
Thriller storico
Newton Compton
28 giugno 2021
cartaceo, ebook
320

Ignazio da Toledo è morto. O almeno questo è ciò che racconta Uberto, suo figlio, quando, nel luglio del 1232, raggiunge la corte di Sicilia nella speranza di riabbracciare la sua famiglia.
Palermo, tuttavia, sarà per lui l'inizio di un nuovo incubo. Se di sua madre si sono perse le tracce, sua moglie e sua figlia sono tenute prigioniere in un luogo ben celato. Il loro carceriere è Michele Scoto, astrologo personale dell'imperatore Federico II, convinto che il mercante gli abbia sottratto e nascosto un libro misterioso, la leggendaria Prophetia Merlini .
Uberto ignora che le sue disavventure siano intrecciate a quelle di un uomo senza passato che sta navigando su una nave di pirati barbareschi lungo le coste dell'Africa settentrionale e del mar Rosso. Il suo nome è Al-Qalam e, obbedendo gli ordini di un crudele capitano, è alla disperata ricerca di un tesoro inestimabile e capace di legare Dio all'uomo, un tesoro donato in tempi remotissimi da re Salomone alla Regina di Saba.
Mentre Al-Qalam lotta per ritrovare la sua identità e Uberto per salvare la madre, Sibilla tenta con ogni mezzo di ricongiungersi alla famiglia e di sfuggire all'acerrimo nemico di Ignazio da Toledo, lo spietato frate domenicano Pedro González…
In questo nuovo romanzo, “La profezia delle pagine perdute”, Marcello Simoni ci accompagna alla ricerca della leggendaria Prophetia Merlini, ma non solo; parallelamente vi è un altro tesoro da trovare, addirittura l’Arca dell’Alleanza rubata da Menelik, figlio della regina di Saba, a suo padre, Re Salomone.
Perché queste due “ricerche” si intrecciano? Chi è quell’uomo che la sta cercando e cosa c’entra con il nostro protagonista, Uberto?
“I due fuggitivi cavalcavano da giorni attraverso i boschi di Navarra. Coperti da mantelli e da ampi cappucci, si erano avventurati in sentieri sempre più impervi, tenendosi alla larga dai villaggi e persino dai capanni isolati che di rado spuntavano tra le ombre delle querce.
Ombre che parevano non finire mai.”
Beh, tra le righe del romanzo troverete le risposte anche se, forse, inizialmente non sarà facile, ma se avete già letto “Il mercante dei libri maledetti” e “La biblioteca perduta dell’alchimista” riuscirete ancora più velocemente a comprendere il mistero.
Il lettore si troverà a cercare di comprendere gli intrighi che si sviluppano su diversi livelli: chi spia le mosse di Uberto? Sono gli stessi che hanno stretto alleanze inaspettate con la Saint-Vehme? Chi sono i Cantori della Rosa? E che fine a fatto Ignazio da Toledo? Troppi interessi e soprattutto troppi “cattivi” che vogliono mettere le mani sul Prophetia Merlini.
Un alternarsi di personaggi che bramano di ottenere questo “segreto” per conseguire un unico obbiettivo: il potere.
“Ecco!, presagì Dominus mentre rileggeva a denti stretti quei versi deliranti.
Ecco il vero enigma lasciato dal mercante di Toledo.
Un beffardo gioco di parole contro il quale s’infrangeva la convinzione di aver superato in astuzia il suo peggior nemico.
Non era tanto l’orgoglio ferito, tuttavia, ad affliggere il franco-conte.
Il suo maggior rovello nasceva dall’assoluta certezza che dietro quell’indovinello si nascondessero le indicazioni precise per ritrovare la Prophetia Merlini.”
I capitoli de “La profezia delle pagine perdute” vi lasceranno senza fiato. La storia è incalzante, intricata e ricca di molteplici colpi di scena e giochi di potere.
Dei vari capitoli, alcuni sono brevi e “secchi”, altri più lunghi, in cui l’autore ci regala approfondimenti sui personaggi e le loro relazioni, sulle descrizioni dell’ambiente circostante; ma principalmente vi troverete tanta azione.
Tra i personaggi, spicca Sibilla che, pur ignara del destino del figlio, Uberto, e del marito, Ignazio, non si dà per vinta, anzi, tira fuori le unghie e si rivelerà una pedina importante in questo “gioco” pericoloso.
Un libro con un intreccio ben congegnato, con strane e subdole alleanze che si intersecano meravigliosamente con il contesto storico, con personaggi veri come l’imperatore Federico II, Pier Della Vigna, solo per citarne alcuni. La parte storica e l’ambientazione sono fedeli e accurate, e si denota una profonda e accurata ricerca.
Un libro che vi accompagnerà in un tuffo in un periodo storico buio, pieno di strani e poco chiari “intrallazzi” ma che vi conquisterà anche se non amate i thriller storici.
“Lo Scoto fece combaciare le tavolette e gli mostrò le parole graffite sui bordi. «Aiutatemi a decifrare l’enigma», disse, «e una volta trovato il libro, lo scoprirete».”

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.