
fantascienza, politica
Albatros
31 dicembre 2019
cartaceo
264

In un futuro non troppo lontano l'umanità - e precisamente quella che abita le terre a nord dell'Equatore - si trova ad assistere a un insolito e inspiegabile innalzamento delle temperature che, complice la siccità, sta mettendo a dura prova l'intero ecosistema.
Come se non bastasse, in Italia si stanno verificando strani episodi che coinvolgono le donne in procinto di partorire e che, se generalizzati, potrebbero minare dalle fondamenta la sopravvivenza della specie umana. Nella penisola, però, l'attenzione dei cittadini è rivolta alla delicata situazione politica che si sta vivendo: la tanto invocata Secessione del Nord sta per essere attuata e sta portando con sé un'ondata di rivendicazioni indipendentiste mai vista prima; non più solo le regioni, ma piccoli comuni e perfino singoli quartieri chiedono di staccarsi dal governo centrale. Al Sud questo movimento rivoluzionario è capeggiato da Lello Capitani, ex professore e giornalista, attorno al quale si raccoglie un nutrito gruppo di accoliti.
Sarà lui a muovere le fila di una trama intricata, capace di coinvolgere poteri forti e muovere straordinarie quantità di denaro, arrivando perfino a rintracciare il famigerato tesoro di Alarico...
“Il petrolio di Alarico” di Rocco Donati Alberti, edizioni Albatros, è un romanzo molto diverso da quelli a cui sono abituata.
Credo che sia la prima volta che mi trovo a leggere una storia fantapolitica che mi mette di fronte situazioni al limite del reale, si spera, e che abbia dato una versione dell’Italia e della sua popolazione davvero borderline.
In un clima davvero cupo, dove l’innalzamento delle temperature esagerato provoca un’enorme siccità, dove una patologia sconosciuta chiamata Erode crea problemi nelle gravidanze facendo morire le mamme o i nascituri, il Belpaese si trova di fronte ad una tanto attesa e agognata secessione.
“Tu sai che se l’Italia muore nasceranno dei mostri in lotta tra loro; anche qui al Nord, gli uni contro gli altri, come al tempo dei Comuni. Sarà la fine del vostro sogno di una Padania forte, saremo alla mercé del mondo che va avanti unito e spedito”
Il Nord ed il Sud stanno per dividersi, con modalità comuni, ma decisamente con scopi diversi.
Il conservatore Lello Capitani, vicino alla monarchia Borbonica, inizierà una propaganda terroristica senza neanche nascondersi troppo. Il politico nordista Calderone tirerà dalla parte opposta, senza se e senza ma. E, poi, Leo di Bello, così fiero nei suoi ideali, ma altrettanto subdolo quando si tratta di vita personale.
Un insieme di personaggi forti, con storie private decisamente contrastanti, uniti da un legame indissolubile che va oltre la fede politica: Chiara.
Chiara, infatti, figlia di Lello, moglie di Calderone ed ex amore di Leo, sta lottando per la sopravvivenza sua e della figlia che ha in grembo. Una lotta che sembrerà impari, ma che cercherà di dare un futuro ad un’Italia che si sente senza speranza.
“Nel commuoversi, quell’uomo insensibile, provò tanto amore per entrambe quelle “sue” entità, e fu disarmato dal non comprendere chi di quei due amori stesse uccidendo l’altro” – Il petrolio di Alarico
Aggiungiamo, poi, un antico tesoro del re goto Alarico, vicino Potenza, e la scelta dei candidati politici attraverso un reality show ed avremo un romanzo davvero fuori dagli schemi.
Devo ammettere che alla fine di questa lettura serrata, a tratti davvero pungente, altri quasi aggressiva, mi sono trovata a chiedermi se uno scenario così disastroso possa divenire in qualche modo reale.
Potrebbe mai tornare la monarchia in un Paese definito democratico?
Potrebbe dividersi un’Italia che passa la sua bellezza nell’unione storica, culturale ed artistica?
Rocco Donato Alberti è stato davvero visionario ed attento, proponendo questo testo così insolente. La parola secessione, negli ultimi anni, è stata talmente usata da sembrare quasi assurda; ma anche sua sorella, Roberta, lo è stata altrettanto, curando quest’opera che purtroppo è uscita postuma.
Mi fa davvero piacere poterne parlare, infatti, con lei in un’intervista in diretta, analizzare questa storia potente e questa capacità di scrittura che di sicuro terrà alta la memoria dell’autore.
Un libro che vede oltre, sperando che la sua storia rimanga una storia.
Voi amate i romanzi che propongono un futuro fortemente complicato?
O preferite quel filo di speranza che rende la lettura più leggera?

Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.