
romanzo contemporaneo
Transeuropa Edizioni
18 gennaio 2024
Cartaceo
182

Nel cuore di questo romanzo, un misterioso libriccino, custode di sentimenti e speranze, cambierà destini e svelerà segreti sepolti.
In questa storia di amicizia, resilienza e rinascita, i personaggi, attraverso quel manoscritto, troveranno la chiave per liberare il loro potenziale e scopriranno che l’amore può essere il faro nelle notti buie anche per le anime più tormentate.
“Il libriccino ingiallito” è un romanzo di Filomena Arienzo, edito Transeuropa Edizioni.
“Un uomo si era trovato tra le mani, assolutamente per caso, mentre riordinava cercando qualcosa nella soffitta della sua famiglia, queste pagine scritte a penna, la cui scrittura sembrava essere quella di sua madre. Erano tantissime, come se avessero dovuto, tutte insieme, comporre un libro… c’era finanche un titolo, “Le pugnalate del silenzio”
Filomena racconta una storia insita in un’altra storia.
È stupito l’uomo che ritrova quelle pagine contenenti frammenti di vita matrimoniale della madre. Tanti dubbi, tante domande si affollano nella sua mente attraverso le riflessioni della donna.
“Non saprò mai che cosa debba fare un marito, ma so benissimo quello che non dovrebbe fare”
Voleva forse pubblicarle o erano solo una sorta di diario?
Il libro di Filomena Arienzo si compone di ventisei capitoli. Con il secondo, l’autrice fa fare al lettore un salto temporale di dieci anni.
Conosciamo così Lilian, di madre italiana e di padre americano. Una ragazza di cuore, generosa, sempre pronta ad aiutare gli altri.
“Questo le aveva provocato non poche delusioni, a cominciare dalle amicizie, che non erano mai state di quelle vere ma più delle semplici conoscenze, a volte persino interessate a ricevere da lei solo dei favori”
Era un giorno importante per Lilian: apriva la sua associazione per aiutare tutti coloro che ne avessero avuto bisogno. Inaspettatamente nella sua vita arrivano due nuove amiche: una signora anziana, Loretta, e una giovane madre, Luisa.
“Aveva forse trovato finalmente delle persone con le quali condividere il suo altruismo”
All’interno di uno scatolone trova un libriccino ingiallito custodito in una cartelletta.
“Nello sfogliarlo, lasciando scorrere le pagine dall’inizio alla fine, le balzò agli occhi qualcosa che, pur non sapendo bene che cosa fosse, la incuriosì a tal punto da spingerla a iniziare la lettura, che probabilmente l’avrebbe condotta a scoprire l’identità dell’autore” – Il libriccino ingiallito
Una sera Lilian, che era sempre buona e generosa, commette una leggerezza e perde l’amicizia di Loretta.
Imprevedibilmente anche Luisa smette di frequentare l’associazione.
La perdita delle nuove amicizie, sulle quali pensava di poter contare, fa cadere la ragazza nello sconforto. Insieme alle amicizie, perde anche interesse per il suo progetto. Solo quel libriccino sembra conferirle un po’ di ottimismo e ad aiutarla a intraprendere una nuova missione.
La storia di Lilian si alterna a quella della protagonista del diario ritrovato, la quale racconta di suo marito con il quale “non c’era più niente da tempo” e di un amore adolescenziale che le viene in sogno.
L’intento dell’autrice del Libriccino è quello di confessare al suo amore segreto che è proprio lui il protagonista del suo romanzo.
Lilian inizia a scorgere una similitudine con la sua situazione.
“Anche lei, infatti, era innamorata, da quando era poco più che una bambina, di un ragazzo al quale non aveva mai avuto il coraggio di confessare o almeno di fargli capire i suoi sentimenti. E se fosse successo anche a lei di provare tutti questi rimpianti a distanza di anni?”
Nella seconda parte del racconto sembra identificarsi meglio Luisa. La vita matrimoniale dell’autrice pare rispecchiare la sua vita coniugale. Viene trattato il tema della sottomissione e della riverenza della moglie nei confronti del marito. Al fine di evitare litigi e offese, la donna pensava ad adempiere da sola ad ogni incombenza familiare.
C’era un mistero dietro quel Libriccino ingiallito.
“Da quelle pagine venivano fuori emozioni vere, che erano state riposte lì per essere conservate dopo che erano state tenute nascoste per almeno un trentennio…
Quella donna, in quei fogli, aveva trovato il modo di sfogarsi”
A volte la vita, inspiegabilmente, si capovolge. Conosciamo la protagonista solo a metà libro, attraverso le pagine di quel manoscritto, dalle quali emergono inquietudine e disillusione.
Soprattutto è evidente la sua solitudine.
È una storia che parla di indifferenza e di violenza psicologica, ma anche di resilienza e di rinascita.
“Perché mi ostinavo a rimanere con una persona che non mi amava? Perché stavo ancora con un uomo che mi faceva solo soffrire, che non mi dava quello di cui avevo bisogno, quello che avevo sempre cercato?”
“Il libriccino ingiallito” è un racconto che si sviluppa lentamente, in una dimensione quasi onirica, e che pone il lettore dinanzi a tante riflessioni.
Ringrazio l’autrice, Filomena Arienzo, per avermi inviato una copia cartacea del suo romanzo.
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐

Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.