
Romanzo contemporaneo
Self-publishing
26 gennaio 2023
Cartaceo, ebook
261

Sono storie fantastiche, scritte per quelli che hanno il desiderio, quasi una necessità, che qualcuno racconti anche a loro una bella fiaba moderna, regalandogli la capacità di ricordare, sorridere e sognare ad occhi aperti.
Per coniugare queste aspettative ho scelto la formula dell’intervista che possiamo trovare su un quotidiano. Il tutto in un’ambientazione surreale, come i cani che giocano a poker di Coolidge.
Interviste fantastiche ma non inverosimili perché il personaggio, o l’oggetto che lo rappresenta in sua vece, dice parole che ha effettivamente detto oppure che avrebbe potuto dire e pronunciandole, getta una luce su ciò che era ed ancora è.
Di ognuno ho cercato di cogliere l’aspetto umano, cercando di illuminare la situazione da una prospettiva diversa da quella didascalica dei “libri seri”, certamente precisi e rigorosi, ma assolutamente privi di immaginazione.
“Interviste fantastiche” di Marco Mazzucco Ghia non è propriamente un romanzo e nemmeno una serie di racconti. L’autore ha creato, con uno stile giornalistico, delle mini lezioni su diversi argomenti, spesso poco noti o dibattuti.
Il libro è formato da quindici interviste surreali tra personaggi realmente esistiti e macchine o mezzi di trasporto.
Se oggi possiamo volare da una città ad un’altra, da un Continente all’altro, dobbiamo ringraziare i fratelli Montgolfier che, nel lontano 1783, percorsero 2 chilometri in dieci minuti.
In questa intervista fantastica, i fratelli intervistano un modello di aereo: lo Spirit of Saint Louis, un monomotore realizzato per consentire a Charles Lindbergh la prima trasvolata dell’Oceano Atlantico nel 1927.
“Alla fine la decisione di andare chi la prese? L’istinto (…) E l’incertezza che ti pervade fino a quel momento lascia il posto alla convinzione che ce la puoi fare. Una convinzione che ti matura dentro in pochi istanti che sembrano infiniti.”
È curioso che l’autore abbia scelto di intervistare lo Spirit, l’aereo, anziché il capitano Lindbergh.
Forse perché fra mezzo e pilota deve esserci una fiducia reciproca, come se fossero l’uno il compagno d’avventura dell’altro.
“Negli anni ’60 essere donne era un forte limite alle ambizioni personali; essere di colore era un limite invalicabile.”
Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson furono matematiche ed ingegnere che contribuirono allo sviluppo dell’aereonautica statunitense.
Cosa potranno mai domandare ad una stazione spaziale relativamente recente?
È l’intervista impossibile ad Alpha che orbita intorno alla Terra dal 2000.
“La storia recente è fatta di episodi, Uomini (intendo entrambi i generi) e momenti che hanno cambiato sensibilmente la nostra vita, di cui però si è quasi persa la memoria” – Interviste fantastiche
Si toccano tematiche importanti: il problema della raccolta dei rifiuti e del traffico nello spazio. Dopo aver inquinato terre e mari, l’Uomo ha iniziato ad inquinare anche le orbite spaziali.
Marco Mazzucco Ghia è ingegnere aereonautico, che ha fatto per tanti anni il consulente di qualità e scrive articoli per la “Rivista Aereonautica”. Proprio da un articolo uscito nel 2011, ebbe l’idea di far dialogare Saint Exupéry con lo Space Shuttle in occasione della sua uscita di servizio.
Il libro è nato dieci anni dopo.
Si denota tanto studio, associato a una sana dose di curiosità, dietro ad ogni singolo racconto.
Per colmare le lacune storiche, l’autore è intervenuto immaginandosi le possibili risposte dei protagonisti in base alle varie situazioni e alla personalità dei personaggi storici.
Nel dialogo tra Cristoforo Colombo e l’Azzurra, la barca che partecipò alla America’s Cup nel 1983, si confrontano le difficoltà di selezionare un equipaggio nelle due diverse epoche storiche.
Può un’imbarcazione sentirsi un mito dimenticato?
“I miti non passano mai di moda. Sono stata con il mio equipaggio una star da copertina per qualche settimana, ma ciò che abbiamo compiuto nelle acque americane ci ha permesso di superare i confini del tempo.”
Interessante è l’intervista sull’origine del telefono cellulare: Dyna TAC, in commercio dal 1984 al 1994, che dialoga con Nikola Tesla.
Il fisico ed inventore serbo, naturalizzato statunitense, si domanda se ci siano danni sulla salute umana e sulla vita relazionale in seguito al massiccio uso dei cellulari.
Viene affrontata la tematica del “Phubbing”
“Significa ignorare gli altri a favore dello smartphone. Questo ha un impatto altamente dannoso.”
Siccome siamo immersi in questo meccanismo vorticoso, quasi non ci accorgiamo di quanto il linguaggio si stia trasformando con l’utilizzo di emoji, hashtag e messaggi di testo.
Perderemo l’abitudine di scrivere a mano?
L’intervista che mi è piaciuta di più è quella tra Marie Curie e la TAC!
“Sono un sistema diagnostico piuttosto complesso che utilizza i raggi X abbinati ad una serie di sensori e computer.”
L’illustre scienziata si dimostra alquanto sorpresa ed incuriosita dalla radiologia moderna. Significativa è la comparazione tra le radiazioni ionizzanti, utilizzate al tempo di Madame Curie, che causavano danni biologici e i raggi X odierni che non creano radioattività.
Avvincente il capitolo dedicato ai gruppi sanguigni, intervistati da Avicenna, medico e matematico persiano vissuto nell’XI secolo. Oggi la trasfusione è una pratica comune che permette di salvare la vita. Occorre solo conoscere il proprio gruppo sanguigno. Ma sapete da quanto poco tempo si conoscono i gruppi sanguigni? Vi invito a leggere questa interessante intervista, nella quale si parla anche di compatibilità.
L’ambientazione del libro spazia dal cielo al mare, dalla musica alle corse automobilistiche.
Con la chiacchierata tra il tubino nero di Givenchy e l’Espresso italiano, si sposta l’attenzione anche sulla tematica della sostenibilità e dell’impatto ambientale.
“Se vogliamo fare un parallelo. Le grandi catene americane di caffè stanno al caffè espresso, come il prět-à-porter sta all’Haute Couture”– Interviste fantastiche
Si parla anche di moda, gusto e arte.
Lo stile dell’autore è fluido e colloquiale.
Ogni intervista offre spunti da sviluppare per eventuali ricerche successive.
Consiglio questo libro a tutte le persone curiose che, quando leggono, vogliono anche informarsi ed imparare qualcosa di nuovo.
Il messaggio dell’autore è quello di non rinunciare mai a coltivare i propri sogni.
Ringrazio Marco Mazzucco Ghia per avermi inviato una gradita copia cartacea del suo libro.

Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.