
giallo, noir
La Corte Editore
7 ottobre 2022
cartaceo, ebook
224

Cilento, estate del 1943. Michele ha quattordici anni e vive con la madre e le sorelle in un casolare isolato. È tardo pomeriggio quando, di ritorno da una giornata di lavoro nei campi, vede una camionetta di fascisti sulla strada che lo porta a casa. Capisce subito che sta accadendo qualcosa di terribile e, sentendosi impotente, si nasconde in mezzo ai cespugli.
Mentre le donne urlano disperate, Michele viene scoperto e per non essere ucciso è costretto a scappare nel bosco. Per Michele questo evento segna la fine dell'adolescenza, l'incontro con la brutalità e la violenza. Comincia un viaggio iniziatico all'insegna della vendetta, dell'odio e del desiderio di trovare le sorelle che sono state rapite. Ferito e sconvolto viene accolto da una vecchia vicina che lo cura offrendogli un nascondiglio.
Nel frattempo scopre che anche altre ragazze del paese stanno sparendo. Giovani donne strappate alle loro famiglie. Chi si cela dietro tutto questo e che fine fanno le vittime? Sono i giorni che precedono lo sbarco degli alleati a Salerno e i nazisti sono fuori controllo. Sono loro i responsabili?
Michele si unisce a un gruppo di briganti, guidati da un uomo misterioso che si fa chiamare Teschio, che gli mostrerà il loro particolare codice criminale e gli insegnerà il valore dell'onore. Insieme a loro scoprirà una terribile verità.
“La morte venne a cercarmi nell’estate del 1943. Avevo quattordici anni quando sparai per la prima volta in faccia a un uomo. È passato molto tempo da allora e le cose che sono stato costretto a fare, mi hanno cambiato per sempre” – da “Il tempo dell’odio” di Antonio Lanzetta, edito La Corte Editore.
Senti l’odore della paura insieme a quello del bosco, sfiorarti, strusciati addosso, avvilupparti in un bozzolo fatto di terrore e lacrime salate. Senti l’affanno della corsa di Michele, quasi corri con lui; il sudore scorrere sulla pelle e senti l’odio entrarti nel cuore, stringerlo in una morsa e cambiarti, avvelenarti il sangue. La narrazione in prima persona ti fa percepire sul corpo, nella mente e sul cuore tutte le emozioni, le paure, i tremori, i rimorsi e l’odio di Michele.
È un ragazzo Michele quando l’orrore bussa alla sua porta, anzi entra con forza, prepotenza. E lascia solo distruzione e morte.
La prepotenza di quelle camicie nere che fanno scempio di sua madre e delle sue sorelle: violate, picchiate, uccisa la prima, sparite nel nulla le altre. Il padre è al fronte e Michele, ancora ragazzino, ha dovuto imparare da solo a essere ”uomo”. L’uomo di casa, che non è riuscito a difendere le sue donne. Il rimorso lo sta macerando. Vorrebbe essere morto con la madre, ma vuole anche ritrovare le sue sorelle, a qualunque costo.
In una terra depredata, defraudata e sporcata dai nazifascisti, tra boschi tetri e oscuri, in cui alberga il male visibile, ma anche quello celato tra le leggende di un territorio magnifico ma anche impervio, Michele cambia, costretto a diventare assassino, predatore.
“Ormai avevo intrapreso una strada che mi portava via da tutto ciò che conoscevo, dal giovane che ero e dall’uomo che sarei potuto diventare”
Sulla sua strada, mentore, compagno, sostegno, è Teschio, un brigante che incontra per caso o per destino.
“La prima volta che ammazzi un uomo ci stai quasi male”. La voce rauca di Teschio mi colse di sorpresa. “Credi che sia sbagliato, che andrai all’inferno, poi ti capita che devi uccidere ancora, perché non hai scelta e se non lo fai tu va a finire che gli altri accoppano te, e ti convinci che alla fine è normale. Pensi che funziona così, che questa è la tua vita, o almeno è quello che ti racconti per provare a dormire la notte” – Il tempo dell’odio
Il cammino di Michele, tra i boschi del Cilento, sotto l’ombra del Cervati, tra grotte, sentieri impervi, pericoli, magia, orrore, lo porta a diventare uomo da un giorno all’altro; ad abbandonare il posto sicuro e amorevole dato dalle braccia dell’amata madre per diventare cacciatore, vendicatore. “Il tempo dell’odio” è la storia di un ragazzo, la storia di una terra, un romanzo di guerra, di lotta ai nazifascisti, di formazione, tra gotico e noir, tra avventura e sentimenti. Sono proprio i sentimenti, l’amore per sua madre e le sue sorelle, a muovere i passi e ad armare la mano di Michele.
“L’eco delle grida e dei pianti delle sue sorelle sembrava ancora intrappolata tra quelle vecchie mura ammuffite. Avevo l’impressione di sentire la mamma che supplicava. No, no, no.
Sarei dovuto andare a cercarli. Entrare nelle loro case e ucciderli nel sonno per quello che ci avevano fatto, invece mi stesi scalzo e a torso nudo sotto il portico…”
Un romanzo scritto in maniera magistrale: Antonio Lanzetta sa catturare il lettore come pochi, grazie a una scrittura immediata, trascinante, cinematografica, in cui terrore e sentimenti danno vita a un connubio perfetto. Le atmosfere oscure, feroci, affascinanti e misteriose, tragiche e fatali, rendono “Il tempo dell’odio” uno di quei romanzi che scavano un posto nella mente e ci restano. Entra a pieno diritto tra i grandi e imperdibili romanzi della vita, quelli da leggere assolutamente.
A voi piacciono i romanzi che mescolano la Storia con il mistero, il lato oscuro?
“E se tu scruterai a lungo nell’abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te” (Nietzsche)

Salve, sono Giusy e sono un’appassionata lettrice da quando ero una bambina. Mi piace leggere praticamente di tutto, dai classici, ai romanzi d’amore, ma amo soprattutto la narrativa contemporanea. Adoro i manga giapponesi e scrivo racconti.