
guida
Edizioni Mediterranee
30 giugno 2023
cartaceo, ebook
180

Il Kintsugi è un’antica arte giapponese di riparare oggetti rotti che trasforma le fratture in delicate venature di oro fino. Lentamente, metodicamente, con pazienza e rispetto, la mano ripara la frattura che poi diventa impercettibile al tatto.
Tuttavia, il suo contorno rimane volontariamente visibile e conferisce all’oggetto una singolare bellezza.
La stessa arte può avere un’applicazione psicoterapeutica aiutando le persone a guarire le proprie ferite emotive, a “riparare” fratture capitate nel corso della vita, trasformandole in qualcosa di prezioso.
Prefazione di Patricia Demierre-Berberat.
Il libro “Kintsugi. L’arte di accettare e riparare se stessi” di Véronique Mooser si legge in un fiato, ma rimane inciso nella mente, proprio come la storia che racconta.
L’arte giapponese del Kintsugi consiste nel riparare gli oggetti che si rompono utilizzando oro e altri elementi per incollare di nuovo i pezzi tra di loro e dargli nuovo valore. È possibile applicare questa tecnica anche alle persone? L’autrice ne è convinta e, anzi, l’ha sperimentata su se stessa, traendone beneficio e un grande insegnamento. Non solo, se ne è talmente appassionata da diventarne un’esperta, aprendo anche un’attività dove coniuga la sua passione per l’arte con la terapia del Kintsugi.
Il libro si sviluppa in tre filoni diversi, apparentemente distinti tra di loro ma strettamente connessi: la storia personale della Mooser, il racconto della protagonista principale del libro, la giapponese Kame, e alcuni esercizi su come poter praticare il Kintsugi su di noi.
La protagonista è Kame, figlia devota che un giorno, per sbaglio, rompe una chawan, una ciotola utilizzata per la cerimonia del tè. Il padre, intuendo un oscuro presagio in questo gesto, costringe la figlia a lasciare la casa familiare per porvi riparo. Dovrà affrontare un lungo percorso per imparare come riparare la chawan, senza poter contare su nessun aiuto. Kame si mette in viaggio, fronteggiando le proprie paure, e si rifugia presso un maestro che le insegna l’arte della laccatura. Questo l’aiuterà nel suo percorso di crescita e farà sì che diventi una delle artigiane più richieste per questa tecnica.
Kame, piano piano, troverà la sua strada e la sua pace interiore, si innamorerà e saprà riparare il torto dato al padre, seppure a un grande prezzo.
L’autrice, invece, ci racconta di come si è avvicinata al Kintsugi dopo la morte del marito; di come questo le sia stato di enorme supporto e aiuto nei momenti più difficili e di come poi abbia saputo trarne ispirazione per la sua carriera professionale.
Consiglio “Kintsugi. L’arte di accettare e riparare se stessi” di Véronique Mooser a tutti.
Anche se non se ne sente il bisogno, aiuta a riflettere e a mettersi in discussione. Tutti noi abbiamo parti che necessitano di essere riparate e gli esercizi pratici proposti danno una prima spinta per provarci.
Ovviamente non è un percorso semplice, soprattutto per gli strumenti che servono (prettamente giapponesi e quindi difficili da reperire), ma se si esce un attimo dalla specificità di questi, credo si trovino ottimi spunti per migliorarsi e imparare non solo a ripararci, ma a prenderci cura di noi e amarci di più.
E voi, vi appassionerete al Kintsugi?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
