Romanzo
Leggereditore
26 settembre 2018
e-book e cartaceo
Stella si è trasferita da Firenze a Roma per dimenticare il suo ex e aprire una libreria galleggiante sul Tevere specializzata in arte culinaria: Il sapore dei libri. Proprio dalla fusione di queste passioni è nato «Florario rock», il ricettario che Stella ha firmato con lo pseudonimo Josephine Alcott, best-seller e caso editoriale dell'anno. Per superare il divorzio, Gabriele ha deciso di trasferirsi da New York a Roma, dove gestisce una società di format TV e si dedica alla sua passione segreta: la cucina. Il giorno in cui si imbatte nella lettura di «Florario rock», gli eventi prendono una piega inattesa. Ne è talmente entusiasta da scrivere all'autrice dando inizio a una fitta corrispondenza. Ma il giorno in cui organizza un evento per incontrare l'acclamata scrittrice, Gabriele scoprirà che non esiste alcuna Josephine Alcott...
Su questa Terra, schiacciata dal caos e dalla noncuranza, non c’è niente di più saggio, doloroso e di miracolosamente salvifico se non accettare le emozioni che verranno, la tenerezza e la memoria che siamo. […] Solo così potremo cadere magicamente nella grazia, nonché assaporare l’intimo piacere di ciò che straripa dai bordi della nostra anima.
Il gusto speziato dell’amore un bel romanzo, che si legge con facilità e con la voglia di scoprire cosa ci potrà insegnare Josephine Alcott pseudonimo di Stella la nostra protagonista. Ben ritmato e senza troppi fronzoli in trecento pagine ritroviamo momenti di sconforto e altri pieni di energia di vari personaggi che ruotano attorno alla vita di Stella: chi per caso, chi da sempre, chi per necessità, chi per convenienza. Tutti intrecciati tra loro da sentimenti più o meno positivi e più o meno espressi.
Stella è giovane e piena di idee, vorrebbe fare la scrittrice, ma ama cucinare e l’amore per la cucina deriva dal rapporto che aveva con la nonna che molto le aveva insegnato, soprattutto l’utilizzo delle spezie e l’abbinamento di una canzone ad ogni piatto perchè cucinare è un atto d’amore soprattutto verso se stessi. Descritta fisicamente come una persona non appariscente e che non segue la moda è il giusto contrappeso per le donne che incontrerà nel periodo di lavoro alla Dream Atlas. La giovane è alle prese con una sorella un po’ sbadata con la quale gestisce una libreria e Maria, figura che riconosceremo come fondamentale nella sua vita solo verso l’epilogo del romanzo.
Accanto a lei, come coprotagonista, il bel tenebroso Gabriele. Prima si scontreranno, poi si incontreranno per caso e infine diverranno colleghi di lavoro; si perderanno e si ritroveranno. Lui si troverà tra le mani Florario Rock, il libro scritto come Josephine Alcott da Stella e da cui trarrà ispirazione per una sfolta nella sua vita.
Stella era uscita dal cinema ancora un po’ scombussolata e aveva passeggiato per le vie di Roma, per far scemare l’elettricità che sentiva dentro di sé, dato che non si aspettava di incontrare Gabriele.
Lui potrete quasi disegnarlo per come l’autrice lo descrive bene, ma ne potrete individuare soprattutto i tratti caratteriali e questo è un punto a favore del romanzo, non sempre quando il personaggio maschile è stereotipato come bello e accattivante viene anche analizzato profondamente. Anche lui amante del cibo come unico vero ricordo della madre ha come sogno aprire un ristorante e sarà in questa occasione che qualcosa cambierà definitivamente nel loro rapporto.
[…] sapeva che il destino era imprevedibile, e che talvolta compiere fratture nette serviva soltanto a rimettere in moto il meccanismo inceppato del cuore, perché se si lasciavano le cose in disordine o se non le si mettevano mai a posto, alla fine tornavano a fare male.
Ma non finisce qui perchè non solo Stella è Josephine, ma Gabriele è Howl; sarà il rapporto virtuale tra i due a divertirvi di più durante la lettura e non vedrete l’ora di provare a fare tutte le ricette che si scambieranno, infatti alla fine del romanzo troverete una serie di manicaretti tra quelli che Jo e Howl si scrivono via mail. Due protagonisti ma quattro punti di vista a indicare come attraverso lo schermo di un pc si possa decidere di essere qualcun altro o rqaccontare solo qualcosa di se.
Volevo dire due parole sul personaggio di Carla, non facile riuscire a descrivere una giovane con seri problemi psichici senza cadere nel ridicolo o nel melodrammatico, anche in questo caso Silvia Casini è stata veramente brava, è riuscita a caratterizzare la giovane manager senza cadere nella trappola dell’esagerazione o del già detto.
Silvia Casini
Silvia Casini dopo aver conseguito una laurea breve in interpretariato e traduzione, si laurea in Lingue e Letterature straniere per poi conseguire a Cambridge un Business English Certificate e studiare Comunicazione integrata. Dopo varie collaborazioni sia all’estero che in Italia, attualmente si occupa di critica cinematografica e collabora con diversi siti e testate. Ha già scritto: Magia e altri amori. Pensieri e micro-racconti strampalati alla fermata del treno edito da Edda Edizioni e L’appendifiabe pubblicato da Nadia Camandona editore.
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!