Romanzo contemporaneo
Edizioni Vulcaniche
15 marzo 2024
cartaceo, ebook
201
In un viaggio a ritroso nel tempo sulle onde dell’Atlantico. Anna, una delle più celebri stiliste del Novecento, racconta la sua vita straordinaria ad un misterioso giornalista. Dai ricordi dell’infanzia nei vicoli di Napoli, passando per Roma, e poi per Milano fino al ritorno nella sua terra, la vita di Anna si intreccia indissolubilmente con la storia del Novecento italiano.
Un secolo luminoso e tormentato: la Napoli bombardata, i caffè di via Veneto, la Milano da bere, fanno da sfondo dalla seconda guerra mondiale, alla lotta delle donne per l’emancipazione, alle contestazioni studentesche, ai rapimenti dei terroristi e alle bombe della mafia.
Una vita intrisa di passioni, di amore, di forza e di riscatto. Dove le coincidenze si intrecciano con il destino, Anna rileva che le cose accadono per caso, ma non a caso.
Ho imparato molte cose nella mia lunga vita, tra queste la certezza che perseveranza e
“Intrecci. Più forte del destino” è il testo di narrativa contemporanea di Nicola Paone, edito Edizioni Vulcaniche,che già conosciamo come autore di gialli.
Una donna è prima figlia, sorella, poi madre, lavoratrice, amica, moglie, amante e tanto tanto altro, ma soprattutto DEVE essere se stessa. Potrei finire qui la recensione di “Intrecci”, solo con questa frase. Vi dirò che l’ho letto in due giorni: ci sarà un motivo?
Nicola Paone ci racconta la storia di vita di Anna grazie al racconto che lei stessa fa a un misterioso giornalista, che è stato inviato di guerra per una tra le più famose testate giornalistiche americane.
Anna, unica protagonista della sua vita
Anna è la protagonista di tutto il romanzo, prima a Napoli, dove cresce in una famiglia umile che le impone un matrimonio dal quale nascerà un figlio. Una giovane donna con un carattere forte che la aiuterà a sopravvivere a tutto ciò che le capita. Negli anni di vita a Roma raggiungerà una posizione economica invidiabile e, infine, a Milano chiuderà il suo periodo lavorativo.
Paone ci descrive una donna che ha saputo sfruttare le sue capacità, che in famiglia non erano state considerate, che si è fatta largo in un ambiente chiuso nella normalità di giornate tutte uguali. Ma che ha sperduto gli affetti più importanti, un po’ per colpa sua un po’ per l’ottusità degli altri.
Ho trovato le descrizioni molto ben fatte, gli anni passano e ce ne accorgiamo da quello che accade intorno ad Anna e non solo da come cambia la sua vita. Fatti di cronaca entrano a far parte del suo quotidiano in modo più o meno diretto, ma ci danno il senso del tempo che passa. L’evoluzione di questa donna negli anni ci fa capire che, anche partendo dal basso, se si hanno le capacità e la grinta per emergere, lo si può fare. Lei lo fa.
“Ho imparato molte cose nella mia lunga vita, tra queste la certezza che perseveranza e impegno quotidiano alla lunga ripagano. Mentre sei assorto nei tuoi doveri, un vento caldo, come lo scirocco di luglio, comincia a salirti piano piano dalla punta dei piedi fino a raggiungerti il cervello…”
L’intervista a Anna
Il testo è una lunga intervista. Narrare la storia di un paese tramite un’intervista non è impresa semplice. Nicola Paone sceglie di far parlare una stilista italiana per raccontare l’Italia del dopoguerra: Roma di via Veneto con le star del cinema, le copertine delle riviste di moda, lo scandalo di una giovane moglie che lascia il marito e cambia città con un figlio, fino poi ad arrivare alla Milano da bere, quella delle prime sfilate di moda. Anna è questo.
Al fianco di una donna sola ci sono poche persone, ma queste poche sono speciali. E assai stretto è il legame che lega Anna a Imma, l’amica di una vita, quella che tutti noi vorremmo, perché mentre ci critica ci allunga una mano. Imma è il punto fermo nella vita di Anna.
La scrittura di Nicola Paone
Il libro si legge molto velocemente, la scrittura è fluida e ti porta alla pagina successiva senza che tu te ne accorga. La divisione in capitoli dà il ritmo alla trama che è divisa tra ricordo e presente; a loro volta, i capitoli sono inseriti in parti che portano il nome dei luoghi più significativi per Anna.
La parte finale mi è sembrata un po’ troppo affrettata, avrei evitato di aggiungere dei particolari che poi non sono stati affrontati.
Mi sento di concludere dicendo che il viaggio per mare di Anna e del giornalista misterioso è il viaggio nella vita di una donna che ha saputo realizzarsi, ma forse ha rinunciato a troppo.
4 stelle ⭐⭐⭐⭐☆
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!