Noir, poliziesco
Haiku Edizioni
2018
cartaceo, ebook
Roma è ricca di storia, splendore, arte, ma anche di piccoli e grandi orrori quotidiani. Lo sa bene Rolando Lanzi, ispettore di polizia esperto, ostinato e ribelle, quotidianamente alle prese con prostituzione, bande di quartiere, omicidi efferati e lo squallore delle periferie della capitale.
Da anni Rolando conduce indagini non autorizzate sul caso archiviato della morte di sua moglie, Marzia, scomparsa in circostanze misteriose.
Una svolta inaspettata lo porterà a immergersi nel lato più oscuro della città, tra le sette esoteriche più radicali, in una strada spianata tra Roma e l'Inferno stesso, dove la caparbietà non sempre è sufficiente per salvare l'anima.
“So bene di essere diventato la ruota di scorta della omicidi, quando non sanno a chi affibbiare una rogna mi chiamano per scaricarsi il problema.”
Siamo a Roma, la città eterna, che da sempre evoca storie permeate di mistero, esoterismo, riti arcani e oscuri personaggi. L’ispettore di polizia Rolando Lanzi si ritrova, partendo da un omicidio, ad affrontare il cartello della droga di Ostia, responsabile di questo e altri assassini, ma anche di sfruttamento della prostituzione e, ovviamente, del controllo del traffico di droga nella capitale. Ma l’ispettore Lanzi dovrà scontrarsi anche contro una setta di fanatici religiosi, responsabile anni prima della morte della moglie, affrontando ogni sua paura e ogni sua convinzione.
Lo confesso, sono stato attirato dal titolo: “Inferno dentro” e dalla copertina del libro, che ho trovato inquietante e, allo stesso tempo, affascinante: due emozioni opposte ma che, molto spesso, camminano fianco a fianco. Ho iniziato, quindi, la lettura dello scritto con grande curiosità. L’ambientazione noir della storia è estremamente affascinante: ci si muove in una Roma buia, uggiosa, alle prese con personaggi ambigui, tipici del “sottobosco” malavitoso, che provano a muovere fatti e persone per il loro esclusivo tornaconto, trattando gli esseri umani come merce di scambio.
La storia si legge letteralmente tutta d’un fiato, non ci sono momenti di pausa e l’autore è molto bravo a creare le aspettative per il passo successivo, senza però svelare nulla o essere scontato. L’impianto narrativo è costruito in maniera solida, in uno stile che a me piace molto: essenziale, senza troppi fronzoli o eccessive divagazioni, soluzione questa che permette di non staccare gli occhi dalle pagine perché la tensione non si abbassa davvero mai.
I personaggi sono caratterizzati (volutamente?) in maniera superficiale, a parte il protagonista, aspetto questo che fa risaltare ancor di più la personalità tormentata di Lanzi.
A fianco della storia che porta allo smantellamento del cartello della droga, si muove, come in un doppio binario, la storia personale del nostro protagonista che da anni, da quando cioè ha perso la moglie, cerca di scoprire la verità sulla morte dell’amata.
Marzia, questo il nome della moglie di Lanzi, è morta in circostanze misteriose qualche anno prima dei fatti del libro, dopo essere stata affiliata in una setta pseudo-religiosa il cui unico scopo è quello di appropriarsi dei beni dei seguaci. Da quel momento, il nostro ispettore ha avuto come unico scopo della vita quello di trovare le risposte all’assurda fine di Marzia.
Quando un desiderio diventa ossessione?
“Parlare di Marzia è difficile, come descrivere una donna capace di dare senso alla tua vita. Quando l’ho conosciuta, per la prima volta ho creduto all’esistenza di qualcosa di sovrannaturale, e che mi ha permesso di incontrare una donna come lei.”
Con l’aiuto di un amico prete riuscirà, nella seconda parte della storia, a venire a capo anche di questo. Ma, come scoprirà sulla sua pelle, si troverà ad affrontare i suoi personali demoni. A scontrarsi con quella parte di sé che lo ha portato quasi a isolarsi dal resto del mondo, a essere inviso ai suoi stessi colleghi, e che lo ha prosciugato di ogni umanità. Un aspetto quasi soprannaturale ma che, metaforicamente, riguarda ognuno di noi. Tutti ci ritroviamo, o ci ritroveremo, a sfidare quella parte di noi che teniamo nascosta, un po’ come l’antico concetto di yin (il lato in ombra della collina) e yang (il lato soleggiato della collina), che ci porterà a competere con la parte oscura che è in noi.
Claudio Marcaccini, ex poliziotto, ha scritto davvero un bel racconto, una storia non facile; una di quelle storie che si ricordano ma che, proprio per questo, va letta e compresa al di là della semplice narrazione.
Non vedo l’ora di buttarmi nella lettura del secondo libro di Marcaccini: “L’erede del tempo”, se tanto mi dà tanto…
L’autore
Claudio Marcaccini nasce a Roma nel 1958. Laureato in Sociologia, sposato con due figlie vive dalla nascita a Roma. Si arruola nel 1978 nell’allora Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Nel 1979 entra nel Centro Elaborazione Dati della Polizia e nel 1981 transita dal ruolo operativo al ruolo tecnico. Nel 2012 si congeda andando in pensione rimanendo però ancora oggi nell’ambito tecnologico delle Interforze di Polizia come consulente informatico. Nel 2018 pubblica Inferno dentro, il suo romanzo d’esordio. Nel 2021, con la stessa casa editrice (Haiku) propone un sequel, L’erede del tempo.
Luca Martorana, siciliano classe ‘73, è un ex giocatore professionista di pallacanestro e grande appassionato di “Heavy Metal”. Appassionato lettore, divora libri fin da bambino. E’ un patito di cinema e serie tv, soprattutto se di fantascienza. Ama esplorare strade sempre nuove in sella alla sua Harley. Nel tempo libero lavora….ma niente di serio.