
Thriller psicologico
Self-publishing
19 dicembre 2021
cartaceo, ebook
339

Fino a che punto si può spingere una madre alla quale sono stati sottratti i figli? In questo thriller dalle tinte forti, ambientato a cavallo degli anni 2000 nel Nord della Florida, le vite di tre donne, appartenenti a tre generazioni diverse, si intrecciano tra loro in un susseguirsi serrato di eventi: una dolce signora di mezz’età, con la sua bella villa in stile coloniale, che spinge il marito, affettuosissimo, sul baratro di un segreto indicibile; una ragazza brillante, con alle spalle una infanzia difficile, ma che con impegno riesce a diventare un medico dell’animo e della mente; e una donna che cresce in ambienti malfamati, dove la droga e la violenza si mescolano alla dolcezza degli occhi di due bambine appena nate.
“La madre” è un thriller psicologico.
Tutto il romanzo gira attorno alla vita di tre donne, appartenenti a tre generazioni diverse, i cui destini, apparentemente separati, si intrecciano in una successione di eventi drammatici.
Margareth, una tranquilla signora, Elizabeth, una giovane e brillante dottoressa, e Natalie, cresciuta in ambienti malfamati: sono le protagoniste di questo intricato e intrigante racconto.
Tutte e tre sono legate tra di loro: aver vissuto la loro vita cercando la propria madre o le proprie figlie.
“Appoggiata alla balaustra della veranda, sul lato posteriore della sua casa in stile coloniale, Margareth è persa nei suoi pensieri. Una lacrima le solca le rughe del viso e benché così piccola riesce a riflettere il sole che pigramente inizia a calare dietro le colline della città. È solita chiamarla “la lacrima delle cinque”, in riferimento al tè che lei non può bere”.
L’autore ha una scrittura fluida, semplice, anche se a volte il continuo uso del presente appiattisce, a mio modesto parere, la narrazione.
Staibano riesce, sin dalle prime pagine, a attirare l’attenzione del lettore. Le condizioni di salute della prima delle nostre protagoniste, Margareth, e la sua vita riescono sin da subito a creare empatia e a voler continuare la lettura per conoscerla meglio.
“Ma i suoi polmoni continuarono a pulsare. Il sangue torna a circolare. E una nuova forza sconosciuta le fa sollevare prima la testa, poi il busto e infine le gambe. È di nuovo in piedi. A sorreggerla un profondo desiderio di vendetta” – La madre
“La madre” si presenta diviso in tre macro capitoli: Margareth, Emily e Natalie. Al termine della lettura della parte dedicata a Margareth, sono rimasta spiazzata; non capivo il perché di un repentino cambio di scena, in considerazione del fatto che il mistero non era ancora stato risolto. Proseguendo nella lettura, ho compreso che le tre parti raccontano l’inizio, lo sviluppo e la conclusione di questa drammatica storia.
I colpi di scena non mancano. Staibano ha saputo sapientemente creare un puzzle, le cui tessere vanno lentamente a comporre una trama perfetta, dove ogni accadimento si incastra perfettamente nella narrazione.
L’autore, utilizzando a tratti una esposizione più lenta, a volte invece un ritmo più incalzante, dona una chiara personalità ai vari personaggi, permettendo di provare, a chi sta leggendo, delle forti emozioni e istigando il lettore a proseguire per scoprire ogni recondito mistero collegato a questa misteriosa vicenda.
Un romanzo dove non sembra esserci una soluzione. Un’indagine psicologica nella mente umana di una madre decisa a tutto pur di ritrovare quanto sottrattole.
“La Madre” vi terrà incollati alla sue pagine.
“D’altronde il bottino che ha recuperato è veramente notevole: oltre ai nomi ora ha anche un luogo e, cosa ancora più preziosa delle foto. Pezzo dopo pezzo la storia del suo passato sembra stia riprendendo vita”.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.