Raccolta
Self publishing
settembre 2021
Cartaceo
248
Ancora, dopo Personaggi, Storia Semiseria di Borgomanero e Borgamanero…la storia continua – Sgénti da Burnané -, è il quotidiano borgomanerese del Novecento che Danesi ha scelto aggiungendone altri, traendoli dall’oblio fra i molti concittadini che hanno dato vita a una stagione irripetibile del nostro Borgo, per consegnarli a una memoria storica duratura quale consente la carta stampata. Unitamente a brevi storie delle Vie ed i Corsi della Città che, integrano questa opera. Le biografie ricche di aneddoti personaggi, costituiscono non sono una curiosa e accurata rivisitazione della nostra storia locale contemporanea, ma rispondono a una esigenza sempre più sentita, cioè quella di affidare al volume redatto dal Danesi, il ricordo di piccoli, ma significativi eventi del passato paesano, di persone caratteristiche e di tradizioni che il mutamento sociale ed economico tende cancellare nel veloce volgere delle presenti generazioni. L’imperativo della memoria sta dunque alla base di questo nuovo lavoro, condotto sulle fonti orali dei famigliari dei protagonisti, alcuni dei quali di stirpe borgomanerese, mentre altri, giunti da altre regioni d’Italia, hanno trovato a Borgomanero, il giusto humus sociale per esprimere la loro professionalità: collettivamente le loro storia sono l’eco di un tempo in via d’estinzione o addirittura già scomparso.
C’è un “personaggio” qui dalle mie parti che ama raccogliere aneddoti e fotografie del passato: Giampietro Danesi.
La maggior parte di queste storie riguardano persone realmente esistite nell’ultimo secolo e che hanno, nel loro piccolo, fatto qualcosa per la mia città, ossia Borgomanero, la seconda della provincia di Novara per popolazione dopo il capoluogo.
Borgomanero è situata a circa metà strada tra Novara, Varese e Verbania, in una conca pianeggiante alle pendici dei primi rilievi collinari-montuosi delle Alpi, a pochi chilometri dal Lago d’Orta e dal Lago Maggiore.
La leggenda narra che un gruppo di tredici persone, chiamate i Tredici Orchi (Trözz’Orchi nella forma dialettale), di ritorno da un pellegrinaggio all’Isola di San Giulio, abbia fondato il primo nucleo della città, sulle rive dell’Agogna.
La stessa leggenda racconta anche l’origine del Tapulone, il piatto tipico della città, creato con i poveri ingredienti che il gruppo aveva a disposizione. La carne dell’unica asina che portava i loro bagagli, il vino e poco altro. (Fonte Wikipedia)
Tra i vari personaggi citati vi è Fedele Cova, che ai più non dirà molto, ma che è stato il “padre” dell’Autostrada del Sole.
“In gir par Burbané… Strai e parsuni”, insieme agli altri due dello stesso autore, regala uno spaccato di vita passata. Nonostante non conoscessi quasi nessuno dei personaggi citati ho letto con piacere e con sincera curiosità queste pagine.
Ovviamente non è una tipologia di libro che può piacere o interessare a tutti ma è sempre una raccolta curiosa di fatti realmente accaduti.
A voi piacciono i libri che raccontano il passato della vostra città? Siete curiosi di conoscere quanto e accaduto e magari trovare qualche aneddoto che riguarda la vostra famiglia?
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.