
Giallo
Newton Compton
6 agosto 2020
cartaceo, ebook
256

Mentre sono impegnati con l'inventario della loro libreria, in un novembre piovoso e freddo, Ettore Misericordia e Fango vengono chiamati dall'ispettore Ceratti. Una cartomante è stata uccisa in piena notte nel suo appartamento in piazza Vittorio.
La dinamica dell'omicidio è piuttosto strana, perché la vittima è stata ferita a morte con un compasso, noto simbolo massonico. Per aiutare Ceratti a risolvere il caso, il libraio-detective e il suo fido assistente, tra sorprese e colpi di scena, si dovranno confrontare con le ombre e i segreti della vittima.
Nel corso di una lunga e ingarbugliata indagine nella Roma magica ed esoterica, Misericordia dovrà districarsi tra indizi e sospettati, scavando nei segreti della Casa delle Civette di Villa Torlonia: luogo depositario di un misterioso enigma legato al principe Giovanni Torlonia, vecchio e bizzarro inquilino che la abitò nei primi del Novecento, e ad altri due inquietanti personaggi, il sensitivo Gustavo Rol e Benito Mussolini...
“Lo odio.
Sì, è vero, succede solo una volta l’anno, ma puntualmente mi mette in agitazione.
E non è certo per la fatica, in fin dei conti fa parte del mio lavoro.
Più che altro mi viene l’ansia perché con Misericordia non si può mai stare tranquilli, non fissa mai un periodo dell’anno in cui so che lo devo fare (anzi, per essere precisi, che lo “dobbiamo” fare) così posso organizzarmi mentalmente”
Nuova opera dei fratelli Morini e nuovo caso per Ettore Misericordia, “Il mistero della Casa delle Civette” (dopo “Nero Caravaggio”, “Rosso Barocco” e “Il Giallo di Ponte Sisto”), che ci regalano un nuovo romanzo con una trama curiosa, intrigante e ricca di esoterismo.
Misericordia e Fango, suo fedele collaboratore nella gestione della libreria, sono alle prese con un’omicidio. I due devono scavare nei segreti della Casa delle Civette di Villa Torlonia. Un luogo misterioso dove il principe Giovanni Torlonia, un vecchio e strano inquilino, soggiornò nei primi del Novecento, e dove altri due personaggi “particolari”, il sensitivo Gustavo Rol e Benito Mussolini trascorsero alcuni periodi della loro vita.
La scrittura è frizzante e fluida. Le numerose descrizioni di Roma alternate a dialoghi vivaci e “reali” coinvolgono il lettore in un racconto pulito, semplice e senza violenza (anche l’omicidio è raccontato in modo molto soft) rendendolo adatto a un pubblico molto ampio.
I personaggi sono ben caratterizzati. Ciascuno presenta un piccolo tic o vezzo che li rende veri e soprattutto simpatici. Oltre alle figure inventate compaiono alcune persone realmente esistite, famose ai più, delle quali verranno narrate alcune curiosità.
“Il loro rapporto è un vero e proprio rebus che ancora oggi, dopo anni, non riesco a decifrare; dovrei essere una civetta con il dono della chiaroveggenza per capirci qualcosa…
Ogni volta che li vedo insieme si liberano nell’aria onde di elettricità di segno opposto, si attraggono e si respingono nel momento stesso in cui scatta il contatto.
Va a finire sempre così e spesso mi sono trovato in mezzo a un vortice di battute, provocazioni, recriminazioni e accuse reciproche.”
L’omicidio parrebbe di facile risoluzione. Molti indizi guidano i nostri “investigatori” tra persone particolari dedite a sedute spiritiche e lettura dei tarocchi che potrebbero avere un movente, ma del colpevole sembra non esserci traccia.
Tra i personaggi “stravaganti incontriamo Greta Falconieri, un’anziana vicina di casa della vittima che ora vive in ristrettezze ma che in passato è stata una nota cantante d’opera, oppure il mago Paradisi, ormai in declino, e l’eccentrico signor Chatelet, affezionato frequentatore della vittima per la lettura delle carte.
La trama è molto scorrevole, ogni pagina è intrisa di magia e mistero e nulla lascia intendere chi potrebbe essere l’assassino.
Una volta che Misericordia ha risolto l’omicidio, gli autori ci rivelano le soluzioni dei piccoli misteri rimasti in sospeso.
Ho divorato il romanzo in poche ore ore in quanto la simpatia dei protagonisti, la curiosità di scoprire il colpevole e i vari misteri celati dietro l’assassinio di Veronica Diamanti mi hanno tenuta incollata alle pagine sino alla fine.
“Incredibile. Quello che ci aveva raccontato il conte era incredibile, ma ormai, perso e immerso in quel mood assurdo da giorni, neanche mi aveva stupito più di tanto.
Ormai, in quei giorni, l’anormalità era la nostra normalità, lo straordinario era diventato ordinario.”
Gli autori
I fratelli Max e Francesco Morini sono autori teatrali e televisivi, dirigono la Scuola di Scrittura Pensieri e Parole di Roma. I loro romanzi nascono dalla volontà di unire due grandi passioni: quella per i romanzi polizieschi e quella per la loro città, Roma. La Newton Compton ha pubblicato Nero Caravaggio, Rosso Barocco, Il giallo di Ponte Sisto e Il mistero della casa delle civette.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.