
Darkside
Giallo, Storico
Fazi Editore
11 Luglio 2019
E-book, Cartaceo
222

Il vecchio Oreste ha un segreto. Poco prima di morire, costretto in un letto d’ospedale, chiede di poter parlare con un amico di famiglia, il commissario Ponzetti. Ma è troppo tardi, e così l’uomo porta via con sé un’oscura verità. Dieci anni dopo, Marco, il figlio di Oreste, invita Ponzetti nell’appartamento dei suoi genitori per mostrargli gli oggetti che ha rinvenuto in una cassaforte e di cui nessuno era al corrente: una pistola risalente alla seconda guerra mondiale e una lettera indirizzata a un misterioso Ulisse da parte di una donna. La scoperta, insieme ad altri dettagli, getta un’ombra sul passato di Oreste, esule istriano giunto a Roma nel 1954
«Me racconti l’imbrojo der fijo, che jelo sbrojo senza batte cijo»
Benvenuti cari lettori e lettrici di “La Bottega dei Libri”, quest’oggi siamo arrivati insieme ad un appuntamento molto importante e noi della redazione ci teniamo a ringraziarvi molto per tutto il sostegno che ci date.
Grazie a Fazi Editore per la bellissima opportunità, perché stiamo partecipando al BlogTour di un libro in uscita l’11 Luglio p.v. : “La vendetta di Oreste” di Giovanni Ricciardi.
La tappa per noi riguarda la recensione, perciò mi appresto a condividere con voi tutto ciò che ho trovato in esso. Il romanzo è un giallo storico con ambientazione moderna. Il protagonista della vicenda è Ottavio Ponzetti, il celebre commissario della serie di libri scritta appunto dal professor Ricciardi.
In quest’ultimo l’indagine che seguirà lo porterà a svelare intrecci lontani, un passato dimenticato e una Storia che fino a poco tempo fa era taciuta.
L’anziano geometra Oreste Zarotti comincia a vedere il suo crepuscolo farsi sempre più vicino, perciò chiede a Marco, suo figlio, di poter chiamare il commissario perché ha necessità di parlargli. Finito in ospedale in seguito ad una caduta, si spegne senza riuscire a dire nulla ad Ottavio. Dopo dieci anni il figlio ritrova una cassaforte nella casa del padre, con dentro solamente una lettera indirizzata ad un ignoto Ulisse e una pistola, da cui mancano due proiettili.
«Nelle mie storie c’è sempre una lettera. È un classico. Mi chiamano, mi presentano un testo e mi tocca fare il filologo».
Ecco l’inizio dell’indagine, in cui ovviamente saranno coinvolti molti personaggi e soprattutto quelli più vicini al commissario non mancheranno, come già sanno gli amanti di questa serie.
Evito assolutamente di fornire ulteriori dettagli sulla trama, perché a partire da questo momento in avanti, la lettura sarà una scoperta continua.
Troverete numerosi riferimenti culturali, letterari, poetici e mitologici, persino nel titolo.
L’autore di questo libro è molto competente e ha un modo di scrivere fluido e coinvolgente, perciò l’ho apprezzato sia per lo stile che per i contenuti.
«Qui a Roma, al villaggio Giuliano-Dalmata. Nel 1947 un gruppo di esuli istriani aveva occupato in quella zona dei vecchi padiglioni edificati da Mussolini per ospitare gli operai che costruirono l’Eur, poi abbandonati allo scoppio della guerra».
Il viaggio sarà storico, geografico, politico, diplomatico, popolare e contemporaneo. La commistione sarà interessante e sperimenterete come attraverso un libro, una storia, il teatro e l’arte più genericamente, si possa creare una drammaturgia catartica. Attraverso il racconto e la rivisitazione del passato, si possono toccare tante e numerose tematiche sempre importanti, tragicamente sempre presenti anche nel mondo moderno. I drammi del passato si ripetono e ripercuotono su di Noi, ciclicamente. Forse è arrivato il momento di spezzare questa catena e creare delle novità?
Se poi il risultato non dovesse andar bene, che male c’è a sbagliare? L’importante è porvi rimedio per migliorare!
Tanto più che mo’ venimo a capo der fatto che nun c’è corpo de reato e nemmanco corpo del reante.
«E quindi, siccome l’aveva preso a Pola, se chiama equi-polenza?».
Ho inserito alcune brevi perle, per lo più attribuite a Mario Iannotta, perché nonostante la tragicità di alcuni momenti, mi sono ritrovato a ridere come un matto, sbellicandomi, mentre ero in viaggio ed ero su un treno pieno di gente.
MAGNIFICO!! Semplicemente poetico. Perché la capacità dell’autore è stata incredibile sia nel suscitare emozioni come la tristezza, che altrettanto spontanea ed onesta nel tirar fuori la gioia,l’ilarità e le mie risate.
Vi piaceranno Maria, Iannotta, il Lugli, Ottavio, Serena, Gabriele, Gloria, Eraldo e Ludovico! Sicuramente.
Ha creato un ottimo equilibrio e olisticamente potrete apprezzare davvero tutto il lavoro svolto.
Infine critico quest’ultimo aspetto con garbo e ammirazione. Ditemi poi se ho ben colto.
Gli amanti delle descrizioni e di Roma, si ritroveranno qui e là, a passeggiare fra le strade e a riconoscere cornicioni. Gli amanti delle descrizioni fisiche ameranno questo romanzo perché avranno la piacevole ed inaspettata sorpresa di vedere i protagonisti della storia, senza riuscire a trovare lo straccio di una descrizione fisica fra le pagine.
Questo è un altro aspetto che ho colto. Una descrizione delle persone attraverso la loro emotività, la loro interiorità, le abitudini e ovviamente tutto questo senza sentire la mancanza di una declinazione. Ho apprezzato molto questa tecnica. Probabilmente chi segue il commissario già da tempo, ha incontrato molte descrizioni strada facendo. Ma io non lo conoscevo e ho comunque avuto il piacere di figurarmelo senza alcuna difficoltà.
Inutile dire che il romanzo mi è piaciuto molto, perciò posso consigliarlo agli amanti del giallo, a chi ama la storia, a chi ama la ricerca, a chi ama la giustizia, a chi ama la memoria e infine a chi se la sente di leggere un bellissimo lavoro.
Complimenti e grazie mille per l’arricchimento professore. Se ha piacere, ci possiamo vedere a Roma a settembre.
A voi invece auguro Buona lettura e Buon Inizio delle indagini.
Di Marco Chabod.
Giovanni Ricciardi è professore di greco e latino in un liceo di Roma. Il personaggio da lui creato, il commissario Ottavio Ponzetti, è protagonista di una fortunata serie di romanzi tra cui I gatti lo sapranno, vincitore del premio Belgioioso Giallo 2008; Il silenzio degli occhi, finalista al premio Fenice Europa 2012; Il dono delle lacrime, candidato al premio Scerbanenco 2014. Il penultimo episodio della serie è L’undicesima ora, del 2017. Una raccolta con le prime tre indagini del commissario Ponzetti è uscita nel 2012; un’altra, con altre tre, nel 2015; la terza, con le ultime due, nel 2018.

I was a student, an adolescent, an idealist, a Fury, a young man, a nephew, a son, Anger, Lover, baker, barman, waiter, cook, dreamer, writer, mask, husband, uncle, player, athlete, rugby player, rugby coach, student again, humanist, philosopher and thousands other things. Adesso ho deciso di essere e di cominciare da Marco. Pertanto mi diletto con piacere a leggere, recensire e intanto amplio il mio Universo personale.