
romanzo
Montag
30 aprile 2021
cartaceo
452

Luca Amato è cresciuto in strada dopo essere scappato da un padre alcolista e violento. In strada ha trovato il suo branco di lupi, un’organizzazione criminale chiamata Famiglia che gli dà un lavoro, lo cresce. Lo forma. Gli dà un nome: Jack London. Col tempo, Jack London diventa a sua volta un lupo, simile a quell’Uthred protagonista dei romanzi di Cornwell che divora avidamente tra un lavoro e un altro per conto della Famiglia.
L’incontro con Arianna, una prostituta cinese, irrompe come un fulmine in una vita che sembra ormai definita e la stravolge.
Dopo che la loro storia viene scoperta, Jack London viene scaricato dalla Famiglia e, tornato Luca, finisce in carcere dove conosce il suo secondo, grande amore: la scrittura.
Grazie all’aiuto di Nazaria, una professoressa in pensione, e di un monaco buddhista inglese dalla vita travagliata come la sua, Luca trasformerà il tempo in carcere in una palestra di vita e di studio, facendo suo il punto di vista della letteratura sulla vita e sugli uomini.
“Ogni cosa è una scelta. Puoi vederla per come è o per come la vorresti. Dipende da te. Il buio lascia spazio all’immaginazione e alla proiezione”
Luca da quando è adolescente vive in un’organizzazione mafiosa di Milano che lo ha raccolto dalla strada ed educato alla criminalità. Le sue giornate procedono in maniera metodica e ordinata, seguendo un ordine specifico. Grazie al suo carattere riesce a fare carriera e a farsi un certo nome all’interno della Famiglia, conquistando, così, il suo giro.
È durante una giornata di lavoro che i suoi occhi incrociano quelli di Arianna, prostituta che lavora in un centro massaggi cinese. Da quel momento le sue giornate acquistano un senso diverso, la sua intera vita inizia a muoversi in maniera diversa.
Andare contro al codice della Famiglia e intralciare i suoi affari, però, può essere molo pericoloso.
COMMENTO PERSONALE
Ancora una volta, Alessandro Venuto riesce a portare il lettore in una dimensione, una realtà spesso sconosciuta, e a dimostrare che tutti possono trovare il proprio posto nella vita, anche chi ha commesso crimini indicibili.
Scrittura facile e costellata da specifiche terminologie derivanti dal lavoro di educatore svolto dall’autore; ritmo lento, ma che procede in maniera fluida durante tutta la storia; sono alcuni degli elementi caratterizzanti il romanzo, che permettono al lettore di immedesimarsi bene nella storia e procedere senza troppe difficoltà. La narrazione, attraverso il narratore onnisciente, permette inoltre di avere una panoramica completa della situazione che si sta vivendo sotto tutto i punti di vista.
Luca viene da un’infanzia buia e difficile e l’unica educazione che conosce è quella che gli viene impartita dalla Famiglia. Ad un certo punto, arriva a disprezzare gli atri, la gente che si vede attorno, perché convinto che siano schiavi della vita stessa, che guardano scorrere impotenti davanti ai propri occhi. Lui invece non si sente come gli altri. Lui, scegliendo quella vita, ha deciso di essere libero e vivere la propria vita come vuole.
Quando incontra Arianna, però, si rende conto che vivere come fanno loro due, in realtà, li rende molto più schiavi di quanto crede. Ha dato la sua fiducia a persone sbagliate e proprio nel momento in cui pensa di avere tutto ciò che un uomo può desiderare tra le mani, in un attimo perde ogni cosa, trovandosi da solo in una cella del carcere Milano Bollate.
I primi giorni non saranno facili. Lui è un lupo e ha un’energia dentro che faticosamente riesce ad incanalare. Solo parlando con Arianna capisce che scappare li renderebbe solamente schiavi per tutta la vota. È giusto che scontino le proprie pene e finalmente diventino liberi.
“La mia strada e la tua si sono unite e non si divideranno mai, non di certo per le mura di un carcere. D’altronde, sono proprio quelle che ci hanno fatto incontrare. Il mio carcere è finito grazie a te, il tuo sarà più leggero grazie a me e, alla fine, ce ne andremo assieme una volta che saremo entrambi liberi. Si, ti aspetterò e verrò a trovarti ogni volta che avrai il permesso per una visita, sarò al telefono ogni volta che potrai telefonare, parteciperò a ogni forma di incontro o attività che ci proporranno”
Libertà, una parola che spesso ritorna nel corso del racconto. Ma che cos’è la libertà? Luca lo capirà presto attraverso gli insegnamenti di Thomas, un religioso che fa volontariato all’interno del carcere.
Finalmente Luca riesce a capire come affrontare e riempire le giornate. Il lavoro alla stalla gli permette di istaurare rapporti prima con gli animali e poi con le persone che prima non aveva mai sperimentato.
Lettura e scrittura diventeranno, giorno dopo giorno, la cura per diventare una persona migliore.
“Voglio scrivere per conoscermi davvero e, una volta conosciuto, voglio condividerlo con gli altri. Voglio essere io Virgilio, questa volta, e condurre me stesso attraverso l’Inferno delle mie paure fino al limbo dell’accettazione e infine in Paradiso, qualunque esso sia”
Luca più volte è rinato. Quando ha chiuso con la sua infanzia ed è scappato di casa, quando è entrato a fare parte della Famiglia trasformandosi così in Jack London, quando ha conosciuto Arianna e con lei la potente forza dell’amore; e infine ora, quando una volta perso tutto deve ripartire da zero e può farlo solo ripartendo da se stesso.
Se si guarda indietro Luca vede se stesso in un modo, ma se da uno sguardo al suo futuro si vede in maniera totalmente diversa ed è a quell’ologramma del futuro che Luca promette di farlo vivere e fargli raggiungere tutti i suoi sogni.
” Immagina che ti chieda di fargli una promessa. Io sono ciò che potrei essere domani, ti dice, ma affinchè accada ho bisogno di te oggi. Promettimi che farai tutto il possibile per fare in modo che tutto questo che sono, che sarai, possa succedere. Promettimi che diventerai l’uomo che sei.”
Ognuno di noi è frutto delle scelte che facciamo in un determinato contesto, ma il passato è stato e non possiamo cambiarlo. È nostro dovere, invece, vivere il presente al massimo delle nostre possibilità.
Un romanzo forte ed estremamente profondo che conduce il lettore in un viaggio introspettivo che porteranno a diverse riflessioni. 5 stelle.
E per voi lettori, cos’è la libertà?
L’autore
Alessandro Venuto nasce a Chiavari (GE) in data 11/08/1983 e vive a Milano dal 2011, nel quartiere di Casoretto.
Nel 2020 si qualifica come educatore professionale presso l’università telematica Unimarconi, dove è iscritto al terzo anno di psicologia.
È stato presidente e volontario per alcuni anni del Progetto Liberazione nella Prigione Onlus che si occupa di meditazione in carcere e grazie al quale ha organizzato, tra i molti progetti, incontri culturali per i detenuti con personaggi come il premio Nobel Dario Fo e autori come Folco Terzani (A piedi nudi sulla terra, ed. Mondadori), Chiara Frugoni (Vita di un uomo, Einaudi Edizioni), Eddy Cattaneo (Mondoviaterra, Feltrinelli Editore).
Attualmente, lavora come educatore in una comunità per la cura delle dipendenze e in una per minori.