
giallo
Mosaico Edizioni
2022
cartaceo, ebook
321

Mae Son- Jun è un autore di gialli franco- coreano di trentatré anni. Quando ne aveva solo quattro, la madre abbandona la famiglia a Seoul all'improvviso.
Anni dopo, l'uomo ritrova per caso una foto che la ritrae da giovane di fronte a una chiesa di Parigi: decide così di partire per l'Europa alla sua ricerca.
Dalla Francia, le tracce raccolte lo conducono fino alla campagna toscana, dove il mistero del suo passato si intreccia con il destino di un'altrettanto misteriosa famiglia.
Vi piacciono i romanzi gialli che, a tratti, assumono le sembianze di un romanzo d’amore? Ne avete mai letti? “La casa gialla”, edito da Mosaico edizioni, scritto dall’autrice Marta Brioschi, è un giallo ambientato in Francia e vede come protagonista un autore di gialli franco-coreano, Mae Son- Jou.
All’età di quattro anni fu abbandonato da sua madre. Un giorno, per puro caso, trova una foto che ritrae la sua giovane mamma dinanzi a una chiesa di Parigi. Decide, così, di mettersi sulle sue tracce e di ritornare in quei luoghi per cercare di scoprire qualcosa in più sul motivo del suo abbandono.
Purtroppo, però, il viaggio non sarà facile, poiché il suo passato verrà intrecciato da un’altra famiglia. Chi è quella famiglia? E cosa li lega?
“Al gelato e all’amicizia allora… e benvenuto in Italia Signor Mae”
“La casa gialla” è un romanzo giallo con elementi tipici di un romanzo rosa: è questo che mi ha dato un motivo in più per andare avanti nella lettura, non essendo presenti solo il mistero, i colpi di scena, la suspense e il movente.
Ho apprezzato la doppia ambientazione data al romanzo. Infatti, la narrazione si svolge sia in Europa che in Italia, nello specifico Firenze, in Toscana, città che amo particolarmente dopo Napoli.
La trama è originale e travolgente, le descrizioni sono accurate e dettagliate, in particolare quelle delle città. Vi verrà subito l’intenzione di salire su un treno e di dirigervi in Toscana 🙂
L’autrice descrive i personaggi in maniera chiara e sono tutti ben caratterizzati. Lo stile del romanzo è fluido, scritto bene e si riesce a leggere molto facilmente.

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.