Fantasy
Mondadori
14 settembre 2021
cartaceo, ebook
720
I Santi d'argento sono guerrieri pronti per combattere il Male e, soprattutto, i vampiri che, dopo il Sine Die, giorno in cui non è più sorto il sole, hanno infestato la Terra e ucciso molti dei suoi abitanti.
Gabriel De Leon, ex Santo d'Argento catturato dai vampiri, racconta la sua storia che lo ha portato ad incontrare una ragazzina speciale, Dior, definita da tutti il Santo Graal. Sarà lei a salvare il mondo dall'oscurità?
“La guerra non ti insegna ad essere un assassino” mi disse una volta.
“È solo una chiave che apre la nostra porta. Nel sangue di tutti gli uomini esiste una bestia, Gabriel. Puoi affamarla. Rinchiuderla. Maledirla. Ma alla fine, devi pagare il dovuto alla bestia, per evitare che essa lo prenda da te”
L’Impero del vampiro
Gabriel De Leon è il protagonista dell’ultima fatica letteraria di Jay Kristoff.
Gabriel fin da piccolo ha dimostrato di possedere poteri “pericolosi” come l’ematomanzia (la capacità di far bollire il sangue alle persone); un bel giorno, vengono a prenderlo i Santi d’Argento, un ordine di combattenti e uomini di fede che si occupano di contrastare gli esseri oscuri come vampiri o altri abomini che, dal momento in cui è avvenuto il Sine Die (ossia da quando il sole ha smesso di sorgere) stanno diventando sempre più minacciosi.
Gabriel è un bravissimo guerriero e dimostra fin da subito di meritare il titolo di Leone Nero per avere ucciso una vampira fortissima, figlia dell’imperatore Voss.
Ma il futuro per lui non sembra essere così roseo: le peripezie lo porteranno ad essere allontanato dai Santi D’argento, a perdere per mano dei vampiri moglie e figlia e a dover proteggere a tutti i costi la giovinetta Dior che, a detta di tutti, è il Santo Graal e potrebbe risolvere (ma a quale prezzo?) il Sine Die e riportare la pace nell’impero.
Tutto questo lo scopriamo pur sapendo che, nel momento presente, Gabriel è stato catturato dai vampiri che vogliono che racconti tutta la sua storia per poi giustiziarlo definitivamente.
Riuscirà Gabriel a scappare? Sarà capace di salvare la piccola Dior da qualsiasi pericolo? Troverà la pace in questa sua così rocambolesca vita?
“Si dice che la vendetta migliore sia vivere bene, ma danzare sotto le lune insanguinate in un mantello fatto con la pelle del tuo nemico non è niente male” – L’impero del Vampiro
Ovviamente lo scopriremo nei prossimi capitoli, poiché il romanzo si chiude completamente aperto, lasciando a noi lettori mille dubbi e mille domande…
La trama del libro è molto intricata; anzi, quasi impossibile da raccontare fedelmente senza impazzire! Ma proprio in questo sta l’unicità di Jay Kristoff che, con la sua fantasia, ci trasporta in mondi magici dove, però, è la violenza ad essere padrona indiscussa della scena.
Questa violenza si riverbera anche nel linguaggio dei protagonisti: crudo, spietato, colorato da parolacce. Bisogna ovviamente farci l’abitudine perché all’inizio può davvero spiazzare.
A volte, però, il linguaggio così colorito va a cozzare con uno stile di scrittura molto ampolloso, ricco di metafore, similitudini e dettagli.
Questo, però, non toglie nulla alla storia che rimane incalzante, scorrevole, con un ambientazione curata e ben descritta: il pianeta, senza sole, è rimasto totalmente cupo. Riusciamo quasi ad entrare in queste foreste piene di tronchi marciti, dove crescono solo funghi e nessun fiore.
L’ambiente riflette perfettamente l’aridità e il buio di questi vampiri, esseri oscuri e malvagi che poco hanno delle caratteristiche meravigliose lette in romanzi come “Twilight”.
In realtà, “L’impero del vampiro” insegna moltissime cose pur senza divagare troppo nell’introspezione: potere è volere per Gabriel, i grandi eroi come lui sono frutto della più solida forza di volontà, l’amore vince sempre anche se non è vero che il Bene trionfa sul Male…
E con il fumo dei fuochi da me accesi che si sollevava in cielo alle mie spalle, trascinai avanti la sagoma di ciò che ero stato e ricordai: c’è un tempo per la sofferenza, uno per i canti e uno per ricordare con affetto tutto ciò che è stato e non è più.
“Ma c’è anche un tempo per uccidere”
“Un tempo per il sangue.”
“Uno per la rabbia.”
“E uno per chiudere gli occhi e diventare ciò che l’inferno vuole che tu sia.
E così. Lo feci.” – L’impero del Vampiro
Il mio personaggio preferito è sicuramente Dior, il Santo Graal, che compie un’evoluzione molto interessante tra le righe: da ragazzina scorbutica e volgare diventa una persona più matura, capace di intessere un’amicizia speciale con Gabriel (il loro rapporto è forse la cosa più pura che esista) e di sacrificarsi totalmente per salvare il mondo dall’oscurità.
Gabriel, da parte sua, si rivede in lei poiché entrambi hanno bisogno di uno scopo per andare avanti e Dior riesce a far scaturire nel combattente la parte buona, quella che non si è persa tra battaglie, sangue e i rimpianti.
Insomma, se non siete appassionati di saghe fantasy ovviamente vi sconsiglio di iniziare questo libro, sebbene vi potrebbe dare molto ugualmente; ma se, invece, come me, amate il guizzo fantasioso di Kristoff non potete proprio farne a meno. Lo so, sarà dura attendere fino a data da definire il nuovo capitolo; però, almeno vi posso spoilerare che questo volume non termina con un Cliffhanger ma va a spegnersi in maniera tranquilla, ovviamente lasciando dei dubbi atroci in noi lettori…
Che ne sarà di Gabriel De Leon? Che fine ha fatto Dior? Quanto tempo ci farà aspettare Kristoff?
Ah, meglio non pensarci e nell’attesa leggere qualcos’altro! Vi ho incuriositi???
Nella vita mi occupo di Digital ma la passione per i libri mi accompagna fin da bambina. Prediligo i romanzi introspettivi che fanno pensare e strappano qualche lacrima ma non leggo mai romanzi d’amore: l’amore deve essere vissuto.