fantasy
Self-publishing
18 gennaio 2023
cartaceo
467
Nel lungo percorso della vita, ci ritroviamo dinanzi a mura alte, insormontabili, temibili. Lottare, in questo amplesso di sacrificio e incertezza diventa fondamentale per la propria sopravvivenza.
Carla, affronta la vita di petto, agguantandola con tutta la forza di cui è capace, sola, in un quadro esistenziale che la costringe a rialzarsi a ogni caduta. Non si fida di nessuno. Non ama nessuno. Ottiene un lavoro part-time per clemenza di Rita, una donna tutta d’un pezzo che gestisce la sua attività di frutta e verdura in una zona commerciale della città di Siracusa; un attività non proprio legale.
Capisce presto di condividere con un lupo una vita incatenata, affossata dal moltiplicarsi di difficoltà, priva di ogni forma di speranza per un futuro migliore. Proprio come Fenrir, un lupo che non è solo leggenda ma è il figlio di Loki, il manipolatore di verità.
Carla è il suo sangue, discendente diretta del possente lupo, l’unica in grado di liberarlo dal nastro che lo tiene rilegato, il nastro di seta, la pena inflitta da Odino che nella sua incomprensibile saggezza dichiarò ai figli di Loki un male per l’umanità.
La prima cosa che mi ha colpita di “Il Nastro di Seta” di Valeria Nitto è stata la copertina: una giovane dallo sguardo fiero e duro. Accanto a lei, un lupo maestoso. Ho iniziato la lettura molto entusiasta. Un entusiasmo che, devo ammettere, inizialmente mi è un po’ calato. Temevo fortemente in una delusione. E, invece, un susseguirsi di sorprese ha ripreso il mio umore. Concludete sempre le letture: possono stupirci, e lo testimonio!
La vita di Carla, la protagonista, non è mai stata facile. È dovuta crescere in fretta per non venire annientata dalla vita. La sua famiglia, se così si può definire, non esiste. Non ha mai ricevuto l’affetto e l’amore da parte di sua madre, morta troppo presto. Non ha un padre, o meglio, non ha un padre fisicamente presente dal momento che lui esce ed entra continuamente dalla prigione. Le rimane soltanto una zia per la quale Carla rappresenta solo un peso e un problema.
Per far fronte ai problemi economici, dati anche dal pagamento dei debiti di suo padre, è una ragazza che studia e lavora. Si è costruita una corazza indistruttibile dentro e fuori. È scostante, odia tutti, il mondo intero e soprattutto la sua città, la bellissima Siracusa, che per lei rappresenta un carcere.
“Tu sei sempre così? Pungente come un mucchio di cactus”. “Pensavo stessi dicendo, come una rosa” – Il nastro di seta
Ma questa storia parla anche di lotta fra il Bene e il Male, tra il giusto e lo sbagliato.
Carla farà degli strani sogni, molto reali. Una voce… un segreto…
A rendere la sua vita ancora più complicata vi è la comparsa di un giovane, appartenente ad una famiglia ricca, Samuele, che riuscirà a fare breccia nel suo cuore.
Le leggende nordiche sugli dei come Odino e suo figlio Loki sono la cornice entro cui si snoda la trama di “Il nastro di seta”. Le conoscete?
Non mancheranno suspense, coraggio, scelte, azioni e speranza di un futuro migliore. Oltre alla realtà criminale con cui molti giovani, come Leo, sono costretti a fare i conti pur di sopravvivere.
“Nessuno consocerà mai chi è veramente Carla. Nessuno conoscerà i miei pensieri e , cosa più importante, nessuno arriverà mai al mio cuore”
L’autrice fa conoscere al lettore ogni aspetto del carattere e della psicologia di Carla e di tutti coloro che fanno parte della sua vita, a partire dai suoi amici, da Samuele, che contribuiranno alla sua metamorfosi.