Noir
Io Scrittore
12 luglio 2018
Kindle, cartaceo
271
Io non ti lascio solo
Due ragazzini, una grande amicizia, un segreto rimasto sepolto troppo a lungo.
Ma che prezzo ha la verità?
Il maresciallo De Benedittis, prossimo alla pensione, sa bene che certi casi sono come vecchie ferite mai guarite: prima o poi si riaprono. E quando gli vengono portati due vecchi diari ritrovati nella casa dove viveva Guelfo Tabacci – un montanaro scorbutico e solitario che, trent’anni prima, era stato al centro della terribile vicenda della scomparsa del figlio Tommaso, di soli due anni, mai più ritrovato – tutto il dolore di quella vecchia ferita si rifà vivo più che mai. I due diari appartengono a Filo e Rullo, due ragazzini, amici per la pelle, e raccontano le vicende di quell’estate di vent’anni prima alla ricerca dell’amato cane Birillo, e della loro incursione nella proprietà di Guelfo Tabacci, dove scopriranno una realtà sconcertante, che li costringerà ad affrontare prove assai più grandi di loro. Forse, quei diari contengono la soluzione, pensa il maresciallo. Forse racchiudono il senso di tutti quegli anni trascorsi nel silenzio e nell’attesa della verità sulla sorte di Tommaso. O forse quei diari raccontano un enigma ancora più profondo e inquietante. E il maresciallo De Benedittis sa di non aver altra scelta che aprirli.
Io non ti lascio solo
Storia di un’amicizia e di un mistero
Con “Io non ti lascio solo” ci troviamo davanti al vincitore del premio Romics 2017 per il miglior romanzo di genere. L’autore, lo psicologo psicoterapeuta Gianluca Antoni, ci racconta la storia travolgente e appassionante di due ragazzini, due amici, Filo e Rullo, che per cercare il cane Birillo intraprendono un’avventura che porterà ad un susseguirsi di eventi e alla scoperta di avvenimenti accaduti trent’anni prima.
Il ritrovamento, oggi, dei diari dei due ragazzini, uno nero e uno rosso, è l’inizio di tutto. Nei diari i due ragazzi raccontano di ciò che e avvenuto dieci anni prima nel loro paese. Un racconto nel racconto.
“Rigiro i quaderni tra le mani. Nero l’uno, rosso l’altro.
Le copertine sporche di fango, gonfie, a stento riescono a trattenere le pagine. Odorano di muffa. Li sfoglio avanti e in- dietro.
Ogni pagina ricoperta da una calligrafia infantile che si srotola precisa tra le righe sottili. Nel frontespizio un’unica parola, un nome: Filo, in quello nero; Rullo, in quello rosso.”
Un’ottima scrittura, ben strutturata e scorrevole. L’autore riesce a catturare l’attenzione del lettore in modo totalitario. Un romanzo che si legge con la continua curiosità di scoprire cosa è accaduto trenta anni prima ma anche come finisce la storia di Filo e Rullo.
“Pensavo che […] Filo potesse finalmente sciogliere il dolore, liberare le lacrime. Perciò l’ho lasciato fare.”
Un romanzo pieno di misteri, incognite, colpi di scena, suspense ma anche sentimenti, emozioni, paure. Un romanzo costruito con grande abilità, soprattutto per ciò che riguarda i personaggi: i due ragazzini vengono ben descritti nei loro caratteri diversi ma che si amalgamano molto bene e tutti coloro che, a vario titolo, ruotano intorno a loro risultano efficaci e per niente scontati.
La storia ad un certo punto mi ha provocato un grande impatto emotivo. Quando ormai sembrava lineare, subisce un forte colpo di scena che riuscirà a disorientare il lettore facendo in modo che rimanga incredulo davanti alle parole dell’autore. Si scopriranno, infatti, delle verità che nessuno ha mai sospettato e che porteranno lo stesso maresciallo del paese De Benedittis, che aveva indagato trent’anni prima, a rimanere sconvolto.
” Maresciallo, che dire? La gente non finisce mai di stupire.”
Ciò che fa di questo romanzo un gran bel romanzo non è solo il mistero che c’è dietro la storia, ma le emozioni che si provano nel leggere il dolore dei protagonisti che diventa anche nostro e che riesce a non far sentire solo nessuno.
“E questa una di quelle rare volte in cui piangere è bello. Bello bellissimo. Da uomini. Veri.”
Io non ti lascio solo è un romanzo che consiglio a chi ama le belle storie un po’ noir, un po’ misteriose raccontate però da un punto di vista diverso da quello di un adulto. Sì, perché le cose viste dai bambini sono diverse e forse migliori di quelle viste dagli adulti. Forse perché i bambini sanno ancora stupirsi e stupire.
Io non ti lascio solo mi ha toccato l’anima.
Buona lettura.
Gianluca Antoni è psicologo psicoterapeuta ipnotista, career coach formatore, scrittore. La passione per la scrittura ha portato Gianluca Antoni a pubblicare diversi libri e romanzi.
Sono sposata dal 2002 ed ho 2 figli. Sono una casalinga con la passione della lettura. Leggo di tutto ma adoro i thriller e i libri che raccontano la vita.