D'amore e d'Italia
romanzo storico
self published
1 maggio 2018
ebook
502
1849-1863 Firenze – Moravia – Napoli
Per la piemontese Marchesina Giovanna della Spada di Monteverde e il napoletano Principe Filippo Vattilieri di San Garlizio innamorarsi è questione di un battito di ciglia. Ma la magnifica diciassettenne fedele ai Savoia non calcola che, cadendo ai piedi di un fedele suddito del Re Borbone Ferdinando II, mette in pericolo gli ideali risorgimentali per i quali la sua famiglia ha sempre combattuto.
Intanto l’Europa è scossa da una Primavera dei popoli che vede trionfare l’Impero austriaco e la Penisola italiana è costretta a chinare la testa di fronte al colosso imperiale.
Mentre quel fascinoso sbruffone di Filippo, portavoce del sovrano del Regno delle due Sicilie nel Granducato di Toscana, è pronto a mettersi contro i Marchesi della Spada per poter sposare la sua Ninetta, un potente Duca austriaco comincia a dettare legge sulle loro vite. Il Principe di San Garlizio si ritrova costretto a scegliere tra la fedeltà al suo Re e un amore che sembra destinato a dissolversi nel nulla tra intrighi politici e allontanamenti forzati. Le loro speranze di felicità sfumano costringendoli a radicali cambiamenti.
Sullo sfondo di un’Italia risorgimentale piena di contraddizioni, un romanzo che concede la parola a chi ha perso la guerra, a chi aveva un patriottismo differente da quello italiano, a chi non voleva abbandonare la propria identità.
Quando la vita ti mette davanti a decisioni importanti…
RECENSIONE
Un nuovo romanzo storico per Pitti Duchamp ed una nuova avventura per la famiglia della Spada.
Non è semplice fare la recensione di questo romanzo dopo aver letto i precedenti della serie “D’amore d’Italia” poiché questo si discosta abbastanza per quanto riguarda il profilo della protagonista. Al centro delle vicende la marchesina Giovanna Maria Carolina della Spada, figlia di Raffaele ed Alida nonchè sorella di Sebastiano; gli eventi narrati si svolgono, nell’arco di un decennio, prevalentemente tra Impero austriaco e Napoli. Siamo negli anni del Risorgimento, e la presenza di alcune figure come il Re d’Italia o la Sovrana austriaca ci permette di determinare le coordinate storico-politiche della vicenda.
La marchesina Giovanna è una giovane ragazza che si trova a dover fare una scelta importante per il suo paese che segnerà profondamente la sua vita; non avvezza alle questioni politiche, se non per quanto sentito dire dal padre e dal fratello, dovrà sacrificarsi a causa di una grande passione. Descritta inizialmente come una bellissima ed intraprendente quindicenne, diverrà una giovane e forte donna che cambierà le sorti di Napoli. Vestiti, gioielli, stati d’animo, paure, frustrazioni, gioie ed emozioni sono tutti elementi che l’autrice utilizza per farci amare Giovanna e la sua giovinezza.
Protagonista maschile indiscusso è Filippo Vattilieri, Marchese di Fontesalata, Principe di San Garlizio. Uomo affascinante e molto ricercato sia dalle donne che dai potenti, cade immediatamente davanti al fascino di Giovanna che diverrà la sua gioia, il suo dolore ed il suo destino; personaggio immerso nell’ambiente politico del Regno delle due Sicilie, farà di tutto per obbedire al suo Re, ma sarà proprio la fedeltà ai Borbone il motivo di allontanamento da Giovanna. Anche in questo caso nulla da eccepire sulla presentazione degli eventi legati a lui e conseguentemente alla sua Napoli.
Accanto a Giovanna e Filippo altre figure si alternano e tra queste mi preme indicarvi quella del Duca Mitroslovcki. Vorrei sottolineare come, con grande astuzia e precisione nei particolari, vengano presentate ed evidenziate le diversità con il Principe Filippo; questo rende i due uomini agli antipodi caratterialmente, fisicamente oltre che ideologicamente.
Il Duca Mitroslovcki “era un uomo che aveva da poco passato la quarantina, appena più alto di lei, capelli biondi e grandi baffi della stessa tonalità.”
Il Principe Filippo “[…] era un ciclope in carne e ossa, aveva muscoli grossi e sodi, guizzanti e scolpiti, pelle liscia e ambrata,[…]”
Pitti Duchamp ci descrive minuziosamente i personaggi e gli ambienti in cui si svolgono le vicende così da farci passare con facilità da Vienna al Regno dei Borbone, dalle residenze imperiali ai bassi napoletani. In egual modo gli stati d’animo dei protagonisti sono molto realistici, i dolori e le gioie di Giovanna e Filippo provocano grandi emozioni. Non posso non segnalare il ruolo di Raffaele della Spada, in questo caso marginale ma che conserva le caratteristiche del politico piemontese che avevamo conosciuto nei libri precedenti.
La lettura è coinvolgente e lineare, i passi riguardanti il periodo storico sono abbastanza concisi, devo segnalare qualche refuso.
Due parole sulla cover: come per gli altri libri de D’amore e d’Italia anche questa volta la protagonista indiscussa è sulla copertina; insieme a Giovanna troviamo i suoi fidati Romeo e Giulietta, a lei sempre fedeli e che la tolgono dai guai più di una volta. Vi invito a notare il modo in cui è vestita la marchesa della Spada: anche il suo agghindarsi cambierà con la crescita del personaggio; non cercate né il pugnale né la perla nera, non li troverete e ne scoprirete il significato solo nel corso del romanzo.
Una lettura che affronterete in due modi differenti se avete già letto gli altri libri della serie D’amore e d’Italia o se questo è il primo. A voi la decisione di intraprendere la lettura solo di questo o se godervi anche quella dei precedenti: L’Arabesco prima e seconda parte; La Gran dama; Lupo di primavera.
AUTORE
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!