
giallo storico
Another Coffee Stories
10 giugno 2024
Cartaceo
289

Roger Jones, il giovane presidente della società petrolifera J.J.J. Oil, viene trovato morto in un allevamento di serpenti, morso da un mocassino d’acqua. La squadra investigativa della polizia di New Braunfels, Texas, formata dal consulente speciale Cody Myers, dal detective Ward Bayliss e dal capo della scientifica Veronica Raye torna di nuovo sulla scena, sette anni dopo gli omicidi del “Mostro del River Walk”, che, come se non bastasse, è tornato a colpire.
Tra coinvolgimenti di organizzazioni internazionali, stratagemmi, vecchie tensioni famigliari e incubi del passato, i tre investigatori saranno coinvolti in una crime-story che viaggerà dal Texas al Messico, da Londra a Madrid, sempre sulle note a volte malinconiche a volte vivaci della musica country.
“La fattoria dei serpenti” di Claudio Trezzani è un giallo edito Another Coffee Stories, una nuova e innovativa Casa Editrice.
“In fondo se una cosa accade, ma nessuno la vede, nessuno può dire che sia accaduta davvero, o no?”
Mike aveva un legame diretto con i rettili di cui si occupava. Quel giorno ebbe una sorta di sesto senso. Era il 20 aprile.
Gli animali erano nel rettilario per circostanze sfortunate o perché erano stati recuperati feriti.
“La gente aveva paura di loro, quando invece sarebbe stato giusto il contrario. I rettili stavano per conto loro, non disturbavano nessuno”
Si assomigliavano, lui e i rettili. Se qualcuno dava loro fastidio, allora era meglio scappare in fretta. Ma quel giorno accadde qualcosa di insolito. Una teca si era aperta e uno dei serpenti più velenosi era uscito. Il temibile mocassino acquatico del Texas.
Non appena ritrovato il serpente, i guai erano appena cominciati. Un uomo fu rinvenuto riverso a terra, ucciso dal morso letale del mocassino.
Cody Mayers era un consulente speciale e si trovava a Palestine, in Texas, in una camera d’albergo, in compagnia della conturbante Ashley. Avevano partecipato al festival Wiggy Thump, organizzato dai Whiskey Myers, la band preferita di Cody.
A rovinargli quel bel momento, giunse la chiamata del detective capo della polizia di New Braunfels, Ward Bayliss.
“Un altro cadavere? Un altro messaggio per lui?
La sua mente correva veloce verso le ipotesi peggiori (…) Ci aveva fatto l’abitudine alle notizie che gli rovinavano i momenti belli. Era come una nuvola sfortunata che lo seguiva minacciosa e lasciava cadere scrosci improvvisi quando ci si abituava al bel tempo” – La fattoria dei serpenti
Il cadavere rinvenuto alla Snake Farm era quello di Roger Jones, il giovane presidente della società petrolifera J.J.J. Oil.
La stampa soprannominò l’assassino: il Mostro del River Walk, la cui missione era quella di
“purificare il mondo, di lavarlo dal male, era diventata anche una sfida contro (…) quel cowboy troglodita che si credeva bravo come un profiler dei telefilm, che cercava di spiegare al mondo cosa passasse nella testa di uno che faceva quelle cose”
Il motore di questa storia è l’odio. Quello profondo.
Qualcosa non tornava e i racconti ascoltati dai detective alla Snake Farm non convincevano.
“Due giovani vittime, una dopo l’altra, a nemmeno quarantotto ore di distanza l’una dall’altra”
Erano troppi i casi collegati.
“Sentirono in lontananza le sirene avvicinarsi, potevano immaginare le reazioni delle persone che ritenevano il quartiere tranquillo, magari uscendo dalla Chiesa.
Era sempre uno shock, per l’uomo comune, rendersi conto che nessun quartiere è abbastanza tranquillo per essere immune a queste cose. Il male trova sempre un modo. Sempre”
Tante erano le domande che agitavano i pensieri dei detectives. Lentamente gli indizi iniziavano ad emergere, facendo affiorare una verità insolita e particolare .
Era solo “l’inizio del filo, ora dovevano cominciare a sbrogliare la matassa”.
Diverse sono le tematiche trattate: da quelle ambientaliste, agli accordi milionari, fino al cartello della droga.
Le scene si svolgono tra il Texas e l’Inghilterra, tra la Spagna e Milano, e sono talmente ben descritte che riescono a calare il lettore in quei luoghi.
La vicenda si svolge nell’arco di dieci giorni: dal 20 al 30 aprile.
“La fattoria dei serpenti” è un romanzo musicale, letteralmente.
Claudio Trezzani cita numerosi brani. Le canzoni accompagnano i protagonisti durante i loro viaggi in macchina, quando vogliono rilassarsi, mentre escogitano teorie o, semplicemente, per staccare la mente e sciogliere la tensione.
“L’auto andava veloce sulla strada e lei cantava a squarciagola quel pezzo. Abbassò i finestrini: voleva sentire l’aria, di quella calda sera texana, sferzargli il viso”
Alla fine del libro potete trovare la playlist del romanzo da ascoltare durante la lettura.
Ciò che mi è piaciuto di questo romanzo è che parte in un modo, un giallo tradizionale, e finisce in tutt’altro, un noir, che affronta tematiche attuali che possono diventare pericolose.
“Tutto era andato per il verso sbagliato, tutto era scivolato verso il basso come una piccola sfera su di un piano inclinato che non si può più fermare.
Sempre più in basso, ogni decisione peggiore della precedente e lei sempre più lontana”
Ringrazio l’autore, Claudio Trezzani, per avermi inviato una copia del suo romanzo.
4 stelle ⭐⭐⭐⭐☆

Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.