
Thriller
Piemme
18 aprile 2023
cartaceo, ebook
624

Larry Nowak cerca di guardarsi il meno possibile allo specchio: l'immagine riflessa di sé. infatti, non è che il pallido ricordo di chi è stato. Sei anni e mezzo , trascorsi in un letto d'ospedale in una sorta di limbo in cui ricorda poco e niente. E l'unica soluzione che ha trovato per scappare da ciò che lo attendeva al risveglio è stata la fuga.
Wytago nel Vermont è sufficientemente piccola e lontana da fargli pensare di potersi lasciare alle spalle il proprio doloroso passato. Qui Larry cerca di ricostruirsi una quotidianità, di mettere su una nuova clinica veterinaria, di fare nuove amicizie, di non essere più per tutti solo The Kid in town. Ma in un paese piccolo tutti sanno tutto di tutti. E così è facile scoprire la sua dipendenza da farmaci, gli eccessi nel bere, i terribili sbalzi di umore. E scoprire che anche nel suo passato c'é qualcosa che vuole in tutti i modi tenere nascosto.
Quando poi un ragazzino viene ritrovato senza vita, l'attenzione è puntata subito su di lui. Prima ancora che parta una vera e propria indagine. Larry è già diventato il colpevole perfetto, il capro espiatorio su cui caricare le colpe di una cittadina che si ritiene immacolata e che nasconde le sue ombre dietro ai portoni ritinteggiati delle case.
“La gente conosce il prezzo di tutto ma il valore di niente” – da “Il senso dell’alligatore” di Guido Sgardoli, Piemme.
Larry si risveglia dal coma dopo sette anni. Un evento miracoloso. Eppure ne esce devastato, nel corpo e nello spirito. Prova a fuggire dai suoi demoni stordendosi con i farmaci e fuggendo lontano, in un piccolo paese del Vermont. Approda a Wytago, una cittadina costituita da una piccola comunità, diffidente verso chiunque arrivi da fuori, soprattutto se si tratta di qualcuno dall’aspetto sofferente e dagli inspiegabili sbalzi d’umore.
Quando un serial killer prende di mira alcuni ragazzini del posto, i sospetti ricadono subito su Larry. Tutto sembra convergere contro di lui, la sua memoria è inaffidabile e lui pare risprofondare in un incubo senza fine.
“Ora le dava l’idea di essere un uomo con dei sentimenti, cosa che al giorno d’oggi le pareva un evento sempre più raro”
Larry Nowak era socio di un importante ambulatorio veterinario a Nashua, nel New Hampshire. Era fidanzato con Jonie, una ragazza brillante dal promettente futuro, appartenente all’alta società. Aveva tutto per esser felice, fino al giorno dell’incidente, che l’aveva ridotto allo stato comatoso per ben sette anni. Al suo miracoloso risveglio, nulla era stato più come prima. Jonie non l’aveva aspettato e se n’era andata da tempo, suo padre era morto e lui non aveva più un lavoro. Gli era rimasta solo la madre, la fredda e autoritaria Margareth.
Il nuovo Larry è un uomo fragile, affetto da frequenti e dolorosi attacchi di emicrania, che combatte con pesanti antidolorifici e oppiacei verso i quali sviluppa una dipendenza. È inquieto, demotivato e si sente perennemente alla deriva. L’unica soluzione è la fuga. Approda a Wytago, un piccolo paese del Vermont, dove compra la casa del vecchio veterinario del posto e decide di aprirvi il suo studio. Il suo aspetto pallido ed emaciato, i suoi malesseri improvvisi e gli sbalzi d’umore provocano parecchie perplessità nella gente di Wytago, già di per sé chiusa e sospettosa nei confronti gli estranei.
“Non si fa mai parte di una città come questa. A meno che non ci si nasca” – Guido Sgardoli
Le uniche persone che sembrano dargli fiducia sono la vicina Josephine e la bibliotecaria del paese, Jobeth.
Josephine è un’anziana insegnante in pensione che soffre di agorafobia, non esce di casa da anni. Nonostante ciò, pare conoscere assai bene il suo prossimo grazie ad un intuito finissimo e alla sua grande sensibilità.
