
Romanzo rosa
Salani Editore
19 settembre 2023
Cartaceo, ebook
612

Madrid, un giorno d’estate come tanti. Un giorno indimenticabile per Margot che, vestito da sposa incollato addosso e Nike ai piedi, presa dall’ansia è appena fuggita da una vita perfetta. Da una casa perfetta, ma accogliente quanto la vetrina di un negozio d’arredamento. Da un lavoro perfetto nell’azienda di famiglia, l’unico contemplato fin dalla sua nascita. Da una storia perfetta, quella con Filippo, il principe dei sogni.
Finché una sera conosce David, che fa tre lavori per arrivare a fine mese, dorme sul divano di un amico perché Idoia lo ha lasciato e di perfetto non ha nulla. Ma in quel ragazzo Margot riconosce i suoi stessi occhi tristi. E se inizialmente a legarli è un rapporto di amicizia e sostegno tra anime ferite, un viaggio in Grecia, una connessione inaspettata e il sentimento puro che unisce due persone con niente in comune li costringeranno presto a ricredersi…
Elísabet Benavent torna sulla scena letteraria con un romanzo fresco e maturo al tempo stesso, che riflette con ironia e umorismo sulle imposizioni sociali, sul meccanismo di condizionamento del gruppo e sull’importanza di dar voce alle proprie esigenze, mentre esplora il significato del successo nella vita.
Un successo che – Margot lo sa bene – non sempre è sinonimo di felicità.
“Il racconto perfetto” di Elìsabet Benavent, edito Salani Editore, è una storia d’amore che scompone i cliché della tradizionale favola del principe azzurro.
La protagonista è Ana Margarita Ortega Ortiz de Zarate, conosciuta semplicemente come Margot. Suo nonno aveva fondato una rinomata catena alberghiera, di cui lei è vicepresidente. Una principessa moderna che sta per sposare il suo principe: Filippo.
“Era fisicamente perfetto, l’uomo dei sogni di tutte le donne che hanno mai sognato un uomo, e non solo per il suo fisico incredibile. Può sembrare banale, ma a farmi innamorare di lui era stato il suo sorriso. Bè, e la sua sensibilità, le sue attenzioni e il fatto che, fin dall’inizio, mi aveva sempre trattata come l’unica donna a cui era interessato sulla faccia della terra”
Filippo la faceva sentire speciale. E allora perché Margot scappò il giorno del loro matrimonio, non presentandosi nemmeno in chiesa? È così che inizia questo racconto, con la sindrome dell’impostore!
Ne avete mai sentito parlare? Questa è una delle parti più belle del romanzo, quando Margot capisce che la sua fiabesca vita, forse, è destinata a qualcun altro.
“Ma del resto, ogni azione ha le sue conseguenze. È una delle prime cose che impari da piccolo e si presuppone che la tua esistenza sarà un po’ più semplice grazie a questo insegnamento, sempre che tu abbia il buonsenso di pensare prima di agire, cosa che a me manca”
Quando tutto sembra perduto, si vorrebbe poter ritornare indietro. Solo un tempo lunghissimo, come quello dell’estate, può far comprendere se sia meglio dimenticare e ricominciare.
Una delle parti più divertenti della storia è l’uscita a tre delle sorelle Ortega. Elìsabet ha reso bene i loro differenti caratteri e il loro diverso modo di affrontare le situazioni. Durante quell’uscita, Margot conosce David, che fa contemporaneamente tre lavori per mantenersi.
“Quando fai il cameriere impari parecchio di psicologia… Ascoltiamo molte storie; a dire il vero, più di quanto ci piacerebbe… Fu quella la sensazione che mi trasmise quella ragazza. Era davvero persa” – Il racconto perfetto
Di solito, nelle fiabe, è la fanciulla meno abbiente che si innamora del ragazzo facoltoso, ma, in un “racconto perfetto”, avviene il contrario.
“La vita è capricciosa. Non c’è destino, ci sono momenti”
Durante la conferenza stampa online di presentazione del libro, l’autrice ha fatto notare le importanti tematiche affrontate nel libro.
Lo sfondo è quello del mondo globalizzato, della lotta di classe e delle pari opportunità. Di chi ha tutto e si lascia affliggere da problemi futili e di chi, trentenne, non ha ancora trovato un lavoro sicuro e remunerativo.
L’autrice ha voluto narrare la tristezza dei suoi personaggi per far sorridere il lettore. Devo dire che è riuscita nell’intento, si sorride davvero tanto!
Il suo linguaggio diretto, fin dai primi capitoli, e la sua scrittura avvolgente arrivano dritti al cuore. Inoltre, i suoi protagonisti si rivolgono direttamente ai lettori, raccontando loro le emozioni che stanno provando o i dubbi che li affliggono. Noi non possiamo che essere totalmente coinvolti dalle vicende.
“E se quest’estate la usassi per fare delle cose per te? Viaggia, divertiti, concediti qualcosa, fai un po’ la pazza”
Margot e David partono, entrambi, insieme, in Grecia per riconquistare i loro rispettivi ex. David piace a Margot – e piace anche a me! – perché fa ridere, tanto, ma fa anche riflettere. Per lui il successo non è rappresentato dai lussi, ma dalla libertà di avere il tempo di fare quello che ci piace. Fai attenzione, Margot!
“È uno di quelli che ti fanno ridere…
E allora? È positivo, no?
No – sorrise, dispiaciuta – Sono quelli che non si riescono a dimenticare”
“Un racconto perfetto” è un romanzo fresco e incantevole. Vi innamorerete dei personaggi, di tutti quanti! E sarà davvero difficile dimenticarli.
La parte più divertente da scrivere, per Elìsabet, è stata quando Margot e David iniziano ad innamorarsi, ma sono gli unici che non se ne rendono conto.
L’autrice è riuscita a farmi percepire tutta la passione che, gradualmente, nasce tra i ragazzi, quell’intesa che sembra essere perfetta. La scrittura della Benavent è vivace e spiritosa, ti obbliga ad entrare nella storia e a guardarla con gli occhi dei protagonisti.
Il romanzo è strutturato in cinquantasei capitoli e un breve epilogo. Ho apprezzato il cambio di font dei capitoli per indicare chi sta raccontando la sua versione della storia.
Alla fine, sappiamo tutti che le favole non esistono, si può solo sperare di trovare la versione migliore di se stessi.
“La vita non è un racconto ma, casomai lo fosse, immagino che non sarà mai un racconto perfetto.”
Ringrazio tantissimo la CE, Salani Editore, per avermi inviato una copia cartacea di uno dei romanzi più belli letti quest’anno.
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐

Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.