romanzo storico
IoScrittore
26 maggio 2022
cartaceo, ebook
270
Quando viene portato davanti al giudice Ludovic Layne, Julian teme che sia giunta la sua ultima ora. Ma a sorpresa, senza dargli spiegazioni, il giudice lo conduce invece nella propria dimora e si prende cura della sua educazione con l’aiuto della giovane
Anna Foster, segretamente innamorata di Anthony, nipote del giudice. Ben presto però l’arrivo di Julian turba e confonde i sentimenti della ragazza. Quando finalmente Julian viene a sapere il motivo per cui il giudice l’ha accolto in casa è sconvolto dalla rivelazione inattesa sulle proprie origini e dalla scoperta che l’odiato Anthony, suo rivale per l’amore di Anna, è il suo fratellastro. Julian decide allora di giocare la sua partita per entrare di diritto in un mondo nobiliare apparentemente da favola, conquistare il cuore di Anna e l’agognata stima di Ludovic, con una scelta rischiosa le cui tragiche conseguenze muteranno la sorte di tutti i protagonisti.
Ma è davvero lui a decidere, oppure è qualcun altro che tira i fili manipolando tutti come pedine? E quali sono le vere ragioni?
Sullo sfondo di un’Inghilterra in piena rivoluzione industriale, lacerata dalle tensioni sociali, tra segreti, vendette, avventure e tradimenti la drammatica verità sulla famiglia Layne verrà svelata. Ma l’amore e la felicità arriveranno a chi saprà battersi per conquistarli.
Intrighi, passione e vendetta per “La Rosa e il drago” di Giovanna Lombardo, che ci racconta la storia molto movimenta di una famiglia dell’alta società londinese, ambientata in piena rivoluzione industriale. Stiamo parlando dei Layne, che sembrano muoversi in una rete senza fine di sofferenze e menzogne.
Il libro inizia presentandoci Julian Sanders, un ragazzo sfortunato che per vivere si arrangia come può. Accusato di furto, sta scontando la sua pena dietro le sbarre quando, per motivi che non comprende, dall’ambiente pesante e ostile della sua cella si trova catapultato nell’agiatezza della dimora del giudice che avrebbe dovuto condannarlo.
“…era intrigato dalla complessità di quelle menzogne sul suo conto. Ma cosa voleva davvero da lui quell’uomo?…Il giudice gli aveva chiesto di fidarsi, ma lui non si fidava proprio per niente. Non si fidava di nessuno per principio, figuriamoci di un uomo che da un momento all’altro poteva spedirlo sulla forca.”
E non solo! Ludovic Layne, questo è il nome di colui che ha in mano il suo destino, pare davvero interessato al suo bene e a trasformarlo in una sorta di gentiluomo in grado di tener testa al fior fior della nobiltà londinese.
Hai bisogno di redingote, gilet, cravatte, brache da sera. E anche di guanti e cappelli. Dovremo andare… in città, per gli stivali e le scarpe da ballo… Sei qui per apprendere un linguaggio appropriato, le buone maniere, e almeno qualche rudimento di cultura generale”
In questo arduo compito verrà aiutato da Anna, la sua pupilla, per la quale il giovane Julian, sin da subito, proverà una forte attrazione.
Anna non è abituata a essere guardata con così tanta intensità; i modi bruschi e allo stesso tempo appassionati di questo giovane, spuntato dal nulla, la destabilizzano e confondono i suoi sentimenti. Era convinta di amare Anthony, il nipote del giudice, ma ora si rende conto che quello che provava per il giovane rampollo non è nulla rispetto all’uragano che la investe ogni volta che Julian si avvicina a lei.
“La baciò come se fosse la prima e l’unica donna al mondo… Anna restò immobile… a occhi sgranati, una mano sulle labbra. Poi si chinò a raccogliere con mano tremante lo scialle caduto a terra, se lo drappeggiò addosso per coprire le spalle nude e si allontanò a passi svelti verso casa” – La rosa e il drago
Nel bel mezzo di questa tempesta di sensi, la verità nascosta irrompe nella vita di Julian; scoprirà di essere figlio illegittimo del duca di Avon, fratello del giudice, che ora vorrebbe ridargli il posto che gli spetta al suo fianco.