Jobeth è una giovane e attraente vedova, madre di un ragazzino scorbutico. È una donna vivace e dinamica, perennemente impegnata in più di un lavoro, con lo scopo di provvedere a se stessa e a suo figlio. Prova un’istintiva curiosità verso Larry, un sentimento destinato a trasformarsi in attrazione. Anche lui si sentirà portato verso quella donna piacente dal perenne sorriso sulle labbra, sorriso che si spegnerà nel momento in cui un serial killer prenderà di mira alcuni ragazzini del posto.
Uno di loro è David, il nipote di Frankie, carpentiere addetto alla ristrutturazione della casa di Larry. David è un ragazzino dolce che ha una venerazione per Larry, in quanto sogna di fare il veterinario da grande, proprio come lui. Quando viene ritrovato privo di sensi nei pressi della cava, a Wytago è panico. Egli non è il primo ragazzino aggredito e ritrovato in quel luogo.
“Ricordati che il merlo impara a volare basso a sue spese”
Lo stesso sceriffo Thurgood ha perso suo figlio in quello che sembrerebbe uno sfortunato incidente, un incendio colposo provocato dallo stesso ragazzo proprio nei pressi della cava. L’uomo è convinto, come del resto tutti i suoi concittadini, che il responsabile sia il nuovo arrivato. Soprattutto dopo il ritrovamento del cappello del piccolo David a casa del veterinario. Cosa ci faceva lì poiché il ragazzino lo indossava il giorno della scomparsa?
Neppure Larry sa rispondere, in quanto i suoi vuoti di memoria sono troppi. Nel frattempo, tutti si mobilitano per cacciarlo attraverso minacce e intimidazioni.
“Larry ha bisogno di illusioni, di un parco giochi, di credere a qualcosa, anche se quel qualcosa poteva apparire incredibile”
“Il senso dell’alligatore” di Guido Sgardoli si suddivide in capitoli che corrispondono alle date nell’arco delle quali si sviluppa la vicenda. Esse vanno dal 23 di maggio al sedici di luglio (dello stesso anno), giorno conclusivo della storia.
Il linguaggio narrativo è semplice, molto dettagliato, ma estremamente scorrevole perché ogni capitolo riserva uno spazio per la suspense. Si lascia intuire un mistero o un qualche punto oscuro che il lettore desidererà assolutamente illuminare. Sono presenti, infatti, diversi spunti atti a stuzzicarne la curiosità. Il ritmo non è mai totalmente lento, è vivace e vario. Le parti descrittive si alternano a quelle più dinamiche, generando un equilibrio di lettura ideale.
Guido Sgardoli descrive perfettamente e con grande pertinenza i suoi personaggi, caratterizzandoli interamente attraverso i loro tratti fisici, la gestualità, il linguaggio e tramite la narrazione della loro quotidianità con le relazioni sociali che ne conseguono.
Anche il contesto ambientale e la relativa tipica mentalità delle piccole comunità sono magistralmente rappresentati. Fanno da sfondo ad una trama drammatica e carica di tensione.
“C’era come un’aura di dolore che lo avvolgeva, di colore scuro, che lei riusciva a scorgere ma che, le sembrava, si stesse affievolendo”
Nonostante il consistente numero di pagine, è un thriller che si legge in un soffio. Lo stile narrativo è accattivante e soprattutto approfondito, totalmente privo di superficialità. L’autore non lascia nulla al caso e questo, a mio avviso, è sicuramente un punto a suo favore.
È avvincente e molto coinvolgente, in quanto narra di sentimenti umani, spesso niente affatto lusinghieri, ma che suscitano inevitabili domande. Non so voi ma, per ciò che mi riguarda, quando mi faccio una domanda, devo assolutamente cercare la risposta.
È quasi impossibile non provare pena per il protagonista. Tuttavia, egli può frequentemente suscitare anche irritazione a causa della sua inerzia. Larry rimane, in ogni caso, un personaggio fragile e preso vigliaccamente di mira dal branco. Anch’egli, però, riserva sorprese decisamente sconcertanti.
Siete curiosi di scoprire quali? Lo scoprirete solo leggendo!
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