horror
Risguardi Editore
marzo 2020
cartaceo
126
Il 30 settembre 1963, in un piccolo paese di collina, durante una serata di festa, alla vigilia del suo primo giorno di scuola, Marina, una bimba bellissima, muore improvvisamente, gettando nello sconforto la sua famiglia. Quarant'anni dopo, alla mezzanotte di quello stesso giorno,il suono di un campanello rompe il silenzio della casa nelle quale aveva abitato...
30 settembre 1963.
Paese collinare di nemmeno diecimila persone.
Una famiglia esemplare, benestante, papà Giovanni, mamma Maria, la sorella maggiore Luisa e la piccola Marina.
Una grande villa costruita vicino al piccolo cimitero, dove riposano tutti gli abitanti passati a miglior vita di questo piccolo paese, dove riposano anche gli antenati di questa famiglia, la famiglia Ghetti.
Dopo la guerra si è unita a loro anche la sorella minore della mamma, Liliana, una giovane zia, e tutto sembra perfetto, tutto sembra filare nella normalità di una vita agiata.
Marina, sei anni, lunghi boccoli biondi e sguardo profondo, vanitosa ed allegra, la piccola di casa, l’orgoglio di tutti, è super felice per l’imminente inizio della scuola, e cosa c’è di meglio di un brindisi per augurarle buona fortuna?
E mentre papà brinda, e mentre le donne parlano felici, la piccola si mette una mano alla gola, sgrana gli occhi e cade a terra, un attimo, un secondo, e tutto è perduto, tutto si rompe.
Quella bellissima bambina lascia il posto ad un corpo pallido, senza vita, senza speranza.
La famiglia perfetta si logora, e quando quarant’anni dopo bussa alla porta una strana bambina, e quando Luisa e la zia, ormai sole ma ancora legate ad un passato mai affrontato, se la trovano davanti, iniziano a porgersi domande sulla morte, sulla resurrezione e su tutto quello che la religione ha insegnato loro.
Nel buio di quella notte, illuminata da una mezza luna contornata da piccole nubi, la piccola sagoma prese forma, gli occhi si aprirono di scatto e mostrarono l’azzurro dell’iride, che racchiudeva il grigio profondo di strane fulgide pupille. Si trattava di una bambina, che indossava il vestitino bianco di pizzo, con il quale era stata sepolta, la testa coperta da capelli ispidi e radi, che un tempo dovevano essere stati biondi e abbondanti.
Il mistero della bambina risorta è un horror che lascia spazio a domande che spesso ci siamo ripetuti ma che difficilmente hanno trovato risposta.
La storia ti pone di fronte a riflessioni che toccano i tasti della paura, dell’incertezza, della tenerezza e perché no, della teologia.
Può tornare una persona morta quarant’anni prima?
Può essere un miracolo?
Può essere opera del demonio?
Questo mi sono chiesta leggendo , e credo che questo si chiederà il lettore.
A tratti si toccano le basi di un horror degno delle notti più spaventose, a tratti si toccano temi spirituali e di vita dopo la morte ed a tratti diventa un libro che tratta di una famiglia che stenta a riprendersi dopo una grande ed inaspettata tragedia.
Le descrizioni approfondite delle sensazioni, la scrittura scorrevole e la forma perfetta rendono “il mistero della bambina risorta” un’ opera ben fatta che non ti fa alzare gli occhi fino a quando non arrivi all’ultima pagina, e, anche quando ci arrivi, ti lascia con l’amaro in bocca e ti viene voglia di ricominciare a leggere per capire meglio.
L’autore è riuscito a giocare molto bene con i protagonisti ed ha avuto la capacità di rappresentarli diversi e con pensieri diversi, e così chi legge può ritrovarsi in almeno uno di loro.
Non mi sorprenderei di vedere il mistero della bambina risorta nello scaffale centrale di un libreria di centro città.
Vincenzo Malavolti, laureato in economia e commercio, manager commerciale nel settore di beni di largo consumo, fra il 2003 ed il 2005 pubblica quattro romanzi, mostrando un’incredibile capacita nell’imbastire storie che spaziano su terreni diversi, ma con predilezione alla tematica storica.
Poi è arrivato Mallory, le sue gatte, il suo drink… Vincenzo Malavolti con lo pseudonimo di Vincent W. Mallory, ha pubblicato un thriller dal titolo “Rosso Peonia” (Lampi di stampa Editore).
Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.
a questo punto bisogna solo comprarlo e leggerlo. Merita di essere al centro di ogni libreria, veramente