Narrativa contemporanea
Self-publishing
20 dicembre 2020
cartaceo, ebook
162
Angelo è il portiere-barista del motel "Il postiglione", uno a cui piace raccogliere storie. Un albergo a ore è solitamente il rifugio di coppie clandestine, coppie molto spesso diverse.
E può succedere che, davanti a un caffè o a una birra, i protagonisti di quelle storie ne parlino con un barista gentile e bravo ad ascoltare.
“Tutto questo per dire che, anche se spesso mi ripeto che dovrei tenermi fuori dai casini degli altri, il più delle volte non ci riesco e finisco per infilarmi anch’io, in quei casini” – Da “Il motel, il barista, gli amori” di Eugenio Bianchi.
Angelo è il barista e anche il portiere del motel “Il Postiglione”, a Rimini. Il motel è un ritrovo per coppie che vivono i loro amori in clandestinità. Al barista piace ascoltare le loro storie dolci e appassionate. Come la storia di Cesare e Graziella, che si sono incontrati in un ufficio per sbrigare delle pratiche, in seguito a vicende che hanno cambiato le loro vite.
Un incontro che ha dato loro un motivo in più per andare avanti, ma che purtroppo è osteggiato dai rispettivi figli. Ecco il motivo per cui si incontrano al motel: per ritagliarsi qualche ora d’intimità.
Conosceremo anche Paola e Salvatore. Il loro amore sboccia in una palestra, dove Paola si reca “non tanto per allenarsi”. Per lei è un modo per liberare la mente dai problemi della sua vita.
Salvatore è un ragazzo timido e riservato, ma, appena si presenta l’occasione, fa in modo di conoscere Paola. Lei è sposata e ha una figlia adolescente, quindi il loro amore deve pazientare per poter essere vissuto alla luce del sole. Se mai succederà.
Le storie che si vivono nel motel, e che il barista Angelo ci racconta, sono diverse, come quella di Elena e Teresa, oppure quella di Rolf ed Elisa, o di altre ancora. Alcune coppie vorrebbero vivere il loro amore alla luce del sole, ma non possono perché potrebbero ferire persone a loro care. Altre non hanno intenzione di essere una coppia anche al di fuori del motel. Coppie diverse, ma che hanno tanto da raccontare.
Eppure, Eugenio Bianchi non ci parla solo di amori, ma anche di amicizia, come quella nata per caso tra Pietro, giardiniere e tuttofare del motel, e Angelo. Quest’ultimo, poi, avrà anche lui una storia da raccontare, con un finale inaspettato.
“Il motel, il barista, gli amori” è un romanzo piacevole da leggere, soprattutto per il modo in cui sono raccontate le storie: una scrittura semplice, ma non banale. Ma non solo.
Anche per l’ironia usata con accortezza, senza cadere nell’ovvietà e per i dialoghi, ben costruiti.
La voce narrante è quella del barista Angelo, che ci descrive nei minimi dettagli fisici i vari personaggi, che quasi sembra di averli davanti agli occhi. Eugenio Bianchi riesce, in poche parole, a farci sentire le emozioni contrastanti dei protagonisti: il momento in cui capiscono di provare attrazione o amore l’uno verso l’altro e anche il disagio di alcuni di loro, per la segretezza dell’amore vissuto. C’è, infatti, una vena di malinconia che attraversa il romanzo quando si parla di relazioni nate nel momento sbagliato. Ma c’è anche la gioia dei lieti-fine!
Il romanzo “Il motel, il barista, gli amori” è diviso in capitoli che, a loro volta, sono suddivisi in sotto-capitoli, identificati con i nomi delle coppie.
Personalmente, questa suddivisione mi è piaciuta perché mi ha permesso di immergermi da subito nella storia, come se i protagonisti li conoscessi da un po’.
Ho assegnato cinque stelle al libro, ma, se fosse possibile, ne darei molte di più per le belle sensazioni che ho provato nel leggerlo.
Vi piacciono i romanzi che parlano di amori insoliti?
E cosa ne pensate dei romanzi corali?
Buona lettura