
Mondi
Romanzo
Scatole Parlanti
01/03/2019
cartaceo/ebook
134

Nina è una donna che ha saputo sfruttare il proprio dono, ovvero riuscire a ottenere spontaneamente le confidenze degli altri, diventando una psicologa di indiscusso talento. Il suo è un lavoro importante e delicato, soprattutto da quando il Partito del Sorriso ha instaurato la Democrazia della Felicità e nel Paese i sentimenti negativi e la mancanza di trasparenza sono stati messi al bando. Nel romanzo si ripercorre la carriera professionale di Nina, alle prese con personaggi noti e meno noti ai suoi concittadini.
Spiccano casi scabrosi, come quello di un’amatissima attrice accusata di tentato infanticidio, ed episodi di massimo riserbo, che riguardano alte sfere di quel clero che ha visto di buon occhio l’ascesa del nuovo corso politico. Sullo sfondo, l’avvento di una società dispotica che fa della felicità il suo vessillo per eliminare il dissenso anche solo potenziale. Così, con ironia sottile, il romanzo racconta la cancellazione dell’individuo e il rompersi dei legami sociali e comunitari in un mondo anestetizzato dai troppi finti sorrisi.
Critica al pessimismo
Mi è parso di capire che questo libro, La democrazia della felicità, sia una grande critica velata al pessimismo che si riscontra nella gente negli ultimi anni. Figure rilevanti per questa “democrazia della felicità” sono gli psicologi, che devono avvertire chi di competenza quando un loro paziente mostra sintomi di depressione e/o tristezza.
La perla di tutto il racconto è l’infelicità nascosta dentro la protagonista, Nina, che è tra l’altro una psicologa. Lo si capisce sin da subito che lei non è pienamente felice, ma sa perfettamente come comportarsi e mostrarsi per non essere risucchiata dai problemi che le verrebbero calati dall’alto, dal governo stesso. Riuscirà davvero Nina a fingere di essere chi non è per tutta la sua vita?
Mentre lei finge, le vengono incaricati pazienti di un certo prestigio, che faranno vacillare la sua persona integerrima; riuscirà anche in questi casi a dissipare ogni dubbio creatosi?
Il romanzo è caratterizzato da una prosa semplice e scorrevole che ruota attorno a Nina, e agli eventi e personaggi intorno a lei. Seppur narrato in terza persona, l’autrice riesce a far vedere la storia attraverso il filtro degli occhi di Nina.
Seppure il titolo possa sembrare pretenzioso, la storia narrata non delude le aspettative di una buona lettura grazie alla magica penna dell’autrice, che riesce a catturare il lettore talmente tanto che quando legge l’ultima parola, e girando la pagina la trova vuota, dice:«Ah, ma è finito? Wow.», e tornare poi a rileggere l’ultimo periodo, giusto per dargli la giusta importanza. O almeno per me è stato così.