
Racconto
Il mio libro
Cartaceo e eBook
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Una giovane suora orsolina è chiamata a indagare nelle valli lombarde sull'accusa di stregoneria che pende su Annaluna e Vernante, il cui rapporto è mal visto dalle persone ma non dal cauto parroco, padre Geraldo.
Carissimo fratello, sono sollevata di poterti riferire con chiarezza tutto quanto sulla missione che mi hai mandata a compiere. È calato il sole ormai e domattina partirò appena dopo l’alba per tornare in convento, deviando per casa nostra; spero che questa missiva ti raggiunga quanto prima. Dopo questa incredibile vicenda che ha messo a dura prova i miei nervi, pur rafforzati dalla fede in Cristo e in Dio nostro padre, sento il bisogno di vedere i nostri cari, nostra madre e i nostri fratelli.
Con queste parole inizia questo racconto. La storia viene raccontata appunto sotto forma di lettera da Suor Febe a suo fratello che lavora al Tribunale ecclesiastico.
La scrittura è in qualche passaggio poco chiara, d’altronde l’autrice cerca di utilizzare un linguaggio arcaico essendo la novella ambientata nel 1600.
La trama è povera e poco sviluppata ma dopotutto da un racconto di poche pagine non si può pretendere molto.
“Signora, Iddio ha parlato: chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Io sono qui per verificare la veridicità di tutte le accuse e non portare alla morte un’innocente.”
Sinceramente non posso dire né che sia brutto o scritto male né che sia bello o scritto bene. Diciamo che, leggendo la trama mi aveva incuriosito molto, ma dopo averlo letto sono rimasta delusa. Non per il racconto in sé ma piuttosto per la mancanza vera e propria di una storia. Le idee ci sono, gli argomenti anche quindi consiglierei l’autrice di provare a scrivere altro, magari qualcosa di più lungo in modo che si possa redigere una recensione degna di questo nome e non solo poche righe di commento.
Laura Pegorini, classe ’92, nasce e vive a Cremona, cittadina che per i suoi colori, per la sua architettura e per il carattere delle persone si presta molto bene a racconti di folklore. Appassionata di letteratura e linguistica, dopo la maturità classica ha conseguito la laurea triennale in Lettere a Parma, la laurea magistrale in Filologia Moderna a Milano e il diploma di master in Editoria a Pavia. Ha lavorato come segreteria amministrativa, linguista computazionale, insegnante di italiano per stranieri, bibliotecaria e archivista e ora come editor freelance, blogger (Betta La Talpa) e scout letteraria. Ha lavorato in Polonia per quattro mesi per decidere che direzione prendere e in quel periodo ha scritto La Negromante.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.