
La saga di Wise
Fantasy
Lettere Animate
26/09/2019
ebbok, cartaceo
424

Le Muthras, sacerdotesse e fate, con i Silenti della sacra Torre di Alagar, vegliano sul villaggio di Wise e sull'intera Gabria, governata dal saggio Re Balwin. Le fate ribelli di Weeping Willows, rinchiuse nella prigione magica di Swoon, sono riuscite a fuggire violando la Porta tra i mondi e cercano vendetta sulle discendenti della loro carceriera, Màlia, fondatrice della stirpe di Wise. Ma le fate ribelli non sono le uniche nemiche delle Muthras. Dorwak, negromante e Signore delle terre di Hiss, utilizzando la magia nera manipola il Principe Garwas, usandolo come pedina per i suoi scopi. Rivale di Dorwak sarà Shadwar il Rinato, sposo di Màlia, tornato in vita grazie a un potente sortilegio.
“Le Muthras, custodi di quelle terre inviolate, avevano sollevato la loro mano sugli smarriti, riconducendoli alla contemplazione della Via perduta, avvolgendo la terra in un rinnovato focolare di speranze.
Ma l’ombra, solo temporaneamente sconfitta, concupiva coscienze e creava adepti.
Il Male non era morto..”
Ci sono libri che, nella loro fluidità e bellezza, ti rapiscono dall’inizio alla fine e una volta terminati lasciano un piccolo spazio vuoto difficile da colmare.
Poi ci sono libri che leggi nell’arco di settimane perché fai fatica a proseguire, o lo fai a singhiozzo perché tutto sommato pezzi buoni ce ne sono ma non del tutto e non prevalgono.
Questo è uno dei libri della seconda categoria, dove divori pagine e pagine e pagine, poi ti blocchi per la pesantezza, che ti porta a pensare una cosa, ovvero che probabilmente i pezzi “pesanti” e difficili da attraversare sono stati aggiunti successivamente perché troppo slegati per essere un tutt’uno con il romanzo.
E’ solo un’ipotesi o almeno è ciò che mi ha trasmesso la lettura di questo libro, lettura proseguita per circa 2 mesi con attimi in cui volevo sapere come proseguiva e attimi in cui avrei preferito leggere un trattato in aramaico piuttosto che proseguire.
Così disastroso?? Così pessimo??
Assolutamente no, le parti scorrevoli sono molte e devo dire che sono scritte molto bene, la descrizione dei personaggi e dell’ambientazione è dettagliata cosi come le sensazioni ed emozioni dei personaggi, in alcuni momenti anche troppo.
La storia è interessante, Moldra è un personaggio femminile importante insieme al Principe Garwas, sono una l’opposto dell’altro, lei rappresenta la luce, il bene.. lui le tenebre e il male ma c’è qualcosa di estremamente forte che li unisce.
Magie, tranelli, manipolazioni, intrighi, gli elementi, mondi fatati e mondi oscuri sono gli ingredienti di questo romanzo che potrebbero renderlo un fantasy stupendo se non fosse che alcuni passaggi non legano tra loro e non si capisce quale sia il loro scopo, troppe cose in sospeso e per essere il primo volume non esiste una conclusione che possa aprire ad un secondo volume ma c’è un taglio netto come se mancassero delle pagine.
Le ultime 100 pagine le ho lette in un paio di giorni perché volevo sapere come finiva, anche per poter magari prenotare il secondo volume, ma questo desiderio al momento non c’è proprio per la mancanza di un “finale sospeso” che ti porta a voler sapere a tutti i costi il seguito.
Non merita meno di tre stelle proprio perché le basi sono buone, si sviluppa bene in svariati momenti e la storia è interessante, ma non ne merita di più per come è sviluppata e per molti punti in cui si crea confusione anche con i personaggi (che credo siano decisamente troppi e con nomi strani e simili).
Consiglio la lettura a chi ama il genere perché sicuramente lo può apprezzare, la sconsiglio a chi trova ostico il genere e a chi si approccia per la prima volta al mondo fantasy.
Artemisia Birch nasce come scrittrice nel 2008, vive in provincia di Cuneo ed è insegnante e naturopata. Appassionata di erbe officinali, di fantastico e di magia verde, con Panesi edizioni ha pubblicato la saga di Wise.

Tris-mamma a tempo pieno con la passione per la lettura, dai romanzi rosa agli storici.