Giallo
Marsilio
10 gennaio 2023
cartaceo, ebook
304
Grande appassionato di gialli, Marzio Montecristo ha aperto da qualche anno nel centro di Cagliari una piccola libreria specializzata in romanzi polizieschi. Il nome della libreria, Les Chats Noirs, è un omaggio ai due gatti neri che un giorno si sono presentati in negozio e non se ne sono più andati, da lui soprannominati Miss Marple e Poirot.
Nonostante il brutto carattere del proprietario, la libreria è molto frequentata, ed è Patricia, la giovane collaboratrice di Montecristo, di origini eritree, a salvare i clienti dalle sfuriate del titolare. La libreria ha anche un gruppo di lettura, "gli investigatori del martedì", un manipoli di superesperti di gialli che si riuniscono dopo la chiusura per discettare del romanzo della settimana. E' una banda mal assembrata ma molto unita, di cui Marzio è diventato l'anima, suo malgrado. Un anno prima il gruppo si è dimostrato capace di aiutare una vecchia amica di Montecristo a risolvere un vero caso da tutti considerato senza speranza.
Ora la sovrintendente Angela Dimase torna a chiedere la loro collaborazione per un'indagine che le sta togliendo il sonno: un uomo incappucciato si è presentato a casa di una famiglia, ha immobilizzato due coniugi e il loro figlioletto e ha intimato all'uomo di scegliere che doveva morire tra la moglie e il figlio, se non avesse deciso entro un minuto, li avrebbe uccisi tutti e due. Il sadico Killer viene presto soprannominato "l'assassino delle clessidre", visto che sulla scena del crimine ne lascia sempre una.
Riusciranno gli improbabili "investigatori del martedì" a sbrogliare anche questo caso, intricato quanto agghiacciante, permettendo alla polizia di fermare il feroce assassino prima che colpisca di nuovo?
“La risposta è lì, dove meno te l’aspetti, celata sotto una coltre di banalità” – da “La libreria dei gatti neri” di Piergiorgio Pulixi, edito Marsilio.
Un uomo incappucciato fa irruzione nelle case di alcune famiglie, sottoponendo uno dei componenti ad una scelta terribile e macabra, dopo di ché compie l’omicidio e sparisce. Gli agenti Caruso e Dimase non ne vengono a capo. Quest’ultima si rivolge ad un culture della narrativa poliziesca, Marzio Montecristo, libraio e amico d’infanzia. Egli, insieme al suo gruppo di lettura del martedì, inizia subito a studiare il caso. Riusciranno laddove la polizia stenta ad arrivare?
“Gli amanti dei gialli non sono lettori normali. Sono quasi dei maniaci, tanto è profonda la loro fedeltà al genere. Sono come una setta”
Marzio Montecristo ha dovuto lasciare l’insegnamento a causa di un increscioso episodio che gli è costato il posto di lavoro. Si è, così, dovuto reinventare. Essendo appassionato di letteratura, decide di aprire una libreria specializzata nel genere giallo e thriller, categoria da lui molto apprezzata. Nasce, quindi, “La libreria dei gatti neri”, nome attribuito grazie alla presenza di due felini dal mantello nero che vi si sono accasati: Miss Marple e Poirot.
Marzio ha un carattere schivo e ben poco socievole. I suoi modi sono fin troppo diretti; questo lo mette spesso in difficoltà con i clienti più esigenti con i quali si scontra, insofferente di fronte all’assurdità delle loro richieste. Anche il suo aspetto spettrale e non proprio ordinato non è invitante.
“Una creatura crepuscolare che usciva dal suo antro solo di notte come Mister Hyde”
Fortunatamente ci pensa Patricia, la sua dipendente, a levare le castagne dal fuoco. Si tratta di una graziosa ragazza di origine eritrea, che accoglie ogni cliente con il sorriso, pronta a rimediare alle scortesie del suo titolare.
Marzio è da sempre innamorato di Angela, l’agente Dimase. Una donna bellissima e assai più spigliata di lui, che non ha il coraggio di dichiararsi. Sono amici di vecchia data e lei lo considera come un fratello con il quale confidarsi, pur sapendo di non essergli indifferente come donna.
“Era conscia del potere seduttivo che esercitava su di lui. e non perdeva occasione per sfruttarlo, facendolo arrossire” – La libreria dei gatti neri
L’altra donna importante nella vita di Marzio è Nunzia, settantenne ricoverata in una casa di riposo a causa dell’avanzamento della demenza senile. Prima che la malattia s’impadronisse delle sue facoltà mentali, la signora era una persona colta e brillante. Grazie alle sue idee innovative, aveva salvato la libreria dal fallimento. Una di esse consisteva nel gruppo di lettura.
I suoi membri sono: il signor Scalabrini, gentiluomo d’altri tempi, la giovane Maina, con il suo look da dark lady appassionata di libri gotici e horror, Camilla Solinas coetanea di Nunzia e amante di thriller cruenti, ed infine Fra Raimondo, estimatore dei gialli aventi per protagonisti degli ecclesiastici.
“Ormai tutti abbiamo la memoria corta. E’ la malattia di questo secolo”
Ecco un romanzo che possiede la ricetta giusta per diventare un prodotto finito di qualità. Il segreto sta nell’equilibrio perfetto degli ingredienti. Si tratta indubbiamente di un genere giallo dal linguaggio semplice, che conferisce scorrevolezza alla lettura. Contiene una buona dose di suspense, che accelera il ritmo narrativo, decisamente vivace.
Il racconto dell’efferatezza degli omicidi e della crudeltà dell’antagonista si contrappone a quello dei momenti di comica ironia, regalando più di un sorriso al lettore, alleggerendo così l’atmosfera. La tematica di base, mi dispiace, ma rimarrà per voi un mistero perché, se ne parlassi, farei dello spoiler e questo sarebbe ingiusto oltre che detestabile. L’unico indizio che vi posso dare è che si tratta di una cosa attuale. Su di essa, l’omicida costruisce la sua personale motivazione scatenante tanta malvagità.
“Spesso ottenere ciò che desideri può essere la più grande maledizione che ci sia”
“La libreria dei gatti neri” è un libro di piacevole e qualitativamente alto intrattenimento. Lo si finisce in un soffio. Sa avvincere, convincere, incuriosire e sorprendere. La sorpresa è il fattore essenziale per la riuscita di questo genere di romanzo. Sul finale, troviamo ben due colpi di scena inaspettati. Uno riguarda l’indagine, l’altro la vita personale del protagonista.
Ho scelto di leggere “La libreria dei gatti neri” basandomi unicamente sul titolo. Mi sono detta: quale binomio migliore di questo? Libri e gatti! Avevo deciso che mi sarebbe piaciuto ancor prima di leggerlo. E il mio intuito non ha fallito. Direi che conoscere Marzio Montecristo è stato un piacere. Se non fosse un personaggio di fantasia, chissà, magari potrei esser una di quelle clienti da mandare al diavolo o magari entrerei di diritto nel gruppo degli investigatori del martedì.
Spero di leggere un sequel nel futuro, augurandomi che Piergiorgio Pulixi decida di farne una serie.
Qual è il binomio che preferite nella letteratura?