ci può essere una recensione che possa eguagliare la grandezza delle emozioni che si provano ad ascoltare il rock e a leggere questo libro. Si deve solo prendere in mano ed iniziare a sfogliarlo.
Sono davvero tanti gli artisti radunati da Guaitamacchi, tanti ancora in vita e con una carriera ancora di grande influenza, R.E.M., Bono, Red Hot Chilli Peppers; altri invece ormai immortali: Michael Jackson, eh si lo so, avete trattenuto il fiato al suo nome, Kurt Cobain, Amy Winehouse. Sono sicura che mentre li elencavo non avete potuto fare a meno di sentire dentro di voi una delle loro canzoni leggendarie.
Perché il rock è fatto di leggende, anzi, di persone che sono diventate leggende. E per questo non moriranno mai.
Rock Will never die!
Mai.
Mai.
Lo credete anche voi?

Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.