
Gialli, Thriller, Horror
Corbaccio
2011
Brossura
406

«Ci sono posti nella mente umana che nessuno dovrebbe visitare. Dopo il viaggio allucinante de 'L'ipnotista', 'La psichiatra' ci riporta nel lato oscuro.» - Donato Carrisi
Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...
Nel suo sguardo Ellen lesse ciò che lei stessa stava pensando. Sto per impazzire? O sono già impazzita?
Ellen, psichiatra in corsa verso la sua giornata lavorativa. È così che ha inizio la nostra storia e tutto sembrerebbe rientrare nella norma, se non fosse che la dottoressa quel giorno si sarebbe dovuta occupare di un CPI (Caso Particolarmente Interessante): una donna senza nome giunta in clinica in seguito a possibili abusi.
Fin qui nulla di particolare, quale psichiatra non ha mai incontrato un CPI nella sua carriera lavorativa? Bene, le cose iniziano a farsi interessanti quando la presunta paziente senza nome non scompare totalmente nel nulla. Totalmente sparita, e con lei anche la sua cartella clinica e ogni traccia della sua precedente permanenza nell’ospedale psichiatrico. Dove è finita la paziente? È riuscita a rapirla il suo carceriere “L’uomo nero“. Queste domande vagavano anche nella testa della dottoressa Roth che deciderà di indagare.
Sarà stata la decisione giusta o quella sbagliata? Per scoprirlo dovrete seguire anche voi il suo cammino verso una strada senza ritorno. Una strada fatta di sospetti, persecuzioni e follia.
Ritroverà la paziente o sarà l’Uomo Nero a trovare lei?
Premetto che sono un’amante dei thriller, ma questo ha battuto ogni mia precedente lettura. Il giallo che ruota intorno alla scoperta della paziente e al presunto rapitore “L’uomo nero” e il crudo realismo della storia mi ha pienamente colpito. Passare di capitolo in capitolo ed essere sempre più confusi sulla colpevolezza di uno o un altro protagonista, far vacillare la stessa fiducia verso la protagonista, è questo che si vivrà leggendo la psichiatra. Inoltre, sarò di parte (sono Biotegnologa), ma non ho potuto non apprezzare tutti i riferimenti di tipo medico quando si parlava principalmente della sanità mentale dei soggetti o dei pazienti. Davvero un libro ben riuscito, ve lo consiglio se amate i gialli/thriller!
Oltre ad aver studiato lingue, ha lavorato per anni come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici. Da sempre appassionato della lettura, Dorn comincia a scrivere vari racconti sin da quando aveva dodici anni. La psichiatra è stato il suo primo romanzo pubblicato in Germania il 5 gennaio 2009, divenuto un caso editoriale grazie al passaparola tra i lettori. A