
Romanzo rosa
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14 novembre 2022
cartaceo, ebook
99

Judith odia il Natale. Da quando suo padre è scomparso per lei questa festa è diventata il ricordo di una felicità perduta.
Ora deve gestire da sola l’attività di famiglia, la Cioccolateria “Sherlock Holmes” al 221/B di Londra e sebbene sia innamorata del suo lavoro, portarlo avanti non è sempre facile.
Per farlo, ha dovuto rinunciare ai propri sogni e chiudere a chiave il suo cuore.
Le pareti profumate di cioccolato, zenzero e cannella della Cioccolateria, però, non sono esattamente ciò che sembrano e nascondono un grande segreto.
E mentre la neve inizia a cadere candida su Londra e l’ennesimo Natale si avvicina, una serie di strani incontri e circostanze impreviste porteranno Judith a intraprendere un incredibile viaggio nella lontana ed esotica l’India; là dove si sono perse le tracce di suo padre tanti anni prima.
Insieme all’amica e compagna di avventura Ofelia, risoluta donna dalla battuta pronta e il look anni ’50, Judith dovrà davvero improvvisarsi una piccola Sherlock Holmes.
E anche fare i conti con il proprio cuore e il turbamento che prova di fronte a colui che forse è proprio la chiave di tutto il mistero.
Riuscirà Judith a fidarsi dell’amore e credere ancora alla magia del Natale? ♥
“La cioccolateria di Muffin Street” di Jane Rose Caruso è una novella natalizia dove uno dei “protagonisti” è, appunto, il cioccolato.
Judith, la nostra protagonista, ha dovuto, dopo la misteriosa scomparsa di suo padre, accantonare i suoi sogni e dedicarsi alla cioccolateria di famiglia dal nome particolare di “Sherlock Holmes”, in Muffin Street.
La malinconia che la attanaglia è forte. Nonostante la giovane età, è spenta, priva di vita e di interessi che non siano la sua adorata cioccolateria, unico legame rimastole con il padre.
“Quella mattina, grosse nubi grigie cariche di pioggia si ammassavano sulla città. Una coltre livida incupiva le strade, accompagnata da una leggera nebbiolina. L’inverno aveva preso il sopravvento. Il freddo era giunto impetuoso.
Londra era un caleidoscopio di emozioni contrastanti”
Il periodo di Natale per lei è il più triste dell’anno e, da quando suo padre è “svanito” nel nulla, non lo ha più festeggiato.
Poche settimane prima di Natale, alcuni incontri misteriosi sconvolgeranno la sua vita, “costringendola” a recarsi a Nuova Delhi, con la sua amica Ofelia, dove spera di scoprire la verità sulla sparizione del padre.
“Si sentiva un po’ come il Grinch, quello strano essere panciuto dagli occhi rossi, la cui storia aveva letto milioni di volte con suo padre quando era piccola.
Il Grinch odiava il Natale e si era isolato proprio come lei, nella caverna più buia del suo cuore. Un cuore di due taglie troppo piccolo” – La cioccolateria in Muffin Street
Essendo una novella di appena un centinaio di pagine, non racconterò altro per evitare spoiler che toglierebbero magia al racconto.
La trama è ben congegnata. La scrittura è semplice ma molto coinvolgente.
Piano piano, tutti i tasselli del puzzle vanno al loro posto, creando un racconto dolce, intrigante che ti conduce passo dopo passo verso la magia del Natale.
Se posso permettermi, l’unica pecca di questa lettura è stata la brevità. Avrei gradito che la storia venisse sviluppata ulteriormente.
Ho già letto alcuni scritti di questa autrice e, nonostante la prima volta non ne sia rimasta colpita, ho deciso a pelle di darle piena fiducia e devo dire che sono molto contenta di averlo fatto.
I “libri” che Jane Rose Caruso scrive fanno parte di un genere molto particolare, l’up-lit. Questi sono romanzi che infondono positività al lettore, trasmettendo sentimenti buoni e rassicuranti, come una tisana rilassante.
“La cioccolateria di Muffin Street” è un romanzo breve, perfetto per essere letto gustando una tazza di cioccolata, meglio se con panna, davanti a uno scoppiettante camino.
“Gli odori e i sapori erano mescolati ai ricordi. E anche se non voleva pensarci, tutto la riportava la sua infanzia. Non poteva rinnegare se stessa, o non voleva. In un cantuccio del suo cuore, vi era ancora una speranza. Forse”.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.