
narrativa
Self-publishing
27 agosto 2021
cartaceo, ebook
120

A volte vogliamo dare un senso a qualcosa che non ne ha: l’amore.
Nell’estate calda 2010 Matilde e Andrea s’incontrano per la prima volta in un bar sul lago Maggiore.
Un’amica in comune, Stella, sarà il loro Cupido.
Già dal primo sguardo scatta una strana scintilla.
Andrea, il bello del paese corteggiato da molte donne.
Matilde, la ragazza dai capelli corvini e dall’aria sbarazzina.
Lui con mille paure, lei dall’animo fragile, ma entrambi spiriti liberi.
Il loro primo anno insieme, simile a un gioco a nascondino: Andrea con i suoi sbalzi di umore e Matilde sempre pronta ad accoglierlo a braccia aperte.
Momenti carichi di tensione, ma che si trasformano in un “magico Accordo” nel tempo.
Le loro anime diventano una sola e il loro amore profondo cresce di giorno in giorno sempre di più.
Visitano molti luoghi da soli e con amici, con cui condividono anche momenti di svago.
Col trascorrere del tempo, però, Matilde si accorge che il desiderio di libertà di Andrea era troppo intenso per impegnarsi oltre il dovuto; così prende una decisione molto dolorosa: lasciare libero il suo più grande Amore.
“Era l’estate del 2010 e faceva molto caldo. Lui era seduto al tavolino in compagnia dei suoi amici: rideva, scherzava mentre sorseggiava una camomilla con ghiaccio.
Lei arrivò con una sua amica di nome Stella e si sedettero al tavolino di fianco al suo. Non lo aveva notato se non per la sua risata, ma lui invece la guardò affascinato dalla sua bellezza”.
“La differenza tra me e te…” è il libro di esordio di Bernadette Mansueti.
La storia è ambientata sulle rive del Lago Maggiore ma del posto, tranne alcuni brevi accenni ai luoghi dell’ambientazione, le descrizioni sono scarne o addirittura assenti.
I personaggi principali, Matilde e Andrea, sono descritti come due adulti, con figli avuti da precedenti relazioni. Eppure il loro comportamento ricalca quello di due adolescenti: immaturi e confusionari. Sono personaggi con cui non sono riuscita, purtroppo, ad entrare in empatia.
In un continuo tira e molla, tra periodi di frequentazione raccontati con brevi frasi, in circa 100 pagine vengo narrati 6 anni di rapporti (non fisici, quelli sono solo accennati). Avrei preferito che il racconto di questo rapporto fosse descritto in modo meno superficiale e più coinvolgente.
La trama di per sé è interessante e andrebbe, a mio modesto parere, sviluppata, perché ha del potenziale. La scrittura è molto semplice; a volte ho avuto l’impressione che mancasse di spessore. Forse un uso più dinamico dei verbi avrebbe reso più dinamica la narrazione.
“Quando si bacia una persona è perché la si desidera, perché si ha il piacere di stare con lei. Matilde continuava a farsi mille domande senza trovare delle risposte. Aveva capito però che Andrea era un uomo molto pericoloso e forse era proprio per questo che provava una forte attrazione: il suo sex-appeal la mandava fuori di testa!!!!” – La differenza tra me e te
Non si può certo dire che “La differenza tra me e te” sia un “brutto” libro, anzi! La storia narrata ha, come ho già detto, del potenziale; e sono più che certa che questo potenziale potrà meglio emergere con un maggiore approfondimento della vicenda. Definire maggiormente i personaggi (non dal punto di vista fisico) e utilizzare uno stile più dinamico sono certa può coinvolgere il lettore e sintonizzarlo di più con i personaggi.
Spero davvero di poter rileggere una riedizione del libro: le strade da percorrere sono lunghe, ma i miglioramenti sono sempre dietro l’angolo. Ecco il mio consiglio per Bernadette Mansueti: non arrenderti, continua a coltivare la tua passione per la scrittura; la crescita professionale sarà la tua meta certa. In bocca al lupo!
“La differenza tra te e me” e la dedicò ai due amici perché sapeva che era la loro canzone. La ballarono stringendosi forte e sussurrandosi parole d’amore. La commozione era alta e Matilde non riuscì a trattenere le lacrime dalla gioia. Ogni volta che l’ascoltava il battito del suo cuore accelerava all’impazzata e la cantava con tutto il sentimento che poteva, ma in quel momento voleva solo ascoltarne le parole.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.