Romanzo Rosa
Sperling e Kupfer
2024
Cartaceo
357
Mi chiamo Clover Brooks, e ai vivi ho sempre preferito i morti. Dal giorno in cui il mio maestro d'asilo è caduto all'improvviso dalla sedia mentre leggeva una storia di Peter Coniglio e non si è più svegliato, qualcosa in me è cambiato per sempre. Sono stata l'unica bambina a non fuggire, tra tutti quelli in classe. Quando poi anche il mio amatissimo nonno ci ha lasciati, ho scelto di dedicare la mia vita ad aiutare le persone ad abbandonare questo mondo in serenità. Perché sono convinta che nessuno dovrebbe morire da solo, o senza il conforto di una voce amica. Il problema è che, a questo punto, l'unica davvero sola sono io: passo il mio tempo libero compilando quadernetti in cui riporto fedelmente le ultime parole che mi sono state affidate da chi non c'è più. I diari sono di tre tipi: uno per i rimpianti, il secondo per i consigli e un altro per le confessioni. Dopo un lungo periodo in cui la mia esistenza non progrediva in alcun modo, è successo qualcosa di inedito il giorno in cui ho incontrato Claudia: è stata lei a spingermi a intraprendere un lungo viaggio alla ricerca di una storia d'amore dimenticata da tempo. E chissà dove mi porterà, questo viaggio... Forse, il destino ha finalmente in serbo un nuovo inizio anche per me.
“La custode dei nuovi inizi” di Mikki Brammer, Sperling & Kupfer, è il classico libro che non scegli, ma ti sceglie.
Onestamente, non ne conoscevo la trama, ma quando l’ho ricevuto, mi ha subito colpito la copertina: una giovane donna con in mano un mazzo di fiori.
L’argomento non è dei più semplici, anzi, è molto delicato e complesso: la morte. Ognuno di noi ha sicuramente avuto a che fare con la perdita di una persona cara. Da quel momento il mondo non è più lo stesso, o forse siamo noi a non essere più le persone di prima. Il dolore cambia gli animi. Ma la vita è anche questa.
Clover è una doula di fine vita. Onestamente, non sapevo neanche esistesse questo genere di lavoro ma la lettura del libro amplierà anche la vostra conoscenza a riguardo.
“Non ho mai capito la percezione distante che la società occidentale ha del lutto come qualcosa di quantificabile e finito,un problema da risolvere” – La custode dei nuovi inizi
Clover è un animo solitario. Ama più la solitudine che stare con le persone. Ha subito delle grandi perdite durante la sua vita e, visto che non ama piangere, ha deciso di diventare una doula del fine vita.
Chiunque di noi tornerebbe a casa, dopo un lavoro del genere, distrutta e senza forza, ma non Clover. Per questo ho amato il suo carattere riservato, attento e forse fin troppo solitario per una giovane della sua età.
Ma un caso come un altro azionerà il motore per un cambiamento di vita.
L’autrice è stata bravissima a descrivere i vari momenti del lavoro di Clover, non in maniera pesante, ma con un linguaggio chiaro e leggero.
“Non lasciarti sfuggire le parti migliori della vita per la troppa paura dell’ignoto”.
“La custode dei nuovi inizi” è intenso, toccante, ma anche profondo e ci fa riflettere che non dobbiamo avere paura della morte, ma semmai vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo.
Secondo voi, come mai non riusciamo mai a goderci appieno la vita?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