
Thriller
Newton Compton
28 ottobre 2021
cartaceo, ebook
320

L'ispettore James Walker è pronto per un sereno Natale in famiglia nel tranquillo villaggio di Kikby Abbey. Trasferitosi da Londra di recente, per sfuggire alla vendetta del capo di una gang che ha arrestato, tutto ciò che cerca è quiete e riposo.
Ma quando, a nove giorni da Natale, apre un pacchetto trovato inaspettatamente davanti alla sua porta, si rende conto che i suoi piani sono destinati a saltare. Dentro il pacchetto, infatti, c'è una lettera con una macabra promessa: "Dodici giorni, dodici omicidi".
E dopo poche ore la polizia trova il primo cadavere, mezzo congelato nella neve. Mentre le bufere si fanno più intense, il panico si diffonde nel sempre più isolato villaggio della Cumbria: tra la gente si nasconde un assassino e, con undici vittime annunciate, chiunque potrebbe essere il prossimo...
Riuscirà James a fermare il killer prima che colpisca di nuovo?
“Dodici omicidi. Dodici vittime.
E tutte si meritano ciò che sta per capitargli”
Il Killer di Natale
James Walker è un poliziotto londinese. Per motivi di sicurezza, è costretto a lasciare la capitale insieme alla moglie Annie. Essi sono stati minacciati da un pregiudicato, arrestato da lui e rimesso in libertà. Si trasferiscono, quindi, nella casa che Annie ha ereditato dai genitori, in Cumbria. Per loro si prospetta una vita tranquilla in una piccola comunità rurale, lontana dal caos e dalle insidie della città. Questo fino a quando James non riceve un inquietante avvertimento: dodici sono i giorni a Natale, dodici saranno gli omicidi. Dopo il ritrovamento del primo cadavere, toccherà a James fermare questa serie spietata di morte per mano dello stesso killer.
“Era frustrato dalla mancanza di progressi nell’indagine e scioccato dalla velocità con cui le cose precipitavano. Due omicidi in due giorni” – Il killer di Natale
James ed Annie formano una coppia ben assortita e felice. Lui è un agente di polizia piuttosto conosciuto grazie ad alcuni arresti importanti nella capitale inglese; è molto stimato ed apprezzato nel suo ambiente, grazie al suo intuito e alla sua abilità. È un uomo coraggioso e sicuro si sé; si dimostra protettivo ed affettuoso nei confronti della moglie Annie. Per lei, è pronto a rinunciare alla vita cittadina e a fare una passo indietro nella sua carriera, accettando di trasferirsi in campagna.
Annie è un’insegante. Non è ancora riuscita a realizzare il suo sogno di diventare madre, questo è il suo cruccio più grande. È una donna dolce ed emotiva; è cresciuta in una piccola comunità nel nord dell’Inghilterra, dove desidera formare una famiglia e crescere i propri figli con James. È molto legata a lui, é orfana e figlia unica; il marito rappresenta il suo porto sicuro. Non è però stata del tutto sincera con lui…
“Anni prima si erano ripromessi che sarebbero stati sinceri in merito al loro passato. Ma lei non lo era stata, almeno non del tutto, e adesso si sentiva in colpa” – Il killer di Natale
Il linguaggio narrativo è semplice, uno stile piuttosto essenziale e asciutto. Le parti introspettive sono scarse e le citazioni significative si estrapolano con difficoltà.
La narrazione si sviluppa attraverso la descrizione dei fatti e dialoghi ad essi relativi. Sono invece apprezzabili le parti illustrative del contesto paesaggistico, molto suggestivo. L’Inghilterra del nord con le sue copiose nevicate prenatalizie costituiscono una piacevole cornice, in contrasto con la spietatezza del tema. L’uomo si mette al di sopra dei propri simili e diventa un giustiziere, secondo il proprio discernimento e la propria personale concezione di integrità morale. Il ritmo narrativo è piuttosto rapido, la suspense caratterizza il romanzo solo fino alla prima metà. Il seguito è piuttosto prevedibile.
Una lettura molto scorrevole caratterizzata da una bella ambientazione: la campagna inglese durante il periodo natalizio. Neve, canti, recite a tema e preparativi, il tutto interrotto bruscamente da un serial killer che terrorizza l’intera comunità. L’atmosfera di festa si mescola alla paura, alla diffidenza e all’orrore.
Una trama non molto originale. Un finale scontato, che si intuisce con un certo anticipo. Nessun particolare colpo di scena; o meglio, si notano diversi tentativi in questo senso ma, a mio avviso, non troppo riusciti. Il segreto di Annie è abbastanza ovvio, così come l’identità dell’omicida. Una lettura fluida, nel complesso non spiacevole, ma non particolarmente avvincente.
Quando leggete un thriller e indovinate l’identità dell’assassino in netto anticipo sul finale, come vi sentite? Soddisfatte del vostro intuito? Oppure deluse per la scarsa prevedibilità dell’epilogo?