
Kage
Sport romance, erotico
Quixote Edizioni
26 marzo 2019
Kindle e cartaceo
269

Mi chiamo Jamie Atwood e sono un idiota. Contrariamente a ogni aspettativa, ho attirato l’attenzione di Michael Kage, il lottatore di MMA più bello sulla faccia della terra. Dire che mi ha sconvolto la vita sarebbe un eufemismo. Mi ha trasformato completamente, rendendomi dipendente da lui e facendomi innamorare. E il sesso? Mettiamola in questo modo: non ero mai stato con un ragazzo prima di incontrare Kage, ma sarei più che felice di passare il resto della mia vita in ginocchio per lui. È la mia ossessione e la mia droga. Ma ho fatto una stupidaggine, e ora ne sto pagando le conseguenze. Non so se rivedrò mai più Kage.
Essere Michael Kage non è mai stato facile. Troppi demoni, troppa rabbia e nulla per cui valesse la pena vivere. E poi ho incontrato Jamie Atwood. Possiede un’innocenza che smuove qualcosa di molto profondo dentro di me – in un luogo che non è mai stato toccato da nessuno. È bellissimo, intelligente e coraggioso, e non è mai stato avvelenato dall’oscurità che ha dominato la mia vita. L’ho desiderato dal primo momento che ho posato gli occhi su di lui. È da egoisti, lo so. Perché non puoi portare un’anima innocente fra le tenebre senza aspettarti che non venga contaminata.
“Non sapeva nulla della morte, o della vita normale, del resto, ma, in qualche modo, era consapevole che era l’ultima volta che sarebbe stato in grado di toccare la donna chiamata mamma.”
Un romanzo molto toccante e profondo. Una storia romantica all’inverosimile.
Maris ha saputo coinvolgermi totalmente nella vita di Jamie e di Kage.
La liberazione di Kage non è uno sport romance puro e non è la semplice storia d’amore di due ragazzi, è la storia di due anime completamente diverse che si incontrano, dando vita a un rapporto vivace, mai noioso e, pur considerando l’argomento non proprio da educande, pieno d’amore.
Mi avvolse un braccio intorno al collo e mi fece rotolare dolcemente sotto di sé, seppellendo il viso nell’incavo fra il collo e la spalla, abbandonandosi al pianto più angosciante che avessi mai sentito.
Jamie, il nostro protagonista, è alle prese con una situazione sconvolgente, nuova. A causa della sua innocenza e della sua paura, si ritrova abbandonato e profondamente ferito, e senza Kage al suo fianco, si riduce a fare cose al limite della follia per superare una perdita che gli ha sconvolto la vita.
Kage è personaggio molto carismatico e con una vita passata per nulla semplice. Sta per intraprendere la carriera negli MMA e cercare di raggiungere le alte vette sportive. Durante la lettura si nota un carattere non semplice, con numerosi lati oscuri anche se le sue debolezze ogni tanto, quando abbassa la guardia fanno capolino, rendendolo più simpatico e reale.
«Beh, non puoi avere entrambe le cose. O mi vuoi, oppure no. E se non mi vuoi, allora non hai nessun diritto di dirmi quello che posso fare con il mio corpo. Punto.»
Il legame che unisce Kage e Jamie è potente, i loro rapporti intimi sono forti e passionali quasi violenti.
La storia si evolve tra manipolazioni e falsità, dove un regista occulto che manipola l’esistenza di Kage si manifesterà in tutta la sua terrificante cattiveria, accompagnandoci a scoprire un passato, quello che Kage non vuole rivelare, che, probabilmente quando sarà reso pubblico, ci sconvolgerà…
“Non importa quanto possa essere allettante l’idea, impadronirsi di un frammento nascosto nell’anima di una persona non è mai una cosa positiva.
L’autrice è stata geniale a creare una storia con molto pathos e a creare molta suspense su Kage e sul suo inferno interiore.
Ho letto il libro assaporando i vari passaggi, romantici, violenti, eccitanti. Sono arrivata alla fine senza rendermene conto.
Lo stile della Black è diretto e fluido, i dialoghi sono forti, senza filtri, e in alcuni momenti molto, molto espliciti.
“Quello di cui non avevo tenuto conto era che, nel mentre, stavo distruggendo me stesso. Non avrei mai immaginato che avrei lasciato il mio cuore pulsante laggiù sul terreno”
Maris Black vive nel sud degli Stati Uniti. Ha fatto l’università, si è laureata in inglese e poi ha scoperto le gioie della scrittura creativa e dell’interpretazione letteraria. Dopo aver affinato le proprie capacità di scoprire i significati nascosti nelle parole, che gli autori probabilmente non avevano mai voluto inserire, ha preso la sua laurea e l’ha usata per trovare un impiego in un giornale. Ma ha capito presto che occuparsi della cronaca di una cittadina non era sufficiente a pagare le bollette, perciò è passata a lavorare nel settore medico. Una progressione logica, giusto?
Ma non importava cosa facesse; essendo un’inventrice compulsiva di trame (autodenunciata) non riusciva a smettere di scrivere fiction.
“Il genere M/M è stato come tornare a casa”, dice. “Non riesco a spiegarlo esattamente. Ho sempre avuto amici e parenti apertamente gay e bisessuali, e per me che abbiano i loro diritti e che siano accettati è molto importante, per cui celebrare questa cosa con la scrittura è fantastico. Ma è anche perché nell’amore tra due uomini c’è qualcosa di puro e sincero, che fa appello al mio cuore e mi ispira a scrivere.”

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.