L'Allieva
Giallo
Longanesi
15 ottobre 2018
eBook e Cartaceo
299
Alice Allevi, finalmente specialista in Medicina legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l'affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell'Istituto di Medicina legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola. Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un'autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco del cadavere. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L'ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi...
#AliceIsBack
RECENSIONE
#AliceIsBack è l’hashtag che usa Alessia Gazzola per promuovere i suoi romanzi della serie “L’allieva” e purtroppo questa volta ci tocca aggiungere “#forTheLastTime” almeno per un po’ di tempo. Alessia Gazzola ha deciso che questo sarebbe stato l’ultimo romanzo della serie e di volersi concentrare su altre storie e altri personaggi. Per chi ha amato la storia del medico legale pasticciona, eternamente indecisa e affetta dalla sindrome da cuore in sospeso. Dopo la campagna mediatica che ha preceduto il lancio del romanzo sapevo già che questa sarebbe stata l’ultima avventura di Alice e ho iniziato a leggere il romanzo con l’aspettativa alta di chi si appresta a concludere un lungo viaggio durato la bellezza di otto romanzi e posso dire che, nonostante le critiche lette in giro per il web, la Gazzola non ha tradito le mie aspettative.
Alice è stata trasferita dopo la richiesta fatta alla terribile Wally a causa del suo rapporto tormentato con il dottorino (CC per gli amici di Alice), salvo pentirsene amaramente prima ancora che il romanzo precedente finisse. Il risultato è l’esilio tutt’altro che volontario in “Regione Sibera”, il quartiere di Dodossola dove ha sede l’istituto di medicina legale. Un posto sperduto, freddo e in cui Alice proverà ad ambientarsi, e in cui, tanto per cambiare, combinerà un guaio dopo l’altro.
Come abbondantemente preannunciato, il romanzo cerca di tirare i fili alle storie raccontate dalla Gazzola nel corso di questi otto anni, ma, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, non chiude completamente le porte ad un ritorno in grande stile di Alice in futuro grazie ad un finale che non proprio aperto, lo possiamo definire quantomeno socchiuso. Quindi cari lettori, se vi aspettate il classico “e vissero tutti felici e contenti”, leggete qualcos’altro, perché potreste rimanere delusi, ma immagino che gli amici di Alice questo lo abbiano immaginato prima ancora che il libro uscisse.
Nei libri della Gazzola c’è sempre stato un ottimo bilanciamento tra il giallo e il rosa, tra il bianco e il nero e quest’ultimo capitolo non fa eccezione. Il caso del giorno è un furto che non ha nulla da invidiare alle avventure di Arsène Lupin, stesso nome del cadavere che da il là alle indagini e il cui riferimento al ladro gentiluomo per eccellenza sembra tutt’altro che casuale.
Alice non è sola nella indagini, trova un affascinante e burbero PM e un capo che, al contrario di ciò che succede in Istituto a Roma, la supporta e le da fiducia. E Claudio? Beh, la loro vicenda prosegue dal punto in cui l’avevamo lasciata in Arabesque (ricordate il viaggio all’Ikea?). Lui va a trovarla spesso a Domodossola e le cose sembrano andare per il verso giusto, ma… beh, non vi svelo ovviamente il finale, ma sappiate che vi toccherà tribolare insieme ad Alice per tutta la durata del romanzo.
Il ladro gentiluomo è una lettura semplice e interessante, capace di tenere il lettore appiccicato alle pagine per ore ed ore. Alice sta crescendo, ma non ha perso l’abitudine di combinare guai e così piangeremo e rideremo insieme a lei e pagina dopo pagine inizieremo a pensare a quanto ci mancherà questa pasticciona con il camice bianco capace di combinare un gaio dopo l’altro, ma allo stesso tempo in possesso di un intuito formidabile e delle capacità deduttive fuori dal comune.
Simpatici e divertenti anche i piccoli riferimenti alla Fiction Rai tratta dagli stessi romanzi come la battuta della padrona di casa di Alice a Domodossola che dice a Claudio è somiglia tantissimo all’attore Lino Guanciale. Ammetto di aver sorriso alla cosa, ma ammetto anche che prima che L’allieva sbarcasse in tv, immaginavo Claudio Conforti in maniera completamente diversa e forse avrei preferito che i due mondi rimanessero separati, così come lo sono a livello narrativo (Qualcuno ha detto Einardi chi?).
In conclusione, il Ladro gentiluomo è una lettura obbligata per i fan di Alice e della Gazzola in attesa di nuove avventure e nuovi personaggi nella speranza che la nuova “Alice” possa avere la forza della sua predecessora e la verve di ogni nuovo inizio.
Grazie Alessia per questi 8 meravigliosi anni.
AUTRICE
Alessia Gazzola
Alessia Gazzola (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Non è la fine del mondo (2016), Un po’ di follia in primavera (2016) e Arabesque (2017). Dai romanzi della serie L’allieva, tradotti in numerose lingue, è tratta la serie TV di successo in onda su RaiUno con Alessandra Mastronardi nei panni di Alice Allevi e Lino Guanciale nel ruolo di Claudio Conforti. Collabora con i supplementi culturali di La Stampa e del Corriere della sera. Vive a Verona con il marito e le due figlie.
Gianni Mazza è nato nel 1981 a Ragusa, dove vive e lavora attualmente. Nonostante la sua formazione prettamente scientifico/informatica, si è dedicato alla scrittura e alla recitazione teatrale. Autore di poesie, racconti e sceneggiature, ha pubblicato il suo primo romanzo, Luda, nell’estate del 2015. La bestia di Brixton è il suo secondo romanzo.