
Narrativa
YoucanPrint
gennaio 2020
cartaceo/ebook
142

Dalla prodigiosa bravura di questo brillante autore nel congiungere due epoche così distanti fra loro, e l'abilità nell'intrecciare un avvenimento reale ad un romanzo avventuroso, nasce un nuovo ed emozionante racconto colmo di trepidazione, amicizia, amore. Due giovani ragazzi, all'apparenza contrastanti, si accorgeranno di quante esperienze li accomunano.
Un lontano mistero coinvolgerà due giovani ragazzi facendoli vivere intense ed inaspettate avventure.
“Dicono che siamo capaci di perdonare tutto a noi stessi e nulla agli altri, ma ci dimentichiamo che per amare dobbiamo imparare a perdonare…”
Keegan Mason, giovane universitario di storia, fa un giorno la conoscenza di James Marshall, ricercatore dell’Università di Birmingham in Alabama.
James sta lavorando ad una interessante ricerca per un fatto avvenuto nel 1865; scoprendo che un lontano antenato del ragazzo era stato il comandante del battello la Sultana che navigava in quell’epoca sul Mississipi e che purtroppo naufragò.
Volendo individuare le cause di questo drammatico incidente che purtroppo causò numerosi morti, chiede a Keegan la sua disponibilità al fine di assisterlo in questo suo studio.
Keegan, molto incuriosito da questa insolita proposta collaborativa accetta e conosce Leonard Sullivan, un ragazzo misterioso poco più grande di lui che si unirà a loro nelle ricerche.
Leonard e Keegan, due universi finora sconosciuti, si ritrovano senza volerlo, dopo varie generazioni. Un secolare e misterioso rancore che Leonard nutre all’insaputa di Keegan rende questo racconto ancor più intrigante.
Il nobile cuore di Keegan non conosce odio o vendetta ed è sempre incline a perdonare il prossimo, vedendo in ogni persona solo il lato buono. Leonard, malgrado il risentimento verso il bel ragazzo, si accorge delle sue nobili doti e ne rimane affascinato. Forse è proprio vero che gli opposti si attraggono?
Il ritmo del racconto è molto coinvolgente fin dalle prime pagine, l’autore riesce con grande maestria ad unire un linguaggio ricercato, soprattutto nel descrivere gli stati d’animo, ad una terminologia molto scorrevole, in modo da appassionare subito il lettore.
Romanzo dal sapore avventuroso grazie all’alone di mistero che lo avvolge e un imprevedibile colpo di scena che rende l’intero racconto ulteriormente avvincente.
La narrazione è molto intensa ed esprime perfettamente ogni singola emozione di ciascun personaggio.
Tutto l’insieme è molto curato e ben armonizzato; momenti di tensione si fondono correttamente con quelli più profondi e sensibili.
Un’ottima esecuzione e un’accurata elaborazione, impreziosiscono questo romanzo, offrendo al lettore un bellissimo viaggio nei mutevoli sentimenti umani, un tuffo in un antico mistero e il piacere di assaporare la magia di questa nuova opera.
Beatrice Castelli
Cristiano Pedrini nasce negli anni Settanta. Lavora in una biblioteca della provincia di Bergamo e a causa dei suoi difetti, che lui come ogni altro essere umano ha, si considera un perfetto imperfetto… anche se qualche volta tende un po’ troppo al fatalismo. A Cristiano Pedrini piace emozionarsi e ricercare in ciò che osserva il lato migliore delle cose, che sia un libro, un film, o una canzone: una ricerca costante che oggi pare sempre più difficile da raggiungere, in un mondo in cui tutto sembra standardizzato e lascia poco spazio alla nostra umanità.
Lo scrittore spera di non perdere mai ciò che lo rende semplicemente diverso e al tempo stesso prova a infondere un poco di questa diversità nei suoi scritti.

Béatrice Castelli vive a Torino, cresciuta a Parigi fino all’età di 17 anni, coltiva sin dall’età di otto la passione per la lettura e quella della scrittura.
A dieci anni leggeva Crime et Châtiment di Dostoïevski, preso per caso dalla fornitissima biblioteca di suo padre, senza sapere ancora nulla di questo scrittore.
A 17 anni, con tutta la famiglia si stabilisce in Italia a Torino, dove dovette imparare l’italiano. Lo studio per la letteratura italiana l’appassiona in fretta, come da piccola per quella francese, iniziai così a scrivere pensieri in entrambe le lingue.
Ha frequento l’interpretariato di Torino con il desiderio di tradurre libri per la sua casa editrice preferita: l’Adelphi. Purtroppo incontra sul suo cammino molte difficoltà per arrivarci e così si ritrova a tradurre testi tecnici per nulla entusiasmanti…
L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre. Non avendo mai nessuno a chi confidare i suoi pensieri, scrive per se stessa. Ha pubblicato, per due case editrici, poesie d’amore in due diverse raccolte, una per Segnidartos l’altra per Rupe Mutevole Ed. e una favola per bambini sempre per Rupe Mutevole. In alcuni siti letterari ha pubblicato inoltre dei racconti brevi.
In questo momento ha un romanzo già ultimato nel cassetto.