Da questo momento in poi la storia si infittisce e si complica non poco, con omicidi senza cadaveri e giochi di potere e astuzia che renderanno ancora più movimentata la trama. Come andrà a finire?
Non so ancora bene come considerare “La rosa e il drago”.
Devo ammettere che tutto ciò che le sue pagine racchiudono mi ha stupita, ma non particolarmente affascinata. Inizialmente, pareva venisse raccontata una storia come tante altre, dove un giovane di umili origini, all’improvviso, si trovava con le tasche piene di soldi e si innamorava della bella povera ragazza di turno. Invece, così non è stato. Un bene direte voi, le storie scontate non sono quasi mai avvincenti. La pensate come me?
Perfetto, quindi, che introduca qualcosa di diverso dal solito, ma non che questo corrisponda ad un arzigogolato brusio mentale che si traduce in un susseguirsi continuo di eventi imprevisti. La mia è una mente semplice, che si nutre di emozioni: queste voglio trovare, principalmente, nelle pagine che leggo! Ne “La rosa e il drago” le emozioni ci sono, ma spariscono o si appiattiscono di fronte a tutti i colpi di scena che si susseguono a ritmo serrato.
“I banditi approfittarono della sorpresa e dello smarrimento per balzare dalla carrozza… scomparvero rapidi nell’oscurità, così come erano apparsi. per un istante Anthony sembrò esitare, ma quando il duca incitò i nuovi venuti a catturarlo agì d’impulso come selvaggina braccata. Fuggì nel bosco sbiadito dalla nebbia e scomparve” – La rosa e il drago
Un‘altra cosa che non ho trovato tra queste righe è un personaggio che mi abbia colpito in maniera particolare. A dire la verità, ho anche fatto un po’ di confusione nel determinare i ruoli. Quello che dovrebbe essere il protagonista, Julian, ad un tratto proprio sparisce dalla scena, al punto da indurmi a pensare che non sia lui il vero soggetto che l’autrice vuole mettere in primo piano.
Anzi, ora che ci rifletto insieme a voi, mi rendo conto che ciò che muove tutta la storia è l’eterno odio e la forte invidia che caratterizza il rapporto tra i fratelli Lyne. Forse sono loro i veri protagonisti? Tutti i personaggi sembrano ruotare intorno a questo loro sentire, mossi come marionette dai fili invisibili, imbevuti di rabbia che il duca di Avon ha stretto loro addosso.
“La sua vendetta, la vendetta per cui aveva lavorato tanto a lungo e con accanimento, si era infine compiuta. L’esilio di Ludovic avrebbe messo la parola fine a tutto: poteva finalmente dimenticare il tradimento subito, ricominciare da zero”
Ma arriviamo ai punti di forza del libro. Sicuramente è ben strutturato. La scrittura è fluida, corretta, e la suddivisione in brevi capitoli è perfetta per mantenere alta l’attenzione del lettore e per permettergli di prendersi una pausa senza perdere il filo del discorso. Non è una cosa da poco, non sempre un romanzo riesce a tenere sveglio chi legge.
Interessante anche il periodo storico in cui viene ambientato, in piena rivoluzione industriale, che ci mostra il volto dell’Inghilterra di allora, anche se rivisitato e adattato alla storia.
“«Pane vecchio ne avete?»… Il panettiere scosse la testa… entrò a precipizio in bottega chiudendo la porta… ma i vetri non si salvarono dalla sassaiola che seguì: le donne miravano meglio dei soldati. Una di loro riuscì ad afferrare due pagnotte… e a fuggire, altre misero l’assedio giurando che non si sarebbero mosse di lì senza aver ottenuto del pane e della farina”
Sommariamente, il mio voto per “La rosa e il drago” si aggira intorno alle tre stelle e mezzo. Visto che non posso fermarmi a metà strada, tenendo conto che questo è pure un romanzo d’esordio e che ha vinto anche il Torneo Letterario IoScrittore del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, darò a questo libro le mie 4 stelle augurando alla scrittrice una splendida carriera nell’universo letterario.
Sahira
Sono emozione e di essa mi nutro
trovando scialbo ciò che non colora,
Sono emozione che con la penna divora
il bianco candido di un libro vissuto…