
Thriller psicologico
Neri Pozza
21 giugno 2022
cartaceo, ebook
400

La porta grigia, i mattoni dal colore delle nocciole tostate. la strada alberata e silenziosa per Londra, il quartiere ben frequentato: la casa perfetta per Marisa, illustratrice di libri per ragazzi, il rimedio a tutto ciò che nella sua vita chiede di essere riparato. Come lo è Jake. confortante come una pietra calda sul palmo della mano.
Certo, quando la signora dell'agenzia immobiliare ha aperto la vetrata sul giardino, un uccello è volato dentro. Una gazza bianca e nera, che ha sbattuto contro le pareti prima di sfrecciare fuori, mandando in frantumi un vaso. Per Marisa, però, quell'apparizione improvvisa ha prodotto soltanto una lieve punta di disagio. Nessun segno infausto può offuscare il sogno di vivere con Jake e formare con lui una famiglia. Nei mesi successivi, trascorsi in quella casa, la vita si svolge perciò, per la giovane illustratrice, come una vera e propria commedia romantica in cui le basta un semplice sguardo di Jake per capire che quell'uomo, così poco espansivo nei gesti e nelle parole, è la persono con cui condividere il resto dei suoi giorni.
Finché un mattino arriva Kate, l'inquilina destinata a occupare la stanza di sopra, dato che i soldi non bastano mai. Bruna e disinvolta - l'esatto opposto di Marisa nell'aspetto - trentaseienne critica cinematografica, Kate fa subito suo lo spazio comune della casa, abbandona le scarpe all'ingresso, s'intrufola in ogni angolo, lascia lo spazzolino da denti accanto al loro anziché nel bagno di sopra, rivolge indelicate domande sul loro desiderio di avere un figlio, lancia sguardi insistiti a Jake.
La sua invadenza si fa via via insopportabile per Marisa. Jake tenta di rassicurarla, ma nemmeno la notizia della sospirata gravidanza riesce a distogliere Marisa dalla sensazione sgradevole di avere un ospite ingrato in casa. Qualcosa non va in Kate: quella donna coltiva qualche oscuro disegno e non si fermerà finché non lo avrà realizzato.
“Si rese conto che aver un bambino sarebbe stato un modo per recuperare il passato e correggerlo. Divenne un desiderio importante” – Da “La gazza” di Elizabeth Day, Neri Pozza edizioni
Mentre Marisa sta visitando il nido d’amore che Jake ha scelto per loro e la famiglia che formeranno, una gazza entra violentemente in casa e sfreccia via. Un nero presagio? Un avvertimento del destino? Marisa ripenserà a quell’evento in seguito, in occasione dell’ingresso nella sua vita di Kate, la coinquilina che dovrebbe contribuire al pagamento delle troppe spese. Ma chi è davvero questa donna? Perché si prende tanta confidenza con Jake? E, soprattutto, perché lui glielo permette, minimizzando il suo disagio nei confronti della stessa? Quando finalmente Marisa annuncia la sua gravidanza, la coinquilina pare sviluppare un’ossessione per lei al punto da cercare continuamente una vicinanza. Marisa si sente minacciata, vuole scoprire da chi si deve difendere e come.
“Erano perfettamente felici su quella panchina, al sole, seduti l’uno accanto all’altra con un libro non letto in grembo e il vago profumo di gelsomino nell’aria”
Marisa è una ragazza alla ricerca di stabilità, dopo un’infanzia difficile all’insegna dell’abbandono e della solitudine. Sua madre se n’era andata portando con sé la sua sorellina, lasciando sia lei che il marito. Il padre era perennemente infelice e taciturno, l’aveva mandata in un collegio lontano da casa, senza curarsi del suo disperato bisogno d’affetto.
Una volta cresciuta, Marisa passa da una relazione fallimentare all’altra, fino all’incontro con Jake, maggiore di lei di una decina d’anni, ma pieno di garbo e attenzioni. Jake è veramente un uomo affidabile e gentile. Il primo uomo che sembra avere a cuore il suo benessere come nessun altro in precedenza. Condividono il sogno di avere dei figli il prima possibile e Marisa non vede l’ora di realizzare questo progetto.
