
giallo
Le Assassine Edizioni
2022
cartaceo, ebook
176

Il Procuratore muore allude a un episodio di cronaca nera che Luisa Valenzuela non cita direttamente, ma che è di dominio pubblico e ha sconvolto l'Argentina: il presunto suicidio di Aberto Nisman, celebre oppositore di Cristina Fernández de Kirchner, attuale presidente, accusata di aver coperto il coinvolgimento dell’Iran nell’attentato contro un centro ebraico a Buenos Aires nel 1994.
L’ex commissario della Polizia Federale, Santiago Masachesi, costretto al pensionamento anticipato, perché in lotta contro la corruzione, rivede dopo anni la sua fidanzata dell’adolescenza, Teldi. All’epoca condividevano insieme la passione per le letture poliziesche che spaziavano da Miss Marple a Montalbano, e proprio queste avevano spinto Masachesi a diventare investigatore, e ora tra deduzioni e intuizioni a ricostruire l’omicidio del procuratore.
Negli anni di lontananza Teldi aveva continuato a occuparsi della sua passione, la letteratura, e ora riavvicinandosi al ex poliziotto gli sottopone il suo romanzo inedito, creando una finzione dentro la finzione, con atmosfere oniriche e di realismo magico che fanno da contrappunto alle ipotesi sul delitto.
Vi piacciono i gialli che narra di fatti realmente accaduti? Ne avete mai letti? “Il procuratore muore”, edito Le assassine edizioni, scritto dall’autrice Luisa Valenzuela.
Il giallo si basa su un fatto realmente accaduto in Argentina e che ha fatto non poco scandalo all’epoca: Alberto Nisman, un celebre oppositore di Cristina Fernández de Kirchner, attuale presidentessa, si suicida. Proprio quest’ultima è stata accusata di aver coperto il coinvolgimento dell’Iran nell’attentato contro un centro ebraico a Buenos Aires nel 1994.
Santiago Masachesi, ex poliziotto in pensione anticipata, non crede molto a questo suicidio e, grazie alla ritrovata amica di letture, Teldi, inizia nuovamente a lavorare sul caso.
Analizzeranno ogni singolo dettaglio, non lasceranno nulla al caso e proveranno a comporre il puzzle per poter arrivare nuovamente all’epilogo finale.
“Si trattava di un ricordo vivo, brillante, che apportò al suo anchilosato spirito un soffio di aria calda“
Mi piacciono molto i romanzi che partono da una storia vera perché vedo come si trasforma, poi, la fantasia degli autori. Non conoscevo questo episodio di cronaca nera, forse, a causa della mia età troppo giovane.
Facendo una ricerca, ho notato che realmente il suicidio di Nisman provocò scalpore e stupore. Ho amato, in particolar modo, l’inserimento della politica all’interno di un giallo, mescolando un po’ le carte.
Un giallo che si legge molto facilmente, anche perché lo stile non è solo fluido, ma è anche caratterizzato da mistero e similitudini letterarie.
Ho notato il modo incisivo e forte di raccontare della terza età dei protagonisti; ho apprezzato l’impronta datagli e il modo in cui l’autrice li ha descritti.
“Il procuratore muore” non è solo un giallo, perché al suo interno non si trovano soltanto la riapertura del caso e la sua risoluzione, ma anche tante tematiche importanti che danno una grande spinta nella lettura.

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.