
Thriller
Newton Compton Editori
11 marzo 2025
cartaceo e-book
279

Alla morte della madre, Beth, Nicole e Michael sono costretti a rivedersi dopo tanto tempo per discutere dell'eredità. Beth, la più grande, non è mai riuscita ad accettare l'abbandono del padre, tanto da farne un'ossessione che ha distrutto il suo matrimonio e il rapporto con sua figlia. Nicole, la sorella di mezzo, a causa di una grave dipendenza dalle droghe è sempre stata tenuta a distanza dalla famiglia. Infine, Michael, il più giovane, si è trasferito lontano e non ha mai più messo piede nella piccola città del Wisconsin da quando il padre è fuggito. Mentre esaminano le cose dei genitori, i tre fratelli si imbattono in una raccolta di video amatoriali e decidono di rivivere quei ricordi felici. Tuttavia, l'operazione nostalgia viene interrotta quando uno dei nastri VHS mostra una notte del 1999 di cui nessuno di loro ha memoria. Sullo schermo, il padre appare coperto di sangue. Poi, il cadavere di una ragazzina e un patto tra i genitori per sbarazzarsene, prima che il video s'interrompa bruscamente. Beth, Nicole e Michael devono ora decidere se lasciarsi il passato definitivamente alle spalle o scoprire l'oscuro segreto che la madre ha portato con sé nella tomba
“E’ così che sono i ricordi, polvere sopita che attende di essere rimossa” da “La casa dei cadaveri” di Jeneva Rose
“La casa dei cadaveri” si trova a Grove, un minuscolo paese del Wisconsin dove vive Laura. Ora sta morendo e accanto a lei c’è solo la figlia maggiore Beth. Suo marito è scomparso anni prima lasciandoli con uno scarno biglietto d’addio e di lui non si è più saputo nulla. Gli altri due figli probabilmente non riusciranno ad arrivare in tempo per vederla ancora viva. La morte è imminente e lei non può permettersi di temporeggiare, deve parlare! Afferra la mano della figlia e la mette in guardia. Suo padre non è scomparso e lei non deve fidarsi… Beth è sconcertata da tale rivelazione. Dove si trova quindi il padre che tanto le è mancato? E di chi deve diffidare? Laura purtroppo muore senza darle una spiegazione.
“Ma sa che c’è una linea sottile tra il tenere i figli con i piedi per terra e il distruggere i loro sogni”
Laura e Brian sono innamorati come il primo giorno. Tra loro c’è un accordo perfetto e lei prova ancora un brivido adolescenziale quando lui le si avvicina. Brian è un brav’uomo, un marito affidabile e collaborativo, un padre presente. Laura si può definire realizzata e felice. E’ tuttavia pur sempre una madre. e come tale. ha le sue preoccupazioni. I figli stanno crescendo e teme che le cose le sfuggano di mano anche se sa di poter contare su Brian. La loro intesa è forte e loro due sono una coppia solida e funzionante… o così crede.
Beth è la figlia maggiore, quella che ha disatteso ogni aspettativa. E’ stata un’ottima studentessa destinata a frequentare il College dove poi non è mai andata. All’epoca era una ragazza brillante, ottimista e innamorata con tutto l’ardore dei suoi anni, del fidanzato Lucas. E’ diventata poi una donna triste e insoddisfatta. Non ha mai lasciato Grove accontentandosi di un lavoro in fabbrica e sposandosi con un uomo che forse non ha mai amato. Ha una figlia ormai adulta e i loro rapporti non sono confidenziali come dovrebbero. E’ una persona tormentata, non risolta ed esausta.
“In passato avevamo tutti e tre dei piani per il futuro, eravamo come locomotive su binari senza fine. Peccato che il mio treno si è fermato… quello di Nicole è deragliato e quello di Michael… beh, il suo è andato avanti a tutta velocità”
Nicole è sua sorella minore. Un tempo è stata un’adolescente scontrosa e ribelle. Aveva un certo talento narrativo e sognava un futuro come scrittrice, progetto ambizioso quanto difficilmente realizzabile. Era una ragazza influenzabile e irrequieta. La sua fragilità l’ha condotta su una brutta strada. Una spina nel cuore di tutti i suoi cari.
Michael è il più giovane, il figlio più coccolato dei tre. Un ragazzino intelligente e vivace che, appena ha potuto, se n’è andato. Ha studiato e ha sfondato nel mondo degli affari lasciandosi alle spalle tutto, famiglia compresa. E pensare che c’era stato un tempo in cui era molto legato alle sorelle, soprattutto a Nicole. Ora che non c’è più sua madre e lui è un uomo di successo, pensa di poter rimediare alla sua assenza, forse non è troppo tardi dopotutto.
“Nella vita puoi contare su poche cose, ma sul sole… sì. Sorgerà e tramonterà sempre, a prescindere da tutto” da “La casa dei cadaveri”
Ho apprezzato molto la scrittura di Jeneva Rose nel suo caratterizzare i personaggi, nel descriverne l’interiorità anche in relazione al contesto in cui vivono. Altrettanto abile è nel dare un ambientazione alla sua storia che muta con gli eventi. Dalla ridente monotonia della provincia americana degli anni Novanta, si passa al dramma e al terrore, per poi giungere al grigiore dei nostri giorni con personaggi alle prese con le conseguenze dei loro trascorsi. Sono i quattro protagonisti a raccontare la storia, in prima persona, alternandosi. Laura funge da narratore del passato come unica testimone dei fatti.
L’idea di fondo è ottima ma, a mio avviso, espressa con un ritmo che non si addice al genere. Non si può dire che sia lento poiché la lettura risulta comunque interessante, piacevole e lo stile è fluido, ma avrebbe dovuto essere più dinamico. Da un thriller mi aspetto una suspense costante con il susseguirsi di eventi, mentre in questo caso, buona parte della trama risulta statica. Solo sul finale si movimenta e devo ammettere che la risoluzione non è scontata anche se, a pensarci bene, intuibile.
“La settimana scorsa ho scritto un racconto. Partiva bene, ma a metà strada si è perso e non sono più riuscita a rimetterlo in carreggiata” da “La casa dei cadaveri”
I temi trattati sono attuali e meritevoli di riflessioni: il cercare un capro espiatorio nel “diverso” come soluzione più semplice e, in un certo senso, rassicurante per tutti. I “non detti” che distruggono intere famiglie e il concetto di “perfezione che non esiste”. Nessuna famiglia, per quanto bella, può dirsi perfetta. Anche dal punto di vista emotivo è piuttosto coinvolgente, poiché i suoi personaggi si espongono e non nascondono i loro sentimenti nonché rimpianti e debolezze. Il capitolo introduttivo, che parte dalla morte della loro madre, è commovente e termina con un colpo di scena. Quelli seguenti si riveleranno assai più avanti nel tempo, lasciando spazio a un racconto più intimista che thriller, a mio avviso.
Sarei curiosa di conoscere l’opinione di qualche altro lettore in merito a questo romanzo poiché non riesco ancora a capire se mi abbia delusa oppure no.
Qualcuno per caso se la sentirebbe di esprimere la propria opinione?