
Narrativa contemporanea
Les Flâneurs Edizioni
marzo 2021
cartaceo, ebook
190

Filomena è una ragazza pugliese gentile, virtuosa e di gran cuore. È la secondogenita di quattro sorelle e fin dalla sua più tenera età, viene trascurata dalla sua famiglia, in cui la cultura patriarcale è marcata, per il fatto di non essere la primogenita ed essere nata femmina; in quanto suo padre privilegiava la nascita di un maschio; non solo per portare avanti il nome di famiglia, ma anche per proseguire una prospettiva di vita maschile uguale alla sua.
Di conseguenza, Filomena si sentiva seconda ovunque e con chiunque. Crescendo, questa sua condizione rappresentava un ostacolo sul quale doveva agire per riconquistare la propria dignità e non sentirsi più inadeguata.
“L’ho cercata anch’io per me, quella felicità, ma la normalità, e tutte le regole che la mia famiglia aveva costruito come un recinto di difesa non c’erano più. Piano piano si erano sgretolate e io, come molte mie coetanee, dopo la fase adolescenziale, mi sono smarrita. Avrei dovuto salire su quelle macerie e ricostruire” – La seconda
La famiglia di Filomena si reputava con orgoglio “normale”, forse perché la parola normalità esprimeva rassicurazione. La mamma, casalinga, si dedicava al marito e ai figli, la sua vita era banale, inespressiva, ma a lei sembrava perfetta. Per amore aveva accettato di vivere in una condizione di remissività e aveva felicemente indossato il vestito bianco rinunciando alla sua laurea. Il padre di Filomena era privo di ambizioni, lui si accontentava del suo monotono lavoro e del divano a fine giornata. Vivevano entrambi in un mondo incolore.
Filomena, invece, avrebbe voluto fuggire da questo mondo incolore; si sentiva come privata di ogni soddisfazione e piacere che la vita le regalava e si rendeva conto che le sue amiche coetanee erano più spensierate, più libere e soprattutto non avevano sorelle.
La ricerca di una intesa con la sorella maggiore si presenta subito complicata; soprattutto nell’età adolescenziale, in cui i primi amori sono da tenere rigorosamente segreti ai genitori, come anche le piccole tragedie nella scoperta dei primi tradimenti amorosi e la difficoltà di superare i primi dolori.
La vita di Filomena viene appesantita da gravose responsabilità fin dalla giovinezza, in una famiglia che un po’ alla volta si sbriciola per la mancanza d’amore, principalmente, ma anche di rispetto. La figura del padre rappresenta l’egoismo maschile in assoluto e il dominio dell’uomo sulle donne, tenendole fuori dalla possibilità di manifestare i loro pensieri e di essere indipendenti e pensanti. L’immagine della madre è ben descritta nel rappresentare la moglie plagiata, obbediente al marito e sottomessa, perché in un matrimonio era giusto così.
Purtroppo, l’esempio di debolezza e di servilismo dato dalla madre alle figlie, danneggia la visione del futuro a tutte loro, persuase che, essendo donne, non conosceranno mai la felicità e che il loro avvenire sarà triste e spento.
“Gli uomini l’avevano delusa: forti o deboli che fossero, continuavano a trattare le donne come corpo e il sesso rimaneva scettro di sovranità. Le donne avevano mostrato ormai il loro valore in tanti campi, ma nulla potevano contro il fatto che dal tempo di Adamo ed Eva gli uomini continuano a nascere col pene e le donne continuano a far figli. E non sempre i figli sono una scelta libera, avulsa da casualità o da potere violento”.
La presenza della gemelle in famiglia dimostrava invece che l’unione fa la forza. Combattive e sicure di sé, ma anche egoiste, rivoluzionano l’intero equilibrio familiare sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista sessuale. In confronto, Filomena risultava alquanto bigotta riguardo al comportamento delle sorelle minori, non accettando la scelta di sfoggiare maggiormente l’aspetto estetico anziché quello intellettuale anche se in fondo viveva malissimo la sua obesità pur continuando a sostenere che la mente di una donna fosse più importante del suo corpo e comunque si rendeva purtroppo conto che probabilmente era per questo motivo che lei non si sentiva ancora pronta per una relazione… e questa presa di coscienza la conduce ad una decisione: allontanarsi da questo ambiente per liberarsi dal proprio destino. Inizierà un difficile ed estenuante percorso di introspezione nel quale rinascere.
