
saggio
PandiLettere
2019
cartaceo, ebook
56

Le emozioni, per natura impalpabili, vengono rese concrete, vestendo panni umani capaci di dialogare con la protagonista e con chi legge. Emerge la conflittualità dell'animo umano, uno scorrere irreprimibile di pensieri attraverso lo specchio di una stanza.
A metà tra la narrazione e la forma epistolare, la lettura viene mediata e i suoi piani sono rivoltati: prima si entra nel pensiero di chi scrive, che accompagna il lettore verso una riflessione introspettiva, solo dopo emerge la storia.
Le emozioni hanno sempre caratterizzato l’essere umano: in noi c’è un turbinio di pensieri, sensazioni, emozioni, istinti, che siano buoni o cattivi o malvagi. Ognuno di noi, come Giulia Porena, autrice di “La stanza dei pensieri”, possiede una Stanza dei Pensieri: affrontando le tematiche presenti nella lettura, capiamo moltissimo anche di noi stessi.
La stanza dei pensieri è nascosta dentro il nostro animo: qui non c’è nessuno, a parte il nostro vero Io, la parte più segreta che conserviamo e custodiamo; quella più recondita del nostro animo. In questa stanza possiamo essere veramente noi stessi, proviamo dei sentimenti e degli istinti che non potremmo mai esternare o raccontare a chi ci sta intorno o a chi ci ama.
“Tu sei la più sottovalutata da tutte, ma non c’è persona che in vita non ti abbia conosciuto, agisci dietro le spalle di tutte le emozioni e ne tramuti i ricordi” (Rivolgendosi alla paura) – La stanza dei pensieri
Capita che alle volte apriamo involontariamente la porta di questa stanza e ne esce fuori qualcosa che sicuramente non ci saremmo mai aspettati. Quando la chiudiamo, quella stanza non sarà mai come prima, bensì profondamente cambiata.
Ma quante volte bisogna aprire la nostra stanza dei pensieri?
Il merito di questo piccolo saggio è che, leggendolo, si può imparare a fare visita a se stessi.
La scrittura è molto intima, scorrevole, come una sorta di diario: una scrittura anche attenta nella scelta delle parole. La cosa che mi ha profondamente colpita è che, per una volts, i protagonisti della narrazione non sono persone immaginarie o reali, esterne e sconosciute, ma proprio il nostro animo, messo a nudo.
Finalmente, grazie all’autrice, abbiamo dato voce a questa stanza, che alcuni aprono spesso, altri mai. Voi cosa scegliete?