
Romanzo psicologico
LFA publisher
9 febbraio 2021
cartaceo
293

Cos'è la realtà se non un campo di battaglia dove combattere le delusioni e le sconfitte? È quello in cui credono i protagonisti di questa storia tumultuosa, Margherita e Augusto. Magari si può trovare rifugio in una "giusta via" che possa essere ristoro. Non è difficile addentrarsi in essa, basta crederci, e Margherita lo fa.
Cosa significa amare? Possesso, crudeltà, dominio, umiliazione, complicità? Fin dove si può arrivare per questo sentimento? E fin dove arriveranno i due protagonisti?
Cosa significa amare? Cosa significa essere amati? Quanto un trauma in giovane età può compromettere le nostre vite? Sono queste le domande chi mi sono posta appena finito il romanzo di Daniela Merola, “La giusta via”, e tante ma tante altre riflessioni.
Devo ammettere che la scrittura di questa autrice è davvero raffinata, elegante. Mi ha colpita sin dal primo capitolo, facendomi entrare in una via di arte, di bellezza, di sentimenti.
La protagonista di questa storia è Margherita, una donna bella e accogliente, che, a prima vista, sembra avere tutto dalla vita, un lavoro che ama nell’arte, un marito affascinante ed ambizioso, una cultura che la rende adeguata ad ogni ambiente.
Ma le apparenze spesso ingannano ed infatti il matrimonio con Augusto è ben lontano da quello che sembra; e l’equilibrio di Margherita è tutto tranne che stabile.
Il percorso che sperava potesse darle amore e sicurezza si era col tempo trasformato in un farsa piena di ambiguità e aridità.
E dove ci si rifugia allora quando vogliamo trovare pace? Dove andiamo a finire con la mente e con il cuore quando siamo insoddisfatti?
Nei momenti in cui siamo stati felici.
Margherita, infatti, troverà conforto nei suoi ricordi di bambina, nelle braccia di suo padre, quando suo papà era ancora vivo; si rifugerà nella giusta via, anche se questo, a lungo andare, potrebbe solo confonderla. Potrebbe farle desiderare una strada che tutto è tranne che reale.
Daniela Merola è meravigliosa nel descrivere gli ambienti e i personaggi. Ed io mi sono ritrovata a Roma, a Parigi, a Napoli, assaporando gli odori, i profumi, le sensazioni. E provando il disagio, il dissenso, il fastidio e la confusione di questa protagonista dalle tante e grandi fragilità.
Non posso che ringraziare questa autrice e la LFA Publisher per avermi fatto scoprire questo testo. Lo consiglio davvero ad ogni categoria di lettori.
Aspetto con ansia il prossimo romanzo, sicura che non rimarrò delusa. Sicura che mi farà perdere ancora in un mondo fatto di domande e pensieri profondi.
Nel frattempo, ricomincio a leggere, non vorrei avere perso per strada sfumature delicate, ma tanto tanto incisive.

Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.