
romanzo contemporaneo
Infinito Edizioni
25 ottobre 2024
Cartaceo, ebook
108

Fabio e Alis gestiscono il bar del Conte nei pressi di ponte Sisto, dove ogni mattina si recano per donare ai senzatetto i cornetti del giorno prima e un bicchiere di latte caldo.
Il loro spendersi per il prossimo non finisce lì, poiché a volte si fanno carico dei problemi delle persone che sfamano. Succede così con Juana, una ragazza dominicana vittima di violenza domestica da parte di un uomo imbrancato con un potente locale in procinto di candidarsi alle elezioni amministrative.
Fabio e Alis rischiano di perdere tutto e devono ricorrere al sostegno dei loro amici Nicola, Gianluca e Simone e del misterioso Gman per uscire da una brutta situazione e fare, forse, scacco matto.
“…anche una farfalla, se le blocchi le ali, può arrivare a mordere”. “Il morso della farfalla” di Maurizio Milazzo è un romanzo di solidarietà e umanità. Una coppia di baristi offre un piccolo conforto a clienti bisognosi, sotto forma di cornetti e caffè gratuiti. I due aiutano donne vittime di violenza a denunciare i loro aguzzini, indirizzandole verso un apposito centro in loro difesa. Una di esse è Juana, giovane dominicana maltrattata dal compagno e senza documenti o risparmi per potersene andare. L’uomo è uno dei collaboratori di una persona influente, candidata alle elezioni amministrative. La loro vendetta ricadrà proprio sui giovani e generosi baristi. Riusciranno a sconfiggere la crudeltà dei due uomini e a salvare la povera Juana?
“Quegli esseri straordinari si difendevano con la bellezza. Era il loro modo di proteggersi. Il morso della bellezza era il più forte tra tutti quelli di ogni altro animale perché era l’unico a essere contagioso e non scatenava una reazione violenta”
Juana è una ragazza dominicana. Al suo paese era rimasta sola, povera e indifesa. La benefattrice dell’orfanotrofio dove risiedeva, una donna generosa e coraggiosa, era morta, vittima di un agguato, e la bambina si era ritrovata in balìa del proprio destino. Una volta cresciuta, credendo in un lavoro onesto, era stata costretta a prostituirsi in un hotel. Nonostante ciò, si era mantenuta integra moralmente, non aveva mai voluto ingannare alcun cliente e sognava una vita diversa.
Riccardo era uno degli avventori dell’hotel dove la ragazza lavorava. Un uomo rozzo, bugiardo e prevaricatore. Una persona senza scrupoli, che desiderava solo sfruttarla, facendone una sua personale domestica e capro espiatorio per ogni propria frustrazione. Ma di fronte a lei si era mostrato gentile, premuroso e le aveva prospettato una vita agiata in Italia, dove sarebbe stata da lui amata e rispettata. E la ragazza l’aveva seguito fiduciosa, si era ritrovata a vivere in un modesto appartamento con un mostro. Riccardo si divertiva a vessarla, umiliarla inducendola a pensare di non valere nulla.
“Come la farfalla, era dovuta essere bruco e ora crisalide, rannicchiata su quel divano in attesa della rinascita” – Il morso della farfalla
Alis e Fabio sono una giovane coppia di baristi. Lei, un tempo, è stata vittima di violenza. Grazie all’aiuto di Fabio e a quello degli operatori del centro antiviolenza, è riuscita ad uscirne, ricostruendosi una vita dignitosa e felice. È molto grata alla sua buona sorte quindi, insieme a Fabio, si adoperano per aiutare altre donne come lei. Fabio è il suo compagno, il suo porto sicuro, un uomo forte e affidabile.
Il linguaggio narrativo è semplice, scorrevole e lo stile fluido. Si tratta di una storia breve, che si può leggere in qualche ora.
L’ambientazione è la Roma contemporanea, raccontata in tutta la sua bellezza, ma senza trascurare coloro che sono considerati “gli ultimi” e che sono presenti in tutte le città del mondo. Da una parte vi è l’opulenza di questa meravigliosa città, fatta di tanta storia e altrettanti svaghi, dall’altra tutti coloro che ne sono esclusi.
“Si deve poter fare qualcosa. Nessuno dovrebbe vivere in questa condizione“
I capitoli sono brevi, e iniziano con illustrazioni in bianco e nero assai gradevoli da guardare. I disegni sono realizzati attraverso uno stile realistico sia nel rappresentare i luoghi che animali e persone. Le immagini di queste ultime sono dotate di tale espressività da sembrare fotografie.
Prima di “Il morso della farfalla”, l’autore ha scritto un prequel, riferito probabilmente alla storia dei due baristi, protagonisti di questa storia. La giovane Alis, infatti, faceva riferimenti alla sua precedente esperienza di donna vittima di violenza, probabilmente al centro del precedente romanzo. Questo ha acceso in me la curiosità di recuperarlo poiché i due baristi sono i personaggi più belli della trama.
Questa non è solo una storia di violenza sulle donne, è una storia di profonda umanità oltre che di amicizia, solidarietà e di rinascita. Come dice Edy Angelillo nella prefazione, è un libro intriso di empatia e amore in un mondo dove regna l’egoismo e ognuno pensa ai fatti propri, ignorando volutamente tutta la sofferenza che c’è al di fuori. Il messaggio che si può cogliere è che nel momento in cui il coraggio e la consapevolezza del proprio valore, hanno la meglio sulla paura, si aprono le porte verso una vita migliore. È pur vero che il cambiamento deve partire da noi stessi, ma è altrettanto vero che nessuno si può salvare da solo.
“Siamo all’interno di un contenitore che ci ha dato la sua forma: possiamo cambiarla solo uscendo dal contenitore”
Vi interessano le tematiche di questo tipo?
5 stelle 🌟🌟🌟🌟🌟