L’unica zona d’ombra nel loro paradiso è la madre di Jake, Annabelle, donna possessiva e accentratrice. Essendo molto tradizionalista e mentalmente chiusa, disapprova la loro decisione così repentina di creare una famiglia. Si dimostra da subito ostile e ipercritica nei confronti di Marisa, rovesciando su di lei tutto il suo sarcasmo.
Ma non è solo dalla futura suocera che la giovane si deve guardare. A causa di un problema lavorativo, Jake si ritrova a corto di denaro e lei stessa guadagna troppo poco con il suo lavoro di illustratrice per l’infanzia. Le spese si accumulano, perciò decidono di affittare la mansarda a Kate, affascinante coetanea di Jake.
Kate è critica cinematografica; è colta, intelligente e raffinata. L’opposto di Marisa, così semplice e priva di artificio, con la sua chioma bionda, spesso in disordine, e le sue morbide forme. La donna si dimostra gentile e amichevole, forse troppo. Il suo corpo sottile e atletico, la sua sicurezza, destabilizzano Marisa, che prova gelosia e sospetto. In particolar modo, quando Kate si avvicina a Jake… e accade molto spesso, forse non proprio accidentalmente.
“Quando si innamorò di lui, non sentì i fuochi d’artificio né le montagne russe nello stomaco. Non fu niente di simile a un fulmine. Fu una sensazione più bella. Una sensazione di sollievo” – La gazza
La trama è suddivisa in cinque parti. Le due principali viaggiano su percorsi distinti, unicamente dedicati ai due personaggi femminili centrali. La prima racconta la storia di Marisa, mentre la seconda si polarizza su Kate. Le possiamo paragonare a due veicoli che procedono su sentieri diversi, ognuno con i propri ostacoli e un proprio scenario circostante. Arrivati al bivio contemporaneamente, s’incontrano. O meglio, si scontrano.
Le parti successive sono invece dedicate ai fatti che si succedono, attraverso salti temporali. Un prima e un adesso. La narrazione è molto scorrevole, il linguaggio accessibile e chiaro. Il ritmo decisamente rapido.
I personaggi sono misteriosi ed enigmatici, al punto tale da sembrare “pirandelliani”. Esistono tante verità quante sono le persone. Poiché, in questo caso, una verità esiste, la suspense è elevatissima e tenuta viva dal desiderio del lettore di scoprirla. L’autrice è molto abile nel mescolare le carte così spesso e agilmente da coinvolgere chi legge in un vortice di colpi di scena.
Oltre al tema della ricerca della verità, c’è anche quello della maternità. Quella sognata, programmata e desiderata ad ogni costo. Quella negata, traumaticamente interrotta e quella rifiutata. Madri che abbandonano, madri per vocazione, madri soffocanti e respingenti, madri mancate. L’autrice cura questa tematica sotto diversi punti di vista. Quello psicologico, attraverso le numerose ripercussioni che determinate situazioni portano con sé. Quello ambientale e culturale, con il quale la donna deve interagire.
Forse determinati aspetti della storia vengono esasperati; tuttavia, trattandosi di un genere decisamente affine al Thriller (manca il morto, ma è presente il mistero), è più che giustificato.
“Si meravigliava della frenesia del mondo, di come continuava a funzionare con tanta facilità quando lei non poteva svolgere la più naturale funzione biologica di una donna” – La gazza
Dire che “La gazza” sia una lettura avvincente, sarebbe riduttivo. Pur trattandosi di una vicenda sopra le righe, fa pensare. I temi sono importanti e difficilmente vengono trattati in un thriller. Il risultato è esplosivo: riflessioni al cardiopalma. È una trama carica di sentimento, ma anche di tensione. Un libro che si termina in un soffio, tanta è la curiosità che suscita. Non è propriamente un thriller nel senso stretto del termine, ma tra tutti i generi è quello che più vi si avvicina per suspense e zone d’ombra. Una volta arrivata all’ultima pagina, ho provato il desiderio di leggere anche altri libri della Day.
Quando finite un romanzo che vi è piaciuto, avvertite curiosità di conoscere altri libri dello stesso autore?