
Romanzo storico
Les Flâneurs Edizioni
15 aprile 2020
cartaceo, ebook
374

Questa è la storia della leggendaria carica di cavalleria avvenuta a Balaklava il 25 ottobre 1854. Sventurati protagonisti di questa epica pagina di storia militare furono gli uomini della brigata leggera della cavalleria britannica: mandati incontro a morte certa a causa di un errore umano, diedero prova di eroismo senza pari lanciandosi al galoppo contro le bocche dei cannoni delle possenti batterie russe dislocate lungo quella che diverrà famosa come la Valle della Morte. Fra i valorosi del 17° reggimento Lancieri di Sua Maestà, gli uomini della Morte o della Gloria, c'è George Dillon, un giovane contadino irlandese dal drammatico passato. Arrestato insieme al suo amico Thomas per aver partecipato alla rivolta scoppiata in seguito alla Grande Carestia del 1845 e recluso nel terrificante carcere di Kilmainham a Dublino, viene liberato al prezzo di una divisa da cavalleggero inglese e un ingaggio nella guerra di Crimea.
Laggiù George ritroverà la sua amata Janet, infermiera nell'ospedale militare, che gli darà la forza di continuare a vivere e a combattere. Ma i suoi fantasmi continueranno ad aleggiare anche nella desolata piana di Balaklava, fino al giorno della resa dei conti.
Il generale francese Bierre Bosquet fu l’unico a dire qualcosa. «È una magnificienza» mormorò facendo riferimento alla drammaticità della scena «ma non è la guerra, è una follia!»
È il 1845 e in Irlanda imperversa la Grande Carestia. Un gruppo di uomini organizza una rivolta contro il governo britannico ma gli esiti sono nefasti: molti di loro vengono arrestati e trasportati nel carcere di Kilmainham. Anche i giovani George Dillon, figlio di uno dei rivoltosi, e il suo amico Thomas Norton, vengono imprigionati. A tradirli è Robert Canning, figlio di un ricco commerciante inglese, geloso del rapporto instauratosi tra George e Janet Austen, una fanciulla orfana che si guadagna da vivere come tuttofare nella chiesetta del villaggio di Ennis.
Il destino dei due ragazzi sembra ormai segnato quando, nel 1854, vien loro proposto di partecipare alla Guerra di Crimea come soldati dell’esercito britannico. In quelle terre lontane George sarà costretto ad affrontare non solo estenuanti battaglie ma anche i fantasmi del suo passato.
La carica di Balaklava è un romanzo storico che racconta le vicende di una parte della Guerra di Crimea, dagli inizi fino alla Battaglia di Balaklava del 25 ottobre 1954, in cui la brigata leggera della divisione di cavalleria britannica del generale Brudenell, conte di Cardigan affrontò la fanteria russa armata di cannoni. La battaglia, che risolse in una terribile carneficina, è passata comunque alla storia come un’azione leggendaria della cavalleria britannica.
L’intero romanzo mette in risalto l’incompetenza degli ufficiali di massimo grado, di cui l’episodio della cavalleria leggera ne è chiara testimonianza. Ma al contempo mostra il coraggio di chi ha contribuito a scrivere questa pagina della storia, soldati o civili che fossero.
“Poveri ragazzi, sbattuti lì a combattere una guerra a loro sconosciuta, lontano da casa, e senza averne compreso i motivi. Le grandi potenze con i loro disegni misteriosi, i comandanti con il loro antagonismo sfrenato, i rifornimenti che scarseggiavano, il colera che dilagava e l’inverno che stava per arrivare, ecco cosa avrebbe determinato la sorte di quei poveri ragazzi”.
Sì perché in questo libro non c’è spazio solamente per battaglie e strategie militari ma anche per tutto ciò che ruotava attorno ad esse. Grande spazio è lasciato al racconto di ciò che accadeva nell’ospedale militare di Scutari, in cui un nutrito gruppo di infermiere guidate da Florence Nightingale, cercava con ogni mezzo di alleviare le sofferenze dei feriti e di migliorare le condizioni dell’ambiente ospedaliero. Sovraffollamento, scarse condizioni igieniche, mancata ventilazione degli spazi e carenze del sistema fognario rappresentavano le cause principali dei decessi. Solamente il 10% dei soldati periva a causa delle ferite riportate negli scontri.
I personaggi d’invenzione interagiscono con quelli realmente esistiti – come appunto Florence Nightingale – rendendo omogenea la parte narrativa con quella prettamente descrittiva delle vicende storiche. A guadagnarne è la lettura che risulta per niente appesantita nonostante i lunghi paragrafi dal sapore più saggistico che romanzesco.
Lo stile, fluido e asciutto, ben si confà ai temi trattati; non mancano le vicende di carattere sentimentale ma sono coerenti con il difficile contesto storico, perciò slanci eccessivamente romantici sono chiaramente aboliti. Il finale è spiazzante ma assolutamente coerente con tutta la storia.
Nel complesso si tratta di un libro ricchissimo di nozioni storiche e belliche, magari non così coinvolgente dal punto di vista emotivo – il che potrebbe deludere chi cerca un libro che fa battere il cuore o che mantiene alta la tensione dalla prima all’ultima pagina, ma piacevolissimo da leggere, arricchente e incredibilmente informativo. Amanti della storia e menti curiose, questo libro è per voi!
Avete mai sentito parlare della carica di Balaklava? Conoscete la storia della brillante Florence Nightingale?
Arianna
L’autore
Daniele Cellamare, nato nel 1952 e si è laureato in Scienze Politiche all’università LUISS. È docente presso la Sapienza di Roma e il Centro Alti Studi della Difesa. Autore di numerose pubblicazioni di storia contemporanea, collabora con «Rivista Militare» e altre testate nazionali.