È proprio vero che spesso per realizzarsi si devono spezzare le catene familiari. Secondo voi?
Via, lontano… alla ricerca della tanta sognata felicità.
*** Analisi di “La seconda”***
Una trama semplice, armoniosa e realista scritta in prima persona in cui la voce narrante è quella della protagonista Filomena.
Lo stile narrativo appare subito intenso, presentando un testo scorrevole già dalle prime righe e nel contempo elegante e accurato.
Inizialmente Il ritmo, purtroppo procede a stento, penalizzando il necessario coinvolgimento del lettore; ma nella seconda parte, il racconto si veste di profonda intensità.
Molto profonde e minuziosamente curate le descrizioni degli stati d’animo della giovane protagonista; esprimono pienamente il senso di ribellione e inadeguatezza che tutti vivono durante l’adolescenza. L’analisi introspettiva della protagonista è molto ben presentata: rapporti conflittuali con i propri genitori o fratello/sorella e ogni adolescente vi si può facilmente immedesimarcisi.
Giulia Basile affronta un tema molto frequente nelle adolescenti: l’anoressia, usato come strumento di muta ribellione per poter “urlare” il rifiuto di ideologie nocive, l’esigenza di giustizia, di amore limpido, di sincerità. Un tema spesso non capito, o peggio, non ascoltato.
Un’altra tematica trattata in modo incisiva è l’eterna lotta nella ricerca dell’indipendenza femminile (soprattutto nel Sud), la libertà di scegliere quando e con chi avere rapporti intimi senza l’imposizione di un matrimonio o di un dovere morale sbagliato fino ad arrivare al mestiere chiamato S-Workers.
I dialoghi sono attuali e ben determinano l’ambiente circostante e i relativi stati d’animo dei personaggi.
Il punto debole di “La seconda” è un inizio assai “rallentato”, togliendo perciò ritmo nello svolgimento e difficoltà nel creare coinvolgimento.
Il punto di forza del racconto sono le tematiche, trattate in modo esplicito; sempre concrete e la costruzione di una protagonista eroica, straordinariamente coraggiosa.
In conclusione una storia moderna, con temi irrisolti sempre più antichi. Una protagonista coraggiosa, intelligente, grintosa come dovremmo essere TUTTE NOI!!!
Beatrice Castelli
L’autrice
Giulia Basile, laureata in Lettere e in Pedagogia, ha speso la sua vita nella scuola. Dinamica animatrice culturale e sociale, è stata tra l’altro consigliera comunale e sindaca di Noci (Ba) suo paese natale. Fondatrice dell’Associazione culturale femminile D.A.R.F. e dell’AVIS (Ass.Donatori Sangue) di Noci, è presente in varie associazioni a livello nazionale e internazionale come AIRC, Toponomastica Femminile, Progetto Continenti. Numerose sono le sue pubblicazioni in prosa e in versi.

Béatrice Castelli vive a Torino, cresciuta a Parigi fino all’età di 17 anni, coltiva sin dall’età di otto la passione per la lettura e quella della scrittura.
A dieci anni leggeva Crime et Châtiment di Dostoïevski, preso per caso dalla fornitissima biblioteca di suo padre, senza sapere ancora nulla di questo scrittore.
A 17 anni, con tutta la famiglia si stabilisce in Italia a Torino, dove dovette imparare l’italiano. Lo studio per la letteratura italiana l’appassiona in fretta, come da piccola per quella francese, iniziai così a scrivere pensieri in entrambe le lingue.
Ha frequento l’interpretariato di Torino con il desiderio di tradurre libri per la sua casa editrice preferita: l’Adelphi. Purtroppo incontra sul suo cammino molte difficoltà per arrivarci e così si ritrova a tradurre testi tecnici per nulla entusiasmanti…
L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre. Non avendo mai nessuno a chi confidare i suoi pensieri, scrive per se stessa. Ha pubblicato, per due case editrici, poesie d’amore in due diverse raccolte, una per Segnidartos l’altra per Rupe Mutevole Ed. e una favola per bambini sempre per Rupe Mutevole. In alcuni siti letterari ha pubblicato inoltre dei racconti brevi.
In questo momento ha un romanzo già ultimato nel cassetto.