
Thriller
Newton Compton Editori
29 aprile 2019
ebook, kindle, cartaceo
379

La figlia adottiva
«Una storia spaventosa che vi terrà con il fiato sospeso.» Daily Mirror
Autrice del bestseller La paziente perfetta
Imogen Reid ha deciso di diventare una psicologa dell’infanzia per aiutare i bambini in difficoltà. Ecco perché, quando le viene assegnata in cura Ellie Atkinson, una ragazzina di undici anni, si rifiuta di ascoltare chi le dice che è pericolosa. Ellie è l’unica sopravvissuta a un terribile incendio che ha sterminato la sua famiglia. E Imogen sa bene che in questi casi i problemi del paziente sono la rabbia e la tristezza inespresse di chi non è ancora riuscito a elaborare il lutto. Ma i genitori adottivi di Ellie hanno un’altra storia da raccontare. Così come i suoi insegnanti. Quando si arrabbia, cominciano ad accadere cose brutte. Cose in grado di generare strane leggende su quella ragazzina silenziosa. E stare così vicina a Ellie per Imogen potrebbe diventare presto molto pericoloso…
Il nuovo sconvolgente thriller dall’autrice del bestseller Era una famiglia tranquilla
Vuoi aiutarla ma forse faresti meglio a scappare
«Una storia spaventosa che vi terrà con il fiato sospeso.»
Daily Mirror
«Profondo, oscuro e disturbante. Un libro difficile da dimenticare, l’ho adorato.»
Liz Lawler, autrice del bestseller Non svegliarti
«Un libro di quelli che ti fanno venire la voglia di urlare “Attento!”.»
Weekend Sport
“Non tutto è come sembra”
La figlia adottiva è uno dei migliori thriller che ho letto negli ultimi tempi. L’autrice,Jenny Blackhurst, ha un’eccellente modo di scrivere e pur essendo semplice riesce a catturare l’attenzione del lettore, che non riuscirà a distogliersi dalla lettura.
Appartiene questo romanzo al genere dei thriller, ma non è prettamente tale. Infatti ci troviamo in un racconto che passa dall’elemento psicologico a quello paranormale, dalla suspense alla normalità della vita quotidiana. Insomma non è un solo libro ma tanti insieme. Ci sono tantissimi spunti su cui riflettere e che portano il lettore a trovare dei riscontri nella realtà. Vi è mai capitato di non riuscire a dare una spiegazione ad un evento che vi capita? A me si; e molte volte ho smesso semplicemente di farmi delle domande.
«La fai semplice», mormoro. «Perché è semplice, Imogen. Non si può sempre salvare il mondo. A volte bisogna accontentarsi di salvare noi stessi».
La Blackhurst vi porterà col suo romanzo a farvi delle domande che non avranno sempre una risposta, o almeno non del tutto. Quando vi sembrerà di aver risolto l’enigma, di aver capito tutto e di poter tirare un sospiro di sollievo, è allora che si rimette tutto in gioco e capirete che la partita non è ancora finita.
I personaggi di cui parla sono tanti ma ognuno di loro è ben delineato e utile al senso del romanzo. Niente di ciò che scrive è lasciato al caso. Tutto ha un suo perché, come Il ritorno alla sua vecchia casa della protagonista, Imogen.
“Il giorno del nostro arrivo a Gaunt mi ero interrogata se tornare non fosse stato il peggior errore della mia vita. Può darsi che lo sia stato.”
Le stranezze di Ellie hanno un loro perché…
“Ellie si siede, il cuore si sgonfia come un pallone. Ha fatto del suo meglio. Eppure non è abbastanza.”
I comportamenti dei genitori affidatari, Sarah e Mark, hanno un loro perché…
“Ero così felice quando ci hanno detto che ci avrebbero affidato un’altra bambina, una sorellina per Mary.E’ quello che desideriamo da sempre. Sa, l’avevamo”
Insomma ogni personaggio ha una storia dietro che dà il senso a ciò che accade nel romanzo e il modo in cui vengono narrate le varie vicende è stato ben concepito dall’autrice, che alterna la prima persona di Imogen e la terza di Ellie. La storia di Ellie finisce per intersecarsi con quelle di tutti gli altri personaggi, tanto da non capire chi ti suscita cosa. In un momento si prova antipatia per un personaggio ma dopo un po’ si cambia idea. Provi compassione per un altro personaggio ma poi pensi che alla fine c’è un motivo per ciò che gli capita.
Quindi alla fine questo thriller merita di essere letto da tutti, amanti o no del genere. Un thriller che ti fa riflettere su tanti argomenti. Un thriller che ti porta in un mondo a cui non saprai se credere o no. Un thriller che ti farà porre numerose domande. Ma alla fine: è vero o non è vero?
Buona lettura
Jenny Blackhurst
è cresciuta in Inghilterra, nello Shropshire, dove ancora vive con marito e figli. Il suo thriller di esordio, Era una famiglia tranquilla, ha ottenuto in pochissimo tempo il consenso della critica e un grande successo di pubblico. La Newton Compton ha pubblicato anche La paziente perfetta e La figlia adottiva.

Sono sposata dal 2002 ed ho 2 figli. Sono una casalinga con la passione della lettura. Leggo di tutto ma adoro i thriller e i libri che raccontano la vita.