
Narrativa contemporanea
Rizzoli editore
aprile 2015
ebook, cartaceo
233

Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia...
Un viaggio forzato, una prova di vita, una storia di famiglia che si fa intensa letteratura
Il Mondo
RECENSIONE
“La Masseria delle allodole” un testo che rientra tra quelli che darei ai ragazzi delle scuole superiori da leggere, da apprezzare perché ci mette di fronte ad una realtà cruda e crudele. Lo sterminio del popolo armeno, siamo nel 1915.
Non è un testo semplice sia per l’argomento che tratta sia per lo svolgersi della trama. Diviso in due sole parti nelle quali l’autrice ci racconta di questo popolo attraverso una famiglia e soprattutto dalla parte delle donne. Fin troppo dure le immagini con cui ci viene descritta l’uccisione degli uomini e altrettanto veritieri ci appaiono gli ambienti in cui si svolgono le azioni. I colori, gli odori, i sentimenti sono descritti con dovizia di particolari, la Masseria è un luogo che si riesce ad immaginare prima per la sua bellezza ed il significato intrinseco per la famiglia poi come luogo di disperazione e fine di un percorso.
Silenziosi, gli uomini si sono sparpagliati all’interno, nel giardino: e un coltello ben maneggiato ha tagliato la gola di Hrant da un orecchio all’altro.
Ancora più particolareggiato il viaggio verso l’Italia, il viaggio della speranza potremmo dire, delle donne, contornato di paure e tentativi di salvare non dolo delle giovani vite ma, attraverso queste, un intero popolo.
“Noi ci fideremo di te, compare. E pagheremo te e il comandante del campo molto bene. ..”
La storia di una famiglia è la storia di un popolo che tenta di sopravvivere alle brutture che la vita le mette di fronte, con la forza delle donne che tengono nascosti i più piccoli per più di un anno per essere sicure di salvarli.
Un libro che vi lascerà con un senso di impotenza a cui mai nessuno riuscirà a dare una risposta.
AUTORE
Antonia Arslan
Scrittrice e saggista italiana di origine armena. Laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla galassia delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900). Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano, ha dato voce alla sua identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno (Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni). Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa e il Premio Campiello e il 23 marzo 2007 è uscito nelle sale il film tratto dall’omonimo romanzo e diretto dai fratelli Taviani. La strada di Smirne (Rizzoli) è del 2009. Nel 2010, dopo una drammatica esperienza di malattia e coma, scrive Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio (Rizzoli). Nel 2010 esce per Piemme Il cortile dei girasoli parlanti. Il libro di Mush, sulla strage degli armeni di quella valle avvenuta nel 1915, è pubblicato da Skira nel 2012.

Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!