
thriller
Jack Edizioni
novembre 2022
cartaceo
371

Denise Stepinki è una detective della Capitale. Ha un carattere irascibile che spesso la mette nei guai, ma è anche una professionista affermata, diventata famosa per aver smantellato una spietata rete di pedofili.
Quando il suo superiore decide di affidarle il caso di un killer che uccide i medici dell'ospedale di Saddlebow senza lasciare traccia, Denise è entusiasta perché ama le sfide e perché nella stessa cittadina abita sua sorella gemella Barbara, che non vede da tempo.
Purtroppo, poco prima del suo arrivo, Barbara muore nel sonno, apparentemente per cause naturali e inspiegabili, come accade troppo spesso alle giovani donne di Saddlebow.
Ancora distrutta per il lutto, la detective inizia a indagare sul caso del killer dei medici insieme all'ispettore locale Viggo Starr, cinquantenne ipocondriaco dal temperamento instabile. Durante le indagini, strane visioni la spingono a sospettare che esista qualcosa in grado di agire nell'inconscio dei dormienti, qualcosa che forse ha ucciso Barbara e le altre donne di Saddlebow.
Denise sa di dover catturare due killer, anche se nessuno, oltre lei, crede all'esistenza di uno dei due. Ma soprattutto sa che nessuna forza al mondo potrà impedirle di vendicare la sorella.
Quando ho iniziato a leggere “La stanza di Molly” di Gianluca Pari Amati, edito Jack Edizioni, non avrei mai immaginato che mi avrebbe condotto in un mondo nuovo. Mi ha letteralmente rapita durante la lettura: infatti, non riuscivo a smettere di leggere pur di arrivare alla fine della storia.
Molte domande mi sono balenate nella mente sulla vera identità dell’Uomo dei Sogni. Domande che, alla fine, hanno ricevuto un’adeguata risposta. Mi ha molto stupito come l’autore sia stato bravo a non far trapelare nulla nello scorrere degli eventi.
Gianluca Pari Amati ha pubblicato un libro e una storia unici e particolari, dove tutti possono essere colpevoli, nascondono dei segreti e possono allo stesso tempo essere innocenti.
Il personaggio principale della storia è Denise, una detective fuori dal comune, rude, sgarbata e che va dritta al punto. Si potrebbe considerare come la migliore nel suo campo, ma anche lei ha i suoi demoni da combattere. Non a caso, dovrà recarsi nella città dove viveva sua sorella, morta in circostanze strane, e scoprire chi sia l’assassino e dove colpisce un inquietante serial killer che uccide i medici.
Il personaggio di Denise è ben costruito dall’autore: vediamo l’armatura indistruttibile che si è creata intorno e i motivi per cui l’ha fatto, ma conosciamo anche la sua vera anima.
L’altro personaggio molto importante nel libro è Viggo, un uomo che fino all’ultimo ha saputo stupire sia nelle azioni che nelle parole.
“Mia dolce, Molly, ogni volta che la disperazione prenderà il sopravvento pensa a me, l’unica persona al mondo che avuto il coraggio di ucciderti per il bene de nostro amore”.
La potenza di “La stanza di Molly” arriva dritta al cuore e alla mente. L’elemento soprannaturale presente, inoltre, ha dato alla storia una marcia in più che spesso non si ritrova nel classico thriller a cui siamo abituati nei libri o nei film.
Un libro che difficilmente dimenticherò. Secondo voi la sottile linea tra la realtà e il soprannaturale esiste davvero